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Comunicato CC 28/2015 - 13 novembre 2015
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APPELLO A TUTTI QUELLI CHE CONDIVIDONO LA CONCEZIONE E LA LINEA GENERALE
DEL (NUOVO) PARTITO COMUNISTA ITALIANO
PRATICARE LA CONCEZIONE COMUNISTA DEL MONDO!
NON BASTA PROFESSARLA.
PER REALIZZARE I NOSTRI OBIETTIVI DOBBIAMO IMPARARE A FARE QUELLO CHE
NON SAPPIAMO ANCORA FARE, QUELLO CHE I COMUNISTI DEI PAESI IMPERIALISTI
FINORA NON HANNO MAI FATTO!
La lotta di classe si aggrava nel nostro paese, in tutti i paesi
imperialisti e nel mondo intero.
I gruppi imperialisti allargano e aggravano la devastazione e la guerra
nei paesi oppressi e costringono milioni di persone a emigrare,
arruolano soldati che devono fare la guerra e missionari nelle ONG che
devono assecondarla.
Nei paesi imperialisti imperversano la crisi economica, la crisi
ambientale e l'eliminazione delle conquiste di civiltà e di benessere
che le masse popolari avevano strappato alla borghesia imperialista e al
suo clero nella prima parte del secolo scorso, quando nel mondo il
movimento comunista era forte e avanzava, durante la prima ondata della
rivoluzione proletaria sollevata dalla vittoria della Rivoluzione
d'Ottobre, dalla costituzione dell'Unione Sovietica, dai suoi grandi
progressi e dalla generosa attività svolta fino al 1956 come base rossa
della rivoluzione proletaria mondiale.
Oggi chi si ostina a non combattere è travolto dagli avvenimenti.
Nel mondo intero le condizioni generali diventano sempre più favorevoli
a una seconda ondata della rivoluzione proletaria. Si solleverà tanto
più rapidamente quanto più i comunisti si mettono all'altezza del loro
ruolo. I comunisti devono imparare: trarre il bilancio della prima
ondata e darsi superiori strumenti per conoscere e per fare la
rivoluzione.
Nel nostro paese le condizioni generali diventano sempre più favorevoli
alla rivoluzione socialista, alla costituzione del Governo di Blocco
Popolare [7] che previene la mobilitazione reazionaria e porta la
rivoluzione socialista a un livello superiore, alla formazione di
Organizzazioni Operaie e Popolari che costituiranno il GBP. Ma per
conquistare vittorie e avanzare, noi comunisti dobbiamo imparare a fare
cose che non abbiamo mai fatto, a fare cose che non sappiamo ancora
fare, dobbiamo imparare a vedere quello che ancora non vediamo, dobbiamo
imparare a vedere quello che si vede solo se si guarda la realtà con la
concezione comunista del mondo, la si assimila.
Ogni compagno è di fronte alla scelta: trasformarsi per avanzare o
arretrare e abbandonare la lotta?
Questo provoca irrequietezza nelle nostre file. Trasformarsi è doloroso.
Bisogna superare il dubbio che non saremo capaci, che manca l'esperienza
e lanciarsi in attività che non abbiamo mai fatto. Chi si accontentava
di agitarsi in proteste e lotte rivendicative, chi resta al livello del
vecchio PCI, se si ostina a non migliorare, viene travolto dagli
avvenimenti. È sempre più esperienza comune che le proteste e le lotte
rivendicative non bastano, è sempre più raro che diano risultati
immediati: gli insuccessi producono sfiducia e scoraggiamento. Per far
fronte agli avvenimenti, bisogna avanzare; per avanzare i comunisti
devono trasformare le proprie idee e la propria condotta.
La Carovana del (nuovo) PCI ha accumulato le conoscenze e le risorse
necessarie per fare un salto in avanti. Il (n)PCI è innanzitutto una
scuola di materialismo dialettico e l'organizzazione di chi lo pratica.
Ogni membro di organizzazioni della Carovana deve approfittarne, deve
esigere dal Partito la formazione e la direzione necessarie per
approfittarne. Questa è la democrazia proletaria.
Chi condivide la concezione e la linea generale del Partito deve passare
a metterla in pratica, a tradurla nelle linee d'azione adatte alla
situazione particolare in cui opera, ad attuarle. Deve studiare e fare
meglio: imparare a fare cose che finora non ha fatto, che non sa ancora
fare. Deve avere la modestia di ammettere di dover imparare, affidarsi
alla direzione del Partito, esigere dal Partito direzione e formazione,
impegnarsi a capire e a fare.
Ogni compagno e ogni organismo deve imparare ad analizzare la realtà che
lo circonda, scomporla negli elementi che la compongono, usando il
materialismo dialettico come metodo per conoscere. _Il metodo
dell'economia politica_ [8] di Marx è un'ottima esposizione del nostro
metodo, sia pure limitata al campo particolare dell'economia, a
disposizione di chi vuole imparare e applicarlo alla realtà che lo
circonda. Ogni compagno e ogni organismo deve intervenire e trasformare
la realtà che lo circonda applicando il materialismo dialettico come
metodo di trasformazione. _Sulla contraddizione_ [9] di Mao Tse-tung è
un'ottima guida per chi vuole trasformare la realtà che lo circonda.
Negli opuscoli _Problemi di metodo 1_ [10] e _Problemi di metodo 2_ [10]
sono indicate applicazioni in alcuni campi particolari.
La borghesia e il clero fanno di tutto per distogliere dal pensare, per
impedire agli sfruttati e agli oppressi di imparare a pensare. Perché il
loro potere è debole, perché sempre meno riescono a imporre la loro
volontà, non possono fare altro che confondere, devastare, distruggere e
uccidere. Le masse popolari invece possono costruire un nuovo mondo, il
socialismo. Ma per costruirlo devono organizzarsi e fare. Per
organizzarsi e fare bisogna pensare come e cosa fare. I comunisti sono
quelli che già oggi si impongono la disciplina necessaria per imparare a
pensare e si danno i mezzi per pensare e per fare. Il primo principale
mezzo è organizzarsi, coalizzarsi con chi è anche lui deciso a imparare
e a fare.
Chi non applica il materialismo dialettico nelle lotte che conduce,
facilmente si scoraggia perché i suoi sforzi non danno risultati. Ogni
compagno che si scoraggia, si demoralizza e abbandona la lotta, è una
vittoria per gli oppressori del nostro popolo, una sconfitta per gli
oppressi e gli sfruttati di tutto il mondo.
La masse popolari possono vincere! Dipende da noi. Non basta combattere
con generosità e coraggio: bisogna darsi i mezzi per vincere. Bisogna
imparare a fare la guerra contro la borghesia imperialista e il suo
clero.
Oggi nel nostro paese la creazione delle condizioni per costituire il
Governo di Blocco Popolare [7] è la linea per avanzare nella rivoluzione
socialista.
I COMUNISTI POSSONO E DEVONO CREARE LE CONDIZIONI PERCHÉ LA CLASSE
OPERAIA, ALLA TESTA DELLE ALTRE CLASSI DELLE MASSE POPOLARI, COSTITUISCA
IL GOVERNO DI BLOCCO POPOLARE FACENDOLO INGOIARE AI VERTICI DELLA
REPUBBLICA PONTIFICIA E MARCI VERSO L’INSTAURAZIONE DEL SOCIALISMO.
BISOGNA COSTITUIRE ORGANIZZAZIONI OPERAIE IN OGNI AZIENDA CAPITALISTA E
ORGANIZZAZIONI POPOLARI IN OGNI AZIENDA PUBBLICA (SCUOLA, UNIVERSITÀ,
OSPEDALE, ENTE, UNITÀ AMMINISTRATIVA, UNITÀ PRODUTTIVA) E IN OGNI ZONA
D’ABITAZIONE.
IL (NUOVO) PARTITO COMUNISTA ITALIANO CHIAMA TUTTI GLI ELEMENTI AVANZATI
DEL NOSTRO PAESE, IN PARTICOLARE GLI OPERAI AVANZATI, I GIOVANI, LE
DONNE E GLI IMMIGRATI A CONTRIBUIRE A QUESTO COMPITO; CHIAMA I PIÙ
AVANZATI AD ARRUOLARSI NELLE FILE DEL PARTITO E COSTITUIRE COMITATI DI
PARTITO CLANDESTINI NELLE AZIENDE CAPITALISTE E NELLE AZIENDE PUBBLICHE,
NELLE SCUOLE E NELLE UNIVERSITÀ, NELLE ZONE D’ABITAZIONE PER ASSIMILARE
LA CONCEZIONE COMUNISTA DEL MONDO E IMPARARE AD APPLICARLA CONCRETAMENTE
OGNUNO NELLA SUA SITUAZIONE PARTICOLARE. STUDIARE IL _MANIFESTO
PROGRAMMA_ [11] DEL PARTITO È LA PRIMA ATTIVITÀ DI CHI SI ORGANIZZA PER
DIVENTARE COMUNISTA. STABILIRE UN CONTATTO CLANDESTINO CON IL CENTRO DEL
PARTITO È LA SECONDA.
AVANTI COMPAGNI, CON CORAGGIO E INTELLIGENZA! FAREMO DELL’ITALIA UN
NUOVO PAESE SOCIALISTA!
_**************_
_Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste
nell'usare TOR [vedere _
http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html
[12]_], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle
caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica
del Partito [vedere _
http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [12]_].
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[7]
http://www.nuovopci.it/dfa/avvnav07.html
[8]
http://www.nuovopci.it/classic/marxengels/ecopol.html
[9]
http://www.nuovopci.it/arcspip/articlebec8.html
[10]
http://www.nuovopci.it/scritti/prometod/indice.html
[11]
http://www.nuovopci.it/scritti/mpnpci/indicmp.html
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