MERCOLEDI ore 18, 30 presentazione nella sede ANPI del libro di Gianni
Ferraris, con Maurizio Nocera presidente A.N.P.I. Lecce.
"Non mi stupisce che Gianni Ferraris abbia scritto Elio solo quando dalla
brumosa Solero, vicino ad Alessandria, è andato a vivere a Lecce. Il sole,
lelio greco del Salento, ha sciolto e dato urgenza alla condivisione di
quellamore e di quella ferita che Gianni si portava dietro da tanto tempo.
E non solo il sole, i luoghi anche, seppure non gli stessi ma molto vicini,
perché Elio, suo fratello, nei così lontani ma insieme tremendamente vicini
anni 70, era sceso dal freddo nord per fare lavoro politico per Lotta
Continua a Molfetta.
Ma quel sud a Elio, il ragazzo che voleva spaccare in pezzi il mondo per
vedere come è fatto dentro e cambiare le parti marce, non era bastato. Ne
cercava di ancora più lontani. E allora il Brasile, il Cile, la Bolivia,
lArgentina, il Nicaragua della rivoluzione sandinista, il Salvador del
Frente Farabundo Martì. (
)"
Così Francesca Caminoli nella prefazione questo libro/lettera che Gianni
Ferraris scrive al fratello Elio di cui non conosce il luogo e le
circostanze della morte mentre combatteva in appoggio al FLMN salvadoregno.
Dagli anni 80 del novecento al primo decennio degli anni duemila il ricordo
rimane e rode come un tarlo, finchè lincontro con il Salento e forse con la
maturità regalano a Gianni la voglia di raccontare, raccontarsi. Non un
libro sul 68, solo una sorta di biografia di un periodo, come qualcuno ha
detto. Una narrazione di luoghi e personaggi fra il Piemonte e il Salento,
un racconto di incontri, emozioni, ricordi.
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