[cm-Roma] Abbiamo appena iniziato

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Szerző: sofista
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Címzett: cm-roma
Tárgy: [cm-Roma] Abbiamo appena iniziato
Allora, Pa D e Manolo, perdonate se vi apostrofo al contempo:
di plausi non ne abbiamo bisogno.
Di visibilità tanto meno.
Di giudizi sommari siamo pieni grazie ai commenti di cui è appestato lo
spazio mediatico.

Qua si torna a discutere come da anni non si riusciva; lo si fa con
clamore e con gioia, spero. Con la volontà di conoscersi. In bici ci
andiamo tutti: ma non è mai stato quello L'UNICO elemento a far
concrescere critical mass e ciclofficine popolari. Quello che vedete
oggi è un mondo figlio del passato, recente peraltro. Un tempo in cui le
cose si possono trasformare rapidamente. La critical mass si è
trasformata a Roma; ma anche prima, era cambiata a Milano una delle
prime a più cattive città sul fronte dell'OPPOSIZIONE ad un modello di
sviluppo e di traffico

L'orrore datato ciemmona 2015, con un percorso predefinito, a Milano,
era una precisa volontà (a)politica. Stringere le mani alla repressione
è esattamente il problema, figlio dell'assuefazione al potere ed alla
normalità. Si è scelto di evitare l'expo. C'era chi guidava la critical,
sempre, sempre gli stessi; c'era un comitato organizzatore che rispetto
alla Roma del passato era ALTRA COSA, asservito e timoroso della
AUTONOMIA della massa; brave persone forse, ma che non si permettono di
ribellarsi a (di liberarsi di) una scorta della municipale. Dobbiamo
conoscere questi fatti per capirli e giudicare. Di questo non si è mai
parlato.

La critical mass è azione diretta; la ciemmona non è "spontanea". Lo
state dimostrando. Se vogliamo ridurre il dibattito a scontro fra pro e
contro possiamo farlo. La cm, nei momenti storicamente più intensi era
tutt'uno col movimento contro la guerra. La guerra ambientale continua,
sempre. Siete d'accordo che è una cosa importante? Perchè queste sono le
basi. D'altro canto, almeno nella pratica, la ciemmona ha visto sempre
possibile che chiunque si facesse "testa" del corteo e lo "gestisse"
anche rischiando di confrontarsi col potere. Storia di repressione negli
USA e un po' anche a Roma.

La strumentalizzazione, l'appropriazione, lo sdoganamento, la
gentrificazione di lessico, motti, pratiche, mezzi MA NON di certi spazi
e del nucleo ideologico forte di quelle lotte che restano sempre valide
- perchè le contraddizioni materiali sussistono - sono fatti recenti,
operati da precise persone e volontà che potreste confondere con "quelli
che sono venuti prima" e si sono mossi attorno al movimento centrale
delle critical mass. E delle guerre contro il petrolio. E
dell'anticapitalismo insorgente che si oppone alle grandi opere, come il
TAV. Come gli inceneritori, come le trivelle, come i ponti per le mafie.
Come il racket massimo dell'auto e dei palazzinari che insistono a
plasmare le città.

Non ti stiamo zittendo, Pa D, occhio, stiamo dialettizzando con te, che
è bene. E non dire paraculi perchè non sai neppure con chi stai parlando
- nel senso buono. O ce conosci tutti? Saremo vecchi (ultratrentenni) ma
tutt'altro che legati al passato, alle sole ciemmone romane. Fra l'altro
QUESTI VECCHI, romani, che vanno in bici, anarchici, comunisti,
ecologisti, fancazzisti, non si misurano il membro come da allusione
sessista (e che ci ricorda come la preparazione politica, il rispetto
all'interno dell'antiautoritarismo siano patrimonio terribilmente
perso).

'Sta cose che bisogna coinvolgere i ciclisti romani che vuol dire?
Copyright di Roma sulla ciemmona? Ma stiamo scherzando? Casomai che i
romani vadano in giro a dire perchp sanno un po' di più. Oppure stiamo a
Roma perchè c'è il Giubileo? Per fare che? Per andare dal papa a farsi
benedire, con proiezione di balene e biciclette su San Pietro?
L'ossessione del "movimento a Roma" è una cosa che non è mai esistita.
Insistevano compagni da fuori per farla a Roma, per semplicità, anche un
po' per delega; ma i romani si sono macerati negli anni, fra successi e
stress finalizzati ad organizzare le ciemmone. Perchè l'idea primigenia
dovrebbe essere idiota? Ma come cazzo parlate? Non c'è una cosa simile
in Europa, correggetemi se sbaglio, ci inventeremo qualcosa, senza
sponsor. Anzi, è un ottimo modo per evitare sclerosi; Roma ha avuto
fortunate convergenze che ad altre città sicuramente mancheranno. Basti
pensare al potenziale erbaceo della exSnia. Ma se il principio resta non
farsi soggiogare da amministrazioni e dal capitale, perchè la ciemmona
non può girare?

Sono altrove le ragioni di un indebolimento di forze del ciclismo
CRITICO romano e nazionale. Ma, di nuovo, tocca studiare il passato e
dire chi è figlio di quali pratiche: le ciclofficine e l'ecologismo
radicale DA UNA PARTE ed i progetti di capitalismo verde, ed il
lobbyismo coi ministri "giovani" DALL'ALTRA. Perchè Del Rio da una parte
presente il GRAB; dall'altra riporta in auge il ponte sullo stretto di
Messina. Mentre il suo capetto stringe le mani ai sauditi e trivella per
il petrolio l'Adriatico. Ci siamo? Serve la politica?

Ma poi come fate ad essere così sicuri che "non serva a nessuno" una
ciemmona itinerante? Ma scherziamo? Ci sono almeno tante ragioni per
restare quante per muoversi. Il punto, io sento, è altro: dissolvere il
torpore politico e rialzare il tiro sui primari temi ambientali - se
veramente ci crediamo e agiamo il cambiamento che vogliamo ogni giorno,
ANCHE pedalando. Questo, e la convivialità del comune, semplicemente
anticapitalistica, contro ogni nocività, hanno sempre animato i successi
dell'autogestione ciemmonica.

Dite la vostra.