Szerző: osti Dátum: Címzett: cm-roma Tárgy: Re: [cm-Roma] Digest di Cm-roma, Volume 140, Numero 11
Il 17/12/2015 16:22, cm-roma-request@??? ha scritto: > Vi voglio bene e pedaleremo insieme in altre cm in giro per
> l'italia/mondo ma:
>
> ** Quest'anno Ciemmona 'disorganizzata' a Roma 26-27-28 Maggio 2016**
>
> No al tafazzismo imperante di chi ha deciso per la Ciemmona a Bologna
> solo perché "deve essere itinerante": penso che abbiamo obiettivi più
> concreti da perseguire. salve,
cioè se ho capito bene cita wiki, voce cmmona, per eidenziarne le
caratteristiche anarchiche della "non organizzazione"; sostiene,
tuttavia accusando ignoti di qualcosa di imperioso, che qualcuno ha
deciso su tutte e tutti, per Bologna;
anche stavolta suppongo che da parte vostra ci sia poca conoscenza
diretta, ma pure indiretta, dei tempi in cui nacque e come si lavorava
assieme e di come l'ospitalità di un posto a roma, propostosi
fattivamente, non decidendo ma proponendosi, proprio come sta facendo
Bologna, ha sempre garantito una accoglienza numerosa senza mai tradirne
lo spirito libero, pacifico e costituente, s francisco'92.
Lo studiate era rivolto specificamente a questi fatti e a questi ordini
di pensiero, e a come si è lavorato a roma per mantenerla in linea di
principio allineata.
Studiamo invece come proseguire oltre allo spirito da terza media, duri,
lunghi, missili terra terra, portando con noi invece i sogni di
quell'età che invece andrebbero mantenuti, se non altro la purezza,
delle intenzioni innanzitutto, che insieme a tante altre cose belle, è
più facile che vadano perdute, crescendo.
Non intendo il sentimento nostalgico romantico dei sapore di mare ma un
approccio naturale senza distinzioni veramente, aperto alla pluralità,
disinteressatamente, aperti e curiosi e non castranti di chi si propone.
Ecco ancora una volta allora che qualcuno si autodetrminerebbe puro
decidendo, voi si, urbi et orbi elettronica, o Roma o morte! Alla faccia
della sovradeterminazione, vi voglio vedere a decostruire le ciemmone :)
In effetti pare più l'indizione d'un banchetto del Risorgimento che non
gli echi delle feste ciemmoniche.
Sinceramento ve lo dico, non capisco, non comprendo il passaggio che ci
permette di dire a qualcuno, no tu no, si fa qui e basta! Poi se
addirittura mi è sfuggita qualche mail importante rendetemi consapevole voi.
Concludo stringendo in una clessidra i sofismi illuminanti passando ai
sufismi pratici. Lo spazio delle idee altrui, soprattutto quando è
propositivo e positivo, e tende alla pluralità, va sempre bene e non
andrebbe mai giudicato, tantomeno castrato. SI evitano spostamenti
inutili, benvengano invece chi li vuole affrontare con gioia per
visitare ciclorealtà lontane, abbracciare i propri affetti e vivere una
bella città. Semplici, buoni, puri, chiari. Libera espressione ai liberi
estri! Raccogliamo da sempre le nostre idee insieme, diffondiamo i
saperi e i piaceri ciclici tra le genti, facciamo lasciando fare.
ps. e non mi dite teneramente che parlo come un prete con la pacca
sull'avambraccio :)
le ciemMIne teleguidate e videosservate in tempo reale, un'assemblea
pubblica aperta onesta e condivisa vi sembrava troppo poco massona ed
esclusiva come cosa?
semmai qui si tratta di capire, e l'abbiamo già capito per esperienza, che tipo di risonanza i media appotentati vogliano senza strumentalizzare alcun che seguire la massa e rendere un servizio positivo, ma non lo lanno, non lo janno mai fatto, non poniamo limiti alla provvidenza, di valorizzarne i contenuti. Forse non gli è dato, o sire.
negare alle bici il libero movimento e l'autorganizzazione è mettere degli uccelli in una gabbia, è soffocare il movimento, la trasversalità e la versatilità che la bicicletta offre, animicamente
i nostri obbiettivi più concreti sono i nostri sogni maestro