L'associazione SempreVerde – ProNatura Latina per DOMENICA 15 novembre
2015 vi propone una bellissima e semplice escursione ai piedi dei Monti
Ausoni:
*DOMENICA 15 NOVEMBRE 2015 ESCURSIONE - MONUMENTO NATURALE CAMPO SORIANO
– MONTE ROMANO (Monti Ausoni)*
Difficoltà: Facile (T)
Dislivello: 550 m
Tempo andata: ore 1,15
Tempo ritorno: ore 1
Partenza da: Campo Soriano
Comune di: Terracina
Per: Ripa di Cascano e versante Nord
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*APPUNTAMENTI DOMENICA 15 Novembre 2015:*
Latina: ore 8:00 parcheggio in Via Pio VI, angolo Via Cattaneo (ex
autolinee)
PARTENZA: ORE 8:15
per eventuali altri appuntamenti contattare le persone di riferimento
*CONTATTI:*
Roberto 3467559147 magalumaca@???
<
mailto:magalumaca@inventati.org>
_E’ richiesta la comunicazione della partecipazione (lasciando un
recapito telefonico) in modo da poter essere avvisati per eventuali
cambiamenti di programma dell’ultim’ora._
La base del sentiero sarà raggiunta con auto proprie. Non sono richieste
quote di partecipazione anche se dai non soci è fortemente gradito
l'iscrizione all'associazione (EUR 10) o un piccolo contributo.
All’inizio dell’escursione sarà richiesta a tutti i partecipanti la
sottoscrizione di una “*Dichiarazione liberatoria nei confronti
dell’Associazione Sempreverde*”.
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*MONUMENTO NATURALE CAMPO SORIANO*
Il Monumento naturale di Campo Soriano è un'area protetta nei comuni di
Terracina e Sonnino, in provincia di Latina presente nel Parco Naturale
Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi.
Area protetta
L'area protetta si estende per 974 ettari in una vasta conca carsica dei
monti Ausoni compresa tra Monte Romano e Monte Cavallo Bianco, di grande
pregio eologico e paesaggistico. Tra gli elementi geologici più
interessanti spiccano gli hum, una peculiarità di Campo Soriano, dei
puntoni rocciosi isolati che emergono dal terreno a forma di guglie che
raggiungono l'altezza massima nella Rava di San Domenico, anche nota
come Cattedrale, di 18 metri.
Alcuni resti di antichi mattoni, che chiudono una nicchia naturale,
indicano inoltre la sede di una immagine votiva. La dedica della Rava a
San Domenico è stata data da un monaco benedettino. Tecnicamente la
Cattedrale è un rilievo residuale di calcare che si erge sul fondo di un
piano carsico. Nella piana di Campo Soriano si ergono numerosi hum,
risultato dell’intenso carsismo che modella tutta l’area.
La vallata viene definita con un termine della lingua serba: polje. Qui
si possono riconoscere le tappe dell'evoluzione del bacino carsico
(faglia, modellamento glaciale, gelivazione, fase lacustre,
svuotamento). Il polje carsico è una vasta dolina di crollo formatasi
per effetto di erosione e corrosione durante un tempo lunghissimo. È
delimitato da un bordo roccioso ininterrotto che può raggiungere anche
una certa altezza. Il fondo è piatto, del tipico colore rosso, e molto
fertile in tutta la sua estensione: non per niente è ampiamente
praticata la coltivazione del raro vitigno Moscato di Terracina, la cui
produzione è promossa da una sagra in località La Fiora.
Flora e fauna
La flora è quella tipica degli ambienti ruderali, caratterizzata da
ginestre, erica e varie piante erbacee a basso fusto. La fauna è
fortemente condizionata dalla storica presenza antropica. Si trovano il
biacco, il cervone (il più grande tra i serpenti italiani che spesso
supera i 2 metri), la vipera (l'unica specie velenosa) e il saettone, il
ramarro, il tritone italico e la lucertola. Tra i mammiferi più comuni
ci sono volpi, tassi, istrici, ricci e faine. Fra le cime il falco
pellegrino.
*(
https://it.wikipedia.org/wiki/Monumento_naturale_Campo_Soriano)*
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*L'ESCURSIONE *
Sentieri dei
Monti Ausoni
<
http://www.caiesperia.it/sentieri%20e%20mappe%20Ausoni.html#sentiero32>
N. 32 - Monte Romano (m. 863)
Mappa <
http://www.caiesperia.it/sentiero%2032_mappa.html>
Foto <
http://www.caiesperia.it/sentiero%2032.html>
Difficoltà: Facile (T)
Dislivello: 550 m
Tempo andata: ore 1,15
Tempo ritorno: ore 1
Partenza da: Campo Soriano
Comune di: Terracina
Per: Ripa di Cascano e versante Nord
/Da Terracina si segue la carrozzabile per Campo Soriano e dopo aver
oltrepassato un ampio pianoro disseminato di grossi massi, che
costituiscono l’interessante Monumento naturale di Campo Soriano, si
attraversa il piano in direzione nordest verso l’inciso fosso di Ripa di
Cascano. Il sentiero corre lungo il breve fossato e porta in una zona
scoperta e semipianeggiante situata alle pendici nord del Monte Romano.
