Ciao!
Sono una ragazza che studio a Pisa pero' vengo dalla Turchia, conoscendo
un po' dei fatti della Turchia, cerco di dare un po' di spunti. (e
scusatemi per eventuali incomprensibilita' che non parlo molto bene
italiano)
On 21-11-2015 13:20, boyska wrote:
> On Sat, Nov 21, 2015 at 10:51:08AM +0000, I-330 wrote:
>> Noi per ora ci stiamo muovendo su due direttrici: l'uso di TOR (che
>> nel periodo relativo ai fatti di Gezi Park in Turchia è stato di fatto
>> bloccato) e le azioni del gruppo RedHack.
>
> è successo davvero? credevo fosse stato bloccato solo il sito del
> torproject, e forse solo a livello dns (su questo non sono sicuro).
> Però sarebbe interessante capire quanto queste misure siano "utili",
> ovvero capire se in pratica la censura funziona anche solo così, o se
> invece chi è motivato ad aggirare la censura di stato sa poi aggirare
> questi blocchi.
Infatti non succeso proprio cosi... Non é stato bloccato l'uso di TOR,
anzi in un certo senso possiamo ringraziare Erdogan, perche ha fatto
imparare ad una grande quantita di gente che cosa é TOR e come si usa,
solo in una notte :D Era stato bloccato Twitter, poi hanno anche
bloccato il sito di torproject ma comunque giravano gli indirizzi dei
mirror, quindi non sono riusciti a bloccare niente effettivamente. (E'
che solo faceva ridere perche la gente parlavo su Twitter, "ma dicono
che twitter é bloccata, é vero?")
Ma é stato una cosa piu' pesante, dopo Gezi, hanno cambiato delle legge
e tutti gli ISP devono registrare tutti i dati degli utenti per due anni
e devono condividerli con le autorite turche. E le autorite turche
possono decidere di censurare qualsiasi contenuto entro quattro ore,
senza fare un processo. (Cioe il processo viene dopo ma comunque non
avendo piu' una giurisdizione indipendente, la censura si applica
comunque, nelle maggior parte dei casi). Ora c'e veramente una censura
molto alto livello, posso dire che qualsiasi contenuto che non piace A
Erdogan(e ai suoi lecaculi) si puo censurare facilmente. Molti siti
politici, i siti di news, sono stati censurati.
E' vero che social ha avuto un ruolo principale nei giorni di Gezi, per
far sentire, far vedere quello che succeso. Quanto twitter sembra
compagnoso a tanta gente, infatti appena é stato bloccato(e ha visto che
sta perdendo un mercato), é venuto a negoziarsi con Erdogan, accettando
di censurare la maggior parte delle richieste del governo. I social alla
fine sono sempre le aziende commerciale, ci sono i bei limiti che non
possono superare. Esistono per fare soldi, non dimentichiamolo.
Pero' i rapporti del governo con i social, non si limitono alla censura.
Anche loro, sono consapevole del potere dei social. Quindi hanno fondato
i gruppi di trolling(li chiamiamo AKTROLL, AK viene dal nome del partito
di Erdogan, AKP) che fanno propaganda e produscono i falsi informazioni
sulle vicende. Ci sono iniziativi che sono nati recentemente, fanno data
analysis su queste cose qua, per rilevare i rapporti di questi account
con i membri del governo/AKP/giornalisti-vicino-al-governo etc. Li trovo
molto interessante, ma non so se vorreste ampliare il discorso in questo
lato.
Su redHack invece, un analisi sarebbe certo interessante, confrontandolo
col Anonymous. redHack ha sempre espresso se' stesso con i radici
marksisti-leninisti. (Che in turchia, c'e una tradizione molto forte di
sinistra socialista.) Anonymous invece, stile americano, anche se usano
i metodi simili, hanno motivazioni un po' diversi.
Suggerimento di Ginox é molto utile secondo me. Mi interessa
personalmente questi conversazioni che hanno fatto con hacking team :)
Ma oltre a questo, puo espandere il discorso.
Sul medio oriente, non so tanto ma c'era questo report di EFF, un po'
vecchio ma puo darsi utile:
https://www.eff.org/deeplinks/2013/12/social-engineering-and-malware-syria-eff-and-citizen-labs-latest-report-digital
E' stata un po' lungo, spero che sia utile. Se non si riusce a fare
questo evento per questioni di tempistiche, si puo fare al prossimo
hackmeeting.