[nuovopci] Avviso ai naviganti 57 - Sullo stato d’emergenza …

Borrar esta mensaxe

Responder a esta mensaxe
Autor: \(nuovo\) Partito comunista italiano
Data:  
Para: npci.inter
Asunto: [nuovopci] Avviso ai naviganti 57 - Sullo stato d’emergenza instaurato nei paesi europei e la nostra lotta


          [1]
          [2]
          [3]


_ AVVISO AI NAVIGANTI 57_

24 novembre 2015

(Scaricate il testo in versione Open Office [4], PDF [5] o Word [6] )

Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalle Forze dell'Ordine borghese,
una via consiste nell'usare TOR [vedere
http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [7] ], aprire una casella
email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i
messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere
http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [7] ].

LE ISTRUZIONI PER L’USO DI TOR E DI PGP SONO STATE RECENTEMENTE
AGGIORNATE. UNA VERSIONE PIÙ SEMPLICE DELLE PRECEDENTI È ORA DISPONIBILE
IN http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [7]

SULLO STATO D’EMERGENZA INSTAURATO NEI PAESI EUROPEI E LA NOSTRA LOTTA
Riflessioni

Le reazioni agli attentati compiuti in Francia nei giorni scorsi hanno
una volta ancora confermato che in politica la sinistra borghese è il
braccio sinistro della borghesia imperialista e del suo clero. Essa si è
spesa principalmente nel diabolizzare gli autori degli "attentati
terroristici", quindi nell'assecondare se non promuovere e organizzare
l'aggregazione delle masse popolari attorno alle autorità dei paesi
imperialisti in nome della "guerra al terrorismo", aggregazione che è
l'obiettivo che i gruppi imperialisti si ripromettono di raggiungere
grazie agli attentati.

Noi comunisti invece promuoviamo la lotta delle masse popolari contro i
gruppi imperialisti europei, americani e sionisti: essi sono i
responsabili dei mali che affliggono le masse popolari dei paesi
imperialisti e sono ancora essi che nei paesi arabi e musulmani, come
negli altri paesi oppressi, hanno promosso e promuovono la guerra, la
devastazione, l'emigrazione. I gruppi imperialisti e le loro autorità
sono i nemici dell'umanità.

Dobbiamo quindi combattere l'influenza ideologica della sinistra
borghese sulle masse popolari con tanta più forza quanto più per
promuovere la rivoluzione socialista cerchiamo con la linea del Governo
di Blocco Popolare [8] (GBP) di sfruttare il prestigio e il seguito di
cui la sinistra borghese ancora gode presso le masse popolari del nostro
paese.

Negli attentati compiuti in Francia e nello stato d'emergenza instaurato
di fatto da vari governi europei, ivi compreso il governo della
Repubblica Pontificia, si combinano vari componenti:

1. il contrattacco portato nei paesi imperialisti dai gruppi e dagli
organismi che sono alla testa della resistenza delle masse popolari dei
paesi arabi e musulmani all'attacco sferrato dalle potenze imperialiste,


2. operazioni pilotate dai gruppi imperialisti americani contro l'UE
franco-tedesca per conservare la loro dominazione economica, finanziaria
e politica sul mondo,

3. operazioni dei gruppi imperialisti franco-tedeschi per portare a un
livello superiore la loro lotta per strappare la dominazione sul mondo
ai gruppi imperialisti americani.

Per un'analisi generale della combinazione di questi tre componenti
rimandiamo agli articoli _La rivoluzione democratica antimperialista dei
paesi arabi e musulmani [9]_ (_La Voce_ 16, marzo 2004) e _ Viva la
vittoria di Hamas in Palestina [10]_ (_La Voce_ 22, marzo 2006).

È impossibile invece delimitare già oggi in dettaglio il ruolo dei tre
componenti negli attentati dei giorni scorsi. Le relazioni
internazionali e la politica seguita da ognuno degli Stati borghesi è
talmente intrisa di losche e criminali manovre e di menzogne e il
movimento comunista è ancora così debole che chi vuole ricostruire i
dettagli degli avvenimenti si perde in mille congetture e trova buoni
argomenti per ognuna. Cosa che già di per se stessa dimostra quanto sia
menzognera la propaganda che esisterebbero ancora una qualche direzione
o almeno controllo democratici della condotta degli Stati dei paesi
imperialisti. In realtà i gruppi imperialisti sempre più escludono le
masse popolari dal teatrino della politica borghese per impedire che uno
di essi ne approfitti nella lotta contro gli altri, stante che la lotta
tra loro diventa sempre più aspra. Della democrazia borghese sopravvive
solo il fatto strutturale che ogni governo deve procurarsi un qualche
seguito e consenso tra la popolazione per la politica che conduce e
quindi ricorre a operazioni di manipolazione e intossicazione di ogni
genere. Fatto che è un indice della debolezza del potere della borghesia
imperialista. Comanda non perché essa è forte di una sua egemonia sulla
massa della popolazione grazie al corso delle cose che promuove, ma
riesce ancora a comandare perché le masse popolari non hanno ancora
dispiegato su scala sufficiente la loro forza, in altre parole per la
debolezza del movimento comunista.

Quale che sia nel concreto e in dettaglio la combinazione dei tre
componenti, gli avvenimenti delle ultime settimane potrebbero essere il
segnale di una trasformazione importante nel sistema delle relazioni
internazionali. Se questa svolta fosse confermata, cambierebbero le
condizioni in cui si svolge la lotta di classe nei paesi imperialisti,
ivi compreso il nostro. Noi comunisti italiani dovremmo prenderne atto e
cambiare la nostra linea politica che oggi consiste nel creare le
condizioni della costituzione del Governo di Blocco Popolare. Proprio
per attuare senza riserve questa linea, per non farne una frase vuota,
dobbiamo quindi capire le condizioni a cui essa è connessa.

La concezione comunista del mondo esige da noi una considerazione esatta
e oggettivamente fondata (quindi verificabile da tutti quelli che si
applicano a farlo) dei rapporti tra le classi e delle particolarità
specifiche di ogni momento storico. Il comunista non deve mai
abbandonare il solido terreno dell'analisi dei rapporti di classe.
Questo è assolutamente indispensabile per una linea politica e una
condotta scientificamente fondate. Il (nuovo)PCI fin dalla sua
costituzione ha cercato di attenersi a questo principio. Per noi il
marxismo-leninismo-maoismo non è un dogma, ma guida per l'azione. Quando
nella pratica sono ancora possibili due strade, non bisogna adottare una
linea politica e una condotta che vanno bene solo se il corso reale
delle cose imbocca una delle due strade che invece sono ancora entrambe
possibili. Al contrario bisogna darsi una linea politica e adottare una
condotta che indirizzano il corso delle cose su quella delle due strade
che va meglio per noi, sulla strada più diretta verso l'instaurazione
del socialismo: questa oggi è la linea del GBP. Il socialismo è infatti
in definitiva la soluzione che l'umanità può e deve dare ai mali di cui
oggi soffre, il comunismo è il futuro di cui essa è gravida: i suoi mali
presenti sono i dolori del parto. Chi non è convinto di questo, non deve
cercare obiettivi nelle tendenze del momento, ma deve ristudiare la
logica della storia dell'umanità e le leggi della società borghese che i
fondatori della concezione comunista del mondo e i loro continuatori
(Lenin, Stalin, Mao Tse-tung) hanno scoperto e illustrato. L'impotenza
della sinistra borghese in politica deriva dal suo rifiuto di questo
studio: essa si affida alle impressioni e aspirazioni del momento.

Quali sono oggi i fatti oggettivi, rigorosamente accertati e
verificabili, sulla base dei quali il partito comunista deve orientarsi
per determinare obiettivi e forme della sua azione?

La sostanza delle relazioni politiche internazionali da trenta anni a
questa parte è che, esaurita la prima ondata della rivoluzione
proletaria mondiale, la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti
europei, americani e sionisti (CI) sovverte e colpisce su scala
crescente ogni Stato che non si piega alla sua volontà e che non apre le
frontiere alle sue scorrerie, ai suoi traffici, ai suoi affari e alle
sue sopraffazioni (il crollo dell'Unione Sovietica e delle democrazie
popolari dell'Europa Orientale, la colonizzazione della Palestina, la
distruzione degli Stati in Iraq, in Somalia, in Libia e in Siria,
l'emigrazione di massa e le vicende dell'America Latina mostrano che i
gruppi imperialisti non hanno alcun scrupolo e ritegno). Tutti i gruppi
imperialisti hanno bisogno di fare traffici e affari nei paesi oppressi,
di aprire miniere, di installare piantagioni, di "ripulire" la terra
dalle popolazioni che ci abitano, di delocalizzarvi aziende, di imporre
opere pubbliche e altre operazioni speculative, di vendere armi, di fare
investimenti. Non ne possono fare a meno, non potrebbero valorizzare
altrimenti il capitale che hanno accumulato, si fanno perfino la guerra
tra di loro perché ogni gruppo deve valorizzare il suo capitale. Per i
gruppi imperialisti il caos è meglio di uno Stato che rifiuta di
obbedire e piegarsi, dal momento che sostituire gli Stati disobbedienti
con Stati obbedienti e sottomessi si rivela un'illusione. Essi suscitano
e armano ribellioni facendo in ogni paese borghese o semifeudale leva
sui mille buoni motivi di ribellione che in ogni paese ha l'una o
l'altra parte delle masse popolari oppresse dalla classe dominante. Ma
regolarmente i capi e gli eserciti di queste ribellioni prima o poi si
rivoltano contro i gruppi imperialisti che li hanno allevati, tanto è
insopportabile dalle masse in rivolta l'ordine che i gruppi imperialisti
vorrebbero imporre. È un ordine che va sempre più a pezzi perfino negli
stessi paesi imperialisti, benché qui una parte importante della
popolazione goda ancora di quel che resta delle conquiste di civiltà e
di benessere che le masse popolari avevano strappato alla borghesia
nella prima parte del secolo scorso sulla scia della prima ondata della
rivoluzione proletaria suscitata nel mondo dalla vittoria della
rivoluzione in Russia nel 1917.

L'umanità è afflitta da un'epidemia. La sua natura alle masse popolari
appare misteriosa perché le classi dominanti nascondono con ogni mezzo
la sua natura e la sua causa e il movimento comunista è ancora troppo
debole per mostrarle su grande scala alle masse popolari. La malattia è
la sopravvivenza del capitalismo e del sistema imperialista a cui i
capitalisti hanno nuovamente sottomesso tutto il mondo approfittando
dell'esaurimento della prima ondata. Per questa epidemia la sola cura è
la rivoluzione socialista. Ma questa cura se la possono somministrare
solo le masse popolari mobilitate e guidate dal movimento comunista e
oggi il movimento comunista sta ancora riprendendosi dai suoi limiti che
hanno causato l'esaurimento della prima ondata della rivoluzione
proletaria. La Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei,
americani e sionisti e il suo clero, in particolare il clero della
Chiesa Cattolica che della CI è un pilastro, hanno ancora la libertà
d'azione che si sono ripresi all'incirca quattro decenni fa e i
risultati si vedono. La catastrofe in cui la borghesia imperialista e il
suo clero sprofondano il mondo, spinge alla rinascita del movimento
comunista, ma non è il fattore decisivo. Il fattore decisivo è che i
comunisti capiscano e superino i limiti della loro comprensione delle
condizioni, delle forme e dei risultati della lotta delle classi
sfruttate e dei popoli oppressi. Sono i limiti a causa dei quali la
prima ondata si è esaurita anziché instaurare il socialismo nei paesi
imperialisti e condurre a compimento la rivoluzione di nuova democrazia
nei paesi coloniali e semicoloniali. I comunisti devono superare quei
limiti e fare della superiore comprensione raggiunta un'arma per
mobilitare le masse popolari in una nuova ondata rivoluzionaria.

Chi cerca di porre fine alla guerra predicando la pace senza eliminare
il capitalismo, si agita senza raggiungere l'obiettivo che si propone e
inganna le masse popolari. I risultati della grande mobilitazione
mondiale del 2003 contro la guerra che gli imperialisti USA hanno poi
lanciato in Iraq, scoraggiano ancora oggi da mobilitazioni
inconcludenti. Chi cerca di porre fine all'inquinamento ambientale e
alla devastazione della Terra predicando le mille soluzioni tecniche, le
iniziative di nicchia e la buona volontà senza eliminare il capitalismo,
non raggiunge il suo obiettivo e inganna le masse popolari: le assemblee
dei potenti della terra si succedono di anno in anno, siamo alla vigilia
di COP 21, senza risultati. Chi cerca di migliorare le condizioni delle
masse popolari reclamando rimedi dai gruppi imperialisti e dalla loro
autorità disperde forze e risorse e inganna le masse popolari. La
guerra, la devastazione della Terra, l'emigrazione di milioni di uomini,
donne e bambini, la disoccupazione, la precarietà, la miseria,
l'abbrutimento e la disgregazione della società emanano dal capitalismo
morente come il fetore emana da un cadavere in putrefazione.

Solo se concorrono a suscitare una nuova ondata di rivoluzioni
socialiste e di rivoluzioni di nuova democrazia le mobilitazioni
promosse a fronte delle singole emergenze hanno un ruolo positivo.
Promuovere la rinascita del movimento comunista è in definitiva l'unico
modo realistico di lottare contro la politica di devastazione sociale e
ambientale e di guerra che la Comunità Internazionale impone nel mondo.
Impediremo che i gruppi reazionari, che nei paesi oppressi dirigono le
masse popolari che si rivoltano contro l'invasione e l'oppressione dei
paesi imperialisti, portino a loro modo la guerra nei paesi
imperialisti, solo se qui si svilupperà la rivoluzione socialista.
Allora anche nei paesi oppressi si svilupperà nuovamente la rivoluzione
di nuova democrazia e cesserà la direzione dei gruppi reazionari che
oggi sono alla testa della lotta delle masse popolari contro l'ordine
che i gruppi imperialisti vorrebbero imporre e sono in larga misura da
questi manipolati e usati nelle guerre intestine che oppongono i gruppi
imperialisti tra loro. Allora le masse popolari di tutto il mondo si
uniranno nuovamente in uno sforzo comune per creare l'umanità del
futuro. Anzitutto creeranno un'unione internazionale tra i paesi fondata
sulla solidarietà e sulla collaborazione.

In questo momento due sono le strade ancora aperte di fronte alle masse
popolari dei paesi imperialisti. Quale delle due esse imboccheranno
dipende da quello che noi comunisti facciamo oggi, da quanto
efficacemente lavoriamo alla rinascita del movimento comunista: e
l'efficacia del nostro lavoro più ancora che dalla nostra dedizione alla
causa dipende da quanto assimiliamo e usiamo il materialismo dialettico
come metodo di conoscenza e come metodo d'azione.

Una strada è che il movimento comunista rinasca abbastanza rapidamente
nei paesi imperialisti e sviluppi la rivoluzione socialista portando le
masse popolari a far fronte alla crisi del capitalismo fino a instaurare
il socialismo.

L'altra strada è che la borghesia imperialista e il suo clero mantengano
ancora a lungo il potere nei paesi imperialisti. In questo caso la
Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e
sionisti continuerà a imporre sul terreno economico, ambientale,
culturale e delle relazioni internazionali l'attuale catastrofico corso
delle cose e la guerra inevitabilmente si estenderà anche ai paesi
imperialisti e in questi paesi per un certo periodo prevarrà la
mobilitazione reazionaria delle masse popolari.

Finché queste due strade sono entrambe possibili, noi comunisti dobbiamo
tener conto di entrambe e lottare con tutte le nostre forze perché
prevalga la prima tenendo nello stesso tempo conto che anche la seconda
è ancora possibile.

Questa è la logica che ci ha portato nel 2008 ad adottare la linea del
GBP. Oggi questa linea resta ancora pienamente valida. La sua
attuazione, se restano ferme le condizioni che l'hanno determinata,
dipende principalmente da noi comunisti e precisamente da quanto
assimiliamo e usiamo il materialismo dialettico come metodo per
conoscere e come metodo per trasformare il mondo. Per questo il numero
51 di _La Voce_ di prossima pubblicazione sarà prevalentemente dedicato
all'assimilazione e all'uso del materialismo dialettico.

Il lavoro che abbiamo fatto e stiamo facendo per creare le condizioni
necessarie della costituzione del GBP è anche il miglior lavoro che
possiamo fare per far fronte alla eventuale necessità di cambiare linea
se il contrattacco delle forze antimperialiste arabe contro i paesi
imperialisti si confermerà essere una campagna di lunga durata e su
grande scala o se si confermerà che lo scontro tra i gruppi imperialisti
americani e i gruppi imperialisti franco-tedeschi è passato a un livello
superiore. Ognuno di questi fatti in effetti creerebbe condizioni nuove
per la lotta di classe nei paesi imperialisti. In che senso?

Consideriamo il nostro paese. Le masse popolari organizzate (in primo
luogo le organizzazioni operaie (OO) costituite nelle aziende
capitaliste, in secondo luogo le organizzazioni popolari (OP) costituite
nelle aziende pubbliche che producono merci, quelle costituite nelle
aziende pubbliche che producono servizi non destinati alla vendita e
quelle (territoriali o tematiche) costituite nelle zone d'abitazione)
possono fare ingoiare un loro governo d'emergenza, il GBP, ai vertici
della Repubblica Pontificia perché questi, benché dispongano di forze
armate, non sono preparate a reprimere militarmente su larga scala un
vasto movimento popolare di insubordinazione e boicottaggio delle leggi
e delle misure del loro governo. Ingoierebbero quindi la costituzione
del GBP proponendosi di logorarlo fino a venirne a capo con il concorso
del sabotaggio, dell'aggressione economica e della destabilizzazione
condotte dall'esterno dalla CI.

Se invece ci fosse la svolta che sopra abbiamo illustrato, si
creerebbero per i vertici della Repubblica Pontificia le condizioni per
reprimere militarmente e su larga scala le masse popolari organizzate
per costituire un loro governo d'emergenza. In questo caso avremmo, in
una forma diversa da quelle viste nel passato, la mobilitazione
reazionaria delle masse popolari e noi comunisti dovremo
conseguentemente cambiare la nostra linea politica. Dovremo abbandonare
la linea della costituzione del GBP e adottare una linea adeguata a far
fronte alla mobilitazione reazionaria. Il primo aspetto di questa nuova
linea sarà far fronte alla adesione alla "guerra contro il terrorismo"
da parte di una ampia parte delle masse popolari che tuttavia non sono
interessate all'invasione e all'oppressione dei paesi neocoloniali, alla
globalizzazione e alla mondializzazione imperialiste ma che anzi sono
anch'esse vittime dei dissennati tentativi dei gruppi imperialisti di
far sopravvivere il loro sistema di relazioni sociali.

Denunciare senza riserve le responsabilità della Comunità Internazionale
dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti e in particolare,
per quanto ci riguarda, dell'accoppiata Bergoglio-Renzi per la
diffusione della guerra nel mondo e per l'emigrazione, è quindi oggi un
aspetto indispensabile della nostra propaganda!

Gli attentati di Parigi confermano che la guerra lanciata dalla Comunità
Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti si
estende passo dopo passo a tutto il mondo. La canea dei loro
propagandisti cerca di far leva sull'orrore di fronte al sangue versato,
sulla pietà per le vittime, sulla paura per la minaccia che incombe
indiscriminatamente su ognuno di noi, anzi sulle masse popolari più che
sui ricchi e sul clero che si proteggono meglio, per alimentare tra le
masse popolari il sostegno alla politica di guerra, di devastazione e di
morte che i gruppi imperialisti conducono in tutto il mondo e che è la
causa diretta degli attentati via via più frequenti nei paesi
imperialisti. Incitano contro gli attentatori come se fosse un
sacrilegio inatteso e inaudito che le vittime delle guerre imperialiste
rispondono con le armi di cui dispongono, gli attentati, ai massacri che
gli eserciti imperialisti fanno con i loro bombardieri, i loro droni e i
loro missili. Lo scontro tra i gruppi imperialisti americani e i gruppi
imperialisti franco-tedeschi per il dominio del mondo è destinato a
farsi più teso e aperto. Quale delle due strade imboccheranno le masse
popolari del nostro paese non è ancora deciso e quindi noi dobbiamo
tener conto che entrambe sono possibili e lottare con decisione perché
imbocchino la prima. La decisione presa dal P.CARC nel suo IV Congresso
a giugno rafforza la nostra lotta per la costituzione del GBP: per
questo l'abbiamo salutata con favore e la sosteniamo.

Creare le condizioni per costituire il Governo di Blocco Popolare oggi
nel nostro paese è la linea per avanzare nella rinascita del movimento
comunista e nella rivoluzione socialista e pone anche le premesse
migliori per far fronte alla mobilitazione reazionaria delle masse
popolari se la seconda strada dovesse prevalere.

I comunisti possono e devono creare le condizioni perché la classe
operaia, alla testa delle altre classi delle masse popolari, costituisca
il Governo di Blocco Popolare facendolo ingoiare ai vertici della
Repubblica Pontificia e marci verso l'instaurazione del socialismo.

Bisogna costituire Organizzazioni Operaie in ogni azienda capitalista e
Organizzazioni Popolari in ogni azienda pubblica (scuola, università,
ospedale, ente, unità amministrativa, unità produttiva) e in ogni zona
d'abitazione.

Il (nuovo) Partito comunista italiano chiama tutti gli elementi avanzati
del nostro paese, in particolare gli operai avanzati, i giovani, le
donne e gli immigrati a contribuire a questo compito; chiama i più
avanzati ad arruolarsi nelle file del Partito e costituire Comitati di
Partito clandestini nelle aziende capitaliste e nelle aziende pubbliche,
nelle scuole e nelle università, nelle zone d'abitazione per assimilare
la concezione comunista del mondo e imparare ad applicarla concretamente
ognuno nella sua situazione particolare. Studiare il _ Manifesto
Programma [11]_del Partito è la prima attività di chi si organizza per
diventare comunista. Stabilire un contatto clandestino con il Centro del
Partito è la seconda. Promuovere la costituzione di OO e OP ed essere il
loro retroterra sicuro e lungimirante sul piano ideologico e politico e
sul piano organizzativo è la terza.

Avanti compagni, con coraggio e intelligenza! Faremo dell'Italia un
nuovo paese socialista!

_**************_

_Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste
nell'usare TOR [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html
[7]_], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle
caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica
del Partito [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [7]_].
_

---

SE VUOI FARE COMMENTI PROPOSTE O CRITICHE UTILIZZA QUESTO LINK [2]



Links:
------
[1] http://www.nuovopci.it/index.html
[2] https://nuovopci.wordpress.com
[3] http://www.nuovopci.it/voce/voce50/indvo50.html
[4]
http://www.nuovopci.it/dfa/avvnav57/Avv_nav_57_su_stato_emergenza_in_Europa.odt
[5]
http://www.nuovopci.it/dfa/avvnav57/Avv_nav_57_su_stato_emergenza_in_Europa.pdf
[6]
http://www.nuovopci.it/dfa/avvnav57/Avv_nav_57_su_stato_emergenza_in_Europa.doc
[7] http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html
[8] http://www.nuovopci.it/dfa/avvnav07.html
[9] http://www.nuovopci.it/voce/voce16/rdaraba.html
[10] http://www.nuovopci.it/voce/voce22/vo22vol2.html
[11] http://www.nuovopci.it/scritti/mpnpci/indicmp.html