Dopo alcuni metri questo itinerario si congiunge con quello proveniente
da Sonnino. Anche se non fa parte dell’itinerario, una vicina dolina (a
circa 200 m) merita una visita. Si ritorna sui propri passi, si prosegue
dirigendosi verso sud alla volta della visibile cima del Monte Romano./
E’ un itinerario di medio interesse, ma una visita ai massi di Campo
Soriano e alla dolina prima citata contribuiscono a rendere la gita
senz’altro piacevole e soprattutto valida dal punto di vista geologico.
Buon panorama sulla pianura pontina, i Monti Lepini e le vicine cime che
danno verso il lago di Fondi.
(
http://www.caiesperia.it/sentiero%2032.html )
"/Trekking è camminare per conoscere, vivere e leggere l’Ambiente
intorno a noi, rispettarlo, vivere in armonia con esso, lavorando quindi
anche per far crescere una mentalità nuova, che porti ad un maggiore
equilibrio tra l’Uomo e la Natura/"
*AVVERTENZE E INDICAZIONI*
Tratto da “Monti Lepini – 29 itinerari per escursioni e trekking” – APT
Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Latina
/I sentieri/
I tempi di percorrenza, di andata e ritorno, sono calcolati per
un’escursionista con un sufficiente grado di allenamento e non tengono
conto delle eventuali soste che si possono compiere lungo il percorso.
Il dislivello è quello assoluto ovvero tiene conto di tutti i
sali-scendi sia per per l‘andata che per il ritorno e non è la semplice
differenza tra la quota di arrivo e quella di partenza.
/Il periodo/
Per apprezzare meglio i paesaggi di questi monti (Monti Lepini), si
consiglia di percorrere i sentieri nel periodo primaverile e autunnale.
D’estate, a causa delle basse quote in cui si snodano i sentieri e della
forte insolazione, è preferibile evitare escursioni sul Versante Sud,
mentre d’inverno si suggerisce di farle in presenza di neve, che rende
più suggestivo l’ambiente montano. Percorrendo gli itinerari nei periodi
sconsigliati si rischia di non apprezzare a pieno le bellezze naturali
di questi luoghi. Si raccomanda vivamente di astenersi dal proseguire in
caso di avverse condizioni atmosferiche soprattutto per quei sentieri
ove l’orientamento risulta problematico.
/L’equipaggiamento/
Un sentiero può attraversare numerosi ambienti e ovviamente la natura
del terreno è estremamente variabile, così è sicuramente necessario un
buon paio di scarponi; anzi meglio due, uno per l’inverno e adatto per
la marcia sulla neve e uno per le altre stagioni, oltre a due paia di
calzettoni adatti. Per quanto riguarda l’abbigliamento è bene essere
attrezzati secondo la stagione: è indispensabile avere nello zaino un
indumento idoneo per ripararsi in caso di pioggia e una giacca a vento
da indossare nell’eventualità di trovarsi in presenza di forte vento in
quota. Un berretto per il sole e un copricapo di lana per il freddo
insieme a un paio di guanti sono sicuramente utili. Si consiglia di non
mettere troppe cose nello zaino, per evitare di rendere la marcia troppo
faticosa.
/L’alimentazione/
Portare sempre almeno un litro d’acqua e alimenti con un buon grado di
digeribilità e soprattutto ricchi di carboidrati (in particolare
farinacei e frutta) che danno un apporto calorico notevole. In caso di
forte sudorazione si può ricorrere a integratori di vitamine e sali
minerali ma è bene non affidarsi solo a questi mezzi e dare sempre la
precedenza a prodotti naturali come la frutta fresca e secca. Non
bisogna eccedere nei cibi poiché in montagna occorre essere sempre in
buona forma fisica. Evitare gli alcolici o almeno assumere moderatamente
verso la fine dell’escursione. Per i sentieri più impegnativi è
consigliabile fare piccoli spuntini ogni due ore circa e non un unico
pasto a metà della giornata.
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/Attrezzatura/
Alcuni strumenti, come la bussola, l’altimetro e la carta topografica,
sono senz’altro molto utili soprattutto per coloro che iniziano a fare
escursioni in montagna. Altri sono consigliabili come un binocolo di
modeste dimensioni e una macchina fotografica con obiettivo standard e
un grandangolo. Anche un coltello milleusi può essere utile.
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/La natura/
Con brevi deviazioni si possono raggiungere le grotte che si trovano a
poca distanza dai sentieri, ma si raccomanda particolare attenzione
nell’avvicinarsi, data la loro pericolosità; è meglio quindi non
avventurarsi all’interno se non in presenza di esperti speleologi. E’
assolutamente vietato raccogliere piante soprattutto se protette
(agrifoglio, orchidee, ecc..), molestare gli animali o gettare rifiuti:
conservateli invece nello zaino e portateli a valle. I luoghi che si
raggiungono attraverso questi sentieri sono il più delle volte selvaggi,
la natura è ancora incontaminata e i paesaggi sono tra i più belli e
interessanti del Lazio. Abbiamo il dovere di mantenerli così come li
troviamo e, pertanto
/Quando percorri un sentiero fai in modo che chi viene dopo di te non si
accorga del tuo passaggio./
/Inoltre gli animali sono intorno a noi, ma non si fanno vedere, e le
piante non fuggono via ma se percorri un sentiero in silenzio e con
molta attenzione puoi vedere cio’ che gli altri non vedono./