Re: [Hackmeeting] hackmeeting 2016

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Aihe: Re: [Hackmeeting] hackmeeting 2016

TL;DR:

On 12/01/2015 12:28 PM, ginox wrote:
> 2016 pisa - 2017 torino. cosi' risolviamo per due anni

+1


Tutto il resto del pippone serve solo a me stesso per perdonarmi di
scrivere troppo poco, ma e' un endorsement totale a chi le cose le fa
perche' e' preso bene e vuole prendersi meglio.


On 12/01/2015 11:48 AM, blackflag wrote:
> Come ho gia' espresso, secondo me lo scopo di Hackmeeting e' quello
> di "incidere" sul territorio con un'iniziativa che esprima
> un'ottica (e un'etica) hacker.


Hackmeeting ha indubbie potenzialita', ci sono spazi, reti e
collettivi che guardano a hm con ammirazione e invidia, estasiati
dalla capacita' e longevita' dell'iniziativa, sorpresi dalla
partecipazione e dalla motivazione che caratterizza la tre giorni. HM
ha dato vita ad esperienze che con piacere rimandano all'esperienza
italiana indicando le proprie origini. hm e' esaltante e per quei tre
giorni e' lo snodo del nerdismo hacktivista, per ogni idea portata ne
vengono 10 stimoli per il resto dell'anno.

Hackmeeting per la citta' e' inutile: sono solo 3 giorni di
presobenismo, di scambio e smanettamento. E' inutile: una persona puo'
arrivare da ovunque appositamente per l'evento e rimanere colpito dai
contenuti e dalle modalita'. E' inutile: gli autoctoni difficilmente
riescono a fare piu' che coordinare un'autogestione che spesso
dev'essere troppo spiegata e stimolata. Di hackmeeting forse rimangono
i manifesti appesi, qualche racconto di un evento strano, dove
centinaia di persone invece di (solamente) ballare e drogarsi, passano
anche la notte davanti a monitor e tastiere, parlando un linguaggio
incomprensibile.

Il percorso di avvicinamento, le assemblee, il coinvolgimento, la rete
cittadina che inevitabilmente si vuole e si deve creare, gli eventi di
warmup (quanto mi piacerebbe trovare un altro nome per questo), la
fantasia messa in campo per risolvere la logistica di un evento
straordinario per la dinamica di uno spazio, la tensione e la spinta
di essere oggetto del trolling di decine di stronz* di questa lista.
L'ispirazione a ricreare le dinamiche e riproporre i temi di
hackmeeting che altri gruppi di hacktivisti si portano a casa dalla
tre giorni. Penso che siano questi i fattori che rendono HM realmente
incisivo e (quasi) nulla e' realizzabile senza un coordinamento locale
pro-attivo e fortemente motivato in grado di recepire la critica di
questa lista, instaurando un feedback costante ma sapendo agire in
autogestione di fronte allo stallo.

Non si puo' calare dall'alto, l'accollo dell'assemblea dev'essere
utile solo a superare timidezza e instillare fiducia. A Parma e' stato
grandioso ma, se la complicita' di quei giorni ha dato origine a
rapporti umani e politici che ancora oggi ci sospingono, Parma non per
questo e' diventata una citta' piu' smanettona e, in seguito a hm, e'
stata al centro di una repressione ancor piu' determinata (e per
quanto possibile c'eravamo, proprio in virtu' della complicita'). Io
con le modalita' di Parma lo rifarei sempre, ma ancora devo sentire
una qualche collettivo che voglia impegnarsi a tal punto, che se lo
accolli politicamente e nelle dinamiche cittadine.


Hackmeeting e' di chi lo fa (autoctono o no), non di chi lo accolla.
Se nessuno (o cmq troppo pochi) e' disposto a mettersi in gioco e a
farsi prendere bene, allora hackmeeting non esiste e non serve a
nulla. Della tre giorni rimangono a malapena le registrazioni, dalla
sbatta e dalla complicita' rimangono forze per anni di hacking.


On 12/01/2015 02:33 PM, blackflag wrote:
> Penso che in Trentino e in Veneto di "gruppi locali" non ne
> manchino, basterebbe avere la volonta' di coinvolgerli.
>
> So che non e' un progetto fattibile per il 2016 pero'...

E allora e' fuori topic, no? Parliamone a parte se vuoi, cerchiamo di
mettere in moto dinamiche che portino a questo, ma in altro luogo o in
un altro thread.

> Se non andiamo oltre i nostri limiti ci costruiremo una gabbietta
> dorata.

Farlo in contesto universitario ma alle nostre condizioni, con aree
del movimento che spesso ci hanno guardato con diffidenza
(ricambiata), coinvolgendo realta' di autoproduzione lontane dalla
tecnologie, spinti da un gruppo giovane che ha molto piu' da costruire
piuttosto che storie su jaromil e naif su cui scazzare.
Sono vari i limiti messi alla prova.


On 12/01/2015 12:31 PM, daniele.florian@??? wrote:
> Sarà anche vero che c è già stato un HM (nel 2007, che ci terrei a
> sottolineare che sono 9 anni fa..), però pisa, a differenza di
> Roma, Milano, o Firenze, è una città di passaggio, un porto di
> mare, in cui la gente che c era in città 9 anni fa se l è
> bellandata a spasso per il mondo..

Molto vero. A Bologna per HM 2014 c'erano si e no 5 persone di quelle
che hanno spinto nel 2002. Per non parlare della frequentazione dei 3
giorni.



E' solo il mio bit obeso e prolisso,
    j.
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