Autor: boyska Datum: To: hackmeeting Betreff: Re: [Hackmeeting] hackollo pendente...
On Tue, Nov 10, 2015 at 05:01:24PM +0100, gab wrote: >Salve sono Gab di Pisa e vi scrivo a nome di eigenLab
ciao!
mi rendo conto che l'email che riporta mesi di discussione non può che
essere un po' formale e molto lunga, va benissimo.
La mia invece lo sarà un pochino meno, perché credo che sia il momento
giusto per esprimerci in tanti.
>-Il luogo dove pensiamo di farlo è attrezzato per l'accoglienza di un
>alto numero di persone con posti per dormire sia all'aperto che al
>chiuso. La questione delle docce non è altrettanto immediata, ma si
>possono mettere in piedi delle postazioni doccia con neanche troppo
>sforzo. Il punto un po' più dolente è la cucina che in questo luogo
>mancherebbe: dovremmo risolvere la questione grazie a collaborazioni
>esterne (ad esempio con comunità di GAS locali) o attrezzandoci con una
>cucina da campo;
Per me le questioni logistiche (doccia, cucina) sono sempre dei problemi
minori: in qualche modo si fa sempre, non c'è pretesa di nuvel cusìn, il
modo di far arrivare dei pentoloni di pasta al sugo si troverà.
>-Agganciandoci a quest'ultimo punto, pensiamo che hackmeeting possa
>essere per noi un'opportunità per far crescere e consolidare le
>relazioni con le altre strutture politiche cittadine con cui in questi
>ultimi anni ci è capitato di instaurare collaborazioni molto proficue,
>come ad esempio eXploit, di cui metà della nostra assemblea fa parte, e
>le realtà dell'I-OFF festival, che quest'anno abbiamo contribuito a
>costruire. Pensiamo inoltre che possa essere questo un percorso
>inclusivo anche per altre realtà cittadine e ci piacerebbe quindi
>convocare dei momenti più larghi che possano coinvolgere tutti gli
>interessati a questo percorso. [...] >-Proponiamo di fare l'Hackmeeting in università perchè pensiamo che essa
>rappresenti un luogo essenziale di rivendicazione politica, al di là
>della composizione prettamente studentesca della nostra assemblea e
>della posizione del nostro spazio.
Questo invece per me è il punto dolente, o almeno quello di cui dobbiamo
essere convinti. Intendiamoci: sono convinto che la critica
all'università azienda sia giusta e importante; e credo anche che un
buon lavoro sull'università possa portare alla partecipazione di facce
nuove.
Credo però che le esperienze recenti ci dimostrino che solo coinvolgendo
varie realtà diverse si può fare un percorso interessante. Quindi mi
pare un po' superficiale dire «potrebbe includere anche altre realtà
cittadine» perché non si capisce se c'avete parlato, di chi stiamo
parlando, quali sono le probabilità di includerle.
Anzi, dalle chiacchiere fatte di persona a Bologna mi pare che si fosse
quasi certi che non si sarebbe coinvolta altra gente.
Ecco, a parte ovviamente chiedere maggiori informazioni, credo che, se
ancora non è successo, un modo per rendere hackmeeting un evento
cittadino, e non un evento universitario, vada trovato.