Re: [Hackmeeting] hackollo pendente...

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Author: bisco
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To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] hackollo pendente...
Il 10/11/2015 17:01 gab ha scritto:
>
> Diciamo innanzitutto che l'idea ci piace un sacco e la risposta è SÌ,
> ci
> fomenta fare l'hackmeeting a Pisa, per tutta una serie di motivi che
> proveremo a spiegarvi per punti:
>


ottimo che siate presi benissimo dalla cosa! :)

>
> -Il luogo dove pensiamo di farlo è attrezzato per l'accoglienza di un
> alto numero di persone con posti per dormire sia all'aperto che al
> chiuso. La questione delle docce non è altrettanto immediata, ma si
> possono mettere in piedi delle postazioni doccia con neanche troppo
> sforzo. Il punto un po' più dolente è la cucina che in questo luogo
> mancherebbe: dovremmo risolvere la questione grazie a collaborazioni
> esterne (ad esempio con comunità di GAS locali) o attrezzandoci con una
> cucina da campo;
>


ho delle domande a riguardo:
1) da quel che ricordo dalla chiacchiera fatta a Bologna, dovreste
occupare l'universita': per quanti giorni?
2) dove dormira' la gente che vuole venire prima della tre giorni a dare
aiuto?
3) quanto credete sia fattibile la questione della cucina da campo?
4) e' fattibile realizzare i lavori prima della tre giorni senza che
l'universita' intervenga in qualche maniera?
5) quanto credete che l'universita' non interferisca in questa cosa?

pongo queste domande perche' solo voi avete la percezione dell'ambiente

> -Agganciandoci a quest'ultimo punto, pensiamo che hackmeeting possa
> essere per noi un'opportunità per far crescere e consolidare le
> relazioni con le altre strutture politiche cittadine con cui in questi
> ultimi anni ci è capitato di instaurare collaborazioni molto proficue,
> come ad esempio eXploit, di cui metà della nostra assemblea fa parte, e
> le realtà dell'I-OFF festival, che quest'anno abbiamo contribuito a
> costruire. Pensiamo inoltre che possa essere questo un percorso
> inclusivo anche per altre realtà cittadine e ci piacerebbe quindi
> convocare dei momenti più larghi che possano coinvolgere tutti gli
> interessati a questo percorso.
>


sarebbe interessante riuscire ad armonizzare varie realta', tenendo
presente comunque le caratteristiche politiche dell'evento.

>
> -Per quanto riguarda il coinvolgimento della comunità di Hackmeeting,
> pensavamo sarebbe utile avere un confronto assembleare, anche breve,
> dopo la befana, per discutere alcuni punti logistici e non. Questa
> necessità scaturisce in primo luogo dall'assemblea finale dell'HM
> scorso, durante la quale alcuni interventi hanno individuato il bisogno
> di attuare dei cambiamenti: ci piacerebbe quindi avere un momento di
> confronto che vada oltre le discussioni in mailinglist. In secondo
> luogo
> avvertiamo la necessità di accelerare le tempistiche di decisione
> all'interno della lista per arrivare molto organizzati all'HM, e
> permetterci tutte le cose di cui sopra (pubblicizzazione,
> coinvolgimento
> realtà, allargamento)
>


si', un prehackit potrebbe essere utile, anche per capire meglio la
parte logistica.

>
> -Proponiamo di fare l'Hackmeeting in università perchè pensiamo che
> essa
> rappresenti un luogo essenziale di rivendicazione politica, al di là
> della composizione prettamente studentesca della nