Dopo l'estate ripartono le attività del Casale!
Come sempre, da quando un'assemblea di quartiere ha riaperto il Casale
due anni e mezzo fa, tutte le attività sono gratuite e autogestite senza
scopo di lucro! Chiunque voglia partecipare ai laboratori, proporne di
nuovi o supportare in qualsiasi altro modo ritenga costruttivo può
passare all'assemblea di gestione del mercoledì alle 19:30.. Il Casale è
la casa del quartiere e la buona riuscita di tutti i percorsi dipende
dal contributo di ognuno/a!
Ecco gli orari dei nostri laboratori:
_CICLOFFICINA "LASKATENATA" > Giovedì ore 10:00-13:00, _ Domenica ore
16:00-20:00
_CORSO D'ITALIANO PER STRANIERI __ >__ Mercoledì 17:30-19:30 - Venerdì
9:30-11:30_
_ERBORISTERIA E MEDICINA ALTERNATIVA > Giovedì ore 18:00 - 20:00 _
INFORMATICA > Lunedì, Martedì e Giovedì ore 16:00 - 18:00
YOGA > Martedì ore 20:00-21:30 Giovedì ore 8:00-9:30
BIBLIOTECA "LIBRIAMOCI" >Mercoledì e Venerdì ore _16:30-18:30_
POETASTRI > Venerdì ore: 18,00 - 20,00
CINEFORUM > _Giovedì ore 21:30; alle 20:00, prima della proiezione, c'è
sempre la cena sociale !_
LABORATORIO DI TEATRO > Inizio 14 Novembre ore _14:30_
IL CASALE ALLA SCOPERTA DI ROMA > Ogni 4° sabato del mese
PRANZO POPOLARE > Ogni domenica dalle 13
PULIZIA DEL PARCO > Ogni ultima domenica del mese
_ __ASSEMBLEA DI GESTIONE >>> Mercoledì dalle ore 19:30 a seguire_
TUTTI I LABORATORI SONO CONCEPITI COME CONDIVISIONE E SCAMBIO DI SAPERI,
LA PARTECIPAZIONE È LIBERA E GRATUITA. NON VI È SCOPO DI LUCRO O
REDDITO, TUTTI GLI INTROITI DELLE SOTTOSCRIZIONI VENGONO REINVESTITI
NELLE ATTIVITÀ DEL LABORATORIO E/O DEL CASALE. CHIUNQUE VOGLIA PROPORRE
NUOVE ATTIVITÀ O EVENTI PUÒ FARLO IN ASSEMBLEA.
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TIBURTINO III: ACCOGLIAMO... MA GUARDATE COME STAMO!
Domenica 15 novembre centinaia di persone hanno risposto all'appello
dell'iniziativa "Tiburtino III: accogliamo.. ma guardate come stamo!",
convocata da un folto gruppo di abitanti e realtà sociali della
Tiburtina in risposta ad alcune strumentalizzazioni delle scorse
settimane in merito al trasferimento di alcuni migranti nel centro
d'accoglienza di via del Frantoio.
Uomini, donne e bambini di ogni colore della pelle hanno dunque sfilato
per le strade del Tiburtino affermando la disponibilità ad accogliere
chi fugge da guerre e povertà, ma contemporaneamente denunciando le
reali responsabilità sulle precarie condizioni in cui versa questo come
tanti altri territori, la cui quotidianità è fatta di disoccupazione,
mancanza di uno spazio di socialità, vendita delle case popolari, scarsa
manutenzione dei lotti e degli spazi verdi. Responsabilità più che mai
evidenti in questo caso poiché non solo le istituzioni si sono sempre
dimostrate sorde alle problematiche del territorio, ma hanno anche
innescato da mesi una situazione esplosiva rispetto all'accoglienza e
integrazione dei migranti con l'improvviso sgombero, a maggio, della
baraccopoli di Ponte Mammolo, cui il trasferimento a via del Frantoio è
direttamente collegato (vedi qui). [1]L'11 maggio le ruspe hanno
sgomberato quell'insediamento, abitato da centinaia di persone. Al
quartiere è rimasto un cumulo di macerie contenenti anche componenti
tossici come l'amianto, ancora in attesa di rimozione, mentre le persone
sgomberate dalla baraccopoli sono andate a ingrossare le fila
dell'emergenza accoglienza e sono state spostate come oggetti dal
parcheggio della metro dove sono rimaste per settimane al Baobab di via
Cupa ("centro d'accoglienza" invischiato nelle maglie di Mafia
Capitale), per poi passare alla tendopoli sul piazzale Est della
Stazione Tiburtina, fino ad essere "redistribuiti" in diverse strutture,
tra cui quella di Tiburtino III.
Il quadrante tiburtino ha dimostrato di essere contrario alle
strumentalizzazioni politiche e alle prese in giro dei politicanti, e di
essere disponibile a iniziare nuovi percorsi di attivazione dal basso,
anche insieme ai migranti, che non solo denuncino le problematiche, ma
agiscano direttamente per migliorare le condizioni dei propri quartieri.
Nei giorni precedenti l'iniziativa è stato reso di nuovo agibile, con il
contributo degli abitanti e dei migranti, un campo di calcetto da tempo
abbandonato al centro del quartiere, subito attraversato da decine di
bambini e ragazzi. A dimostrazione che l'iniziativa di ieri è solo la
prima di quello che si auspica essere un percorso duraturo di intervento
e riqualificazione reale, a Tiburtino III come su tutto l'asse della
Tiburtina.
Per maggiori informazioni:
https://nodotiburtina.wordpress.com [2]
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Continua il progetto di regalare un cinema popolare ai nostri
quartieri…
OGNI GIOVEDÌ:
ORE 20 CENA POPOLARE
ORE 21:30 PROIEZIONE
_Ar cinema senza pagà er bijetto!_
Programmazione del mese:
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SABATO 21 NOVEMBRE H.18 PRESENTAZIONE DI UN LIBRO INCHIESTA SU UN
MOMENTO CRUCIALE DEL ’77: L’OMICIDIO, A BOLOGNA, DI FRANCESCO
LORUSSO,MILITANTE DI LOTTA CONTINUA
CON L’ AUTRICE, FRANCA MENNEAS, E ALCUNI “TESTIMONI” DI QUEGLI ANNI.
segue apericena dalle 20,30
Sulla falsa riga del Progetto San Basilio in cui, attraverso la memoria
di Fabrizio Ceruso, si sta tentando di costruire un progetto
storico-politico sul quartiere, Libriamoci presen.ta un libro-inchiesta
su un episodio chiave degli anni '70.
PIER FRANCESCO LORUSSO, è un ragazzo di 24 anni, studente di medicina e
militante di Lotta continua. L'11 marzo 1977 viene ucciso da un colpo di
pistola. È il primo e unico morto ammazzato a Bologna in scontri di
piazza dai tempi della Liberazione e quel proiettile segna
indelebilmente la città imprimendole una ferita ancora oggi non
rimarginata.
QUESTO LIBRO SI PROPONE DI RICOSTRUIRE LA VITA E LA MORTE DI QUEL
RAGAZZO ucciso una mattina in cui i giovani del movimento del '77 e le
forze dell'ordine si affrontano nel pieno centro storico della città.
Partendo da un'analisi della SITUAZIONE STORICO-POLITICA di Bologna a
metà anni Settanta, si delineano due versanti. Uno è quello della
contestazione studentesca e delle rivendicazioni dei "non garantiti",
attanagliati - allora come oggi - dalla crisi economica. L'altro è
invece il Partito comunista al governo della città. L'11 Marzo '77 con
la morte di Francesco si consuma una frattura che colpisce entrambi i
fronti. In queste pagine, basate sull'incrocio di ATTI GIUDIZIARI e
TESTIMONIANZE DIRETTE, si propone una RICOSTRUZIONE CORALE intessuta da
voci diverse, talvolta contrapposte. Sono le voci che, messe a
confronto, restituiscono il ritratto del movimento del '77 e scavano
nell'omicidio Lorusso, andando alla ricerca delle ragioni per cui quel
delitto è stato seguito da "mancato processo" e da una "giustizia
negata".
CasaleAlba2
via Paternò di Sessa o via Fermo Corni
www.casalealba2.org [3]
coordinamentoparcoaguzzano@???
Su Aguzzano e i suoi Casali non si specula!
Links:
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[1]
https://nodotiburtina.wordpress.com/2015/11/04/sgombero-e-macerie-a-ponte-mammolo-di-chi-e-la-colpa/
[2]
https://nodotiburtina.wordpress.com
[3]
http://www.casalealba2.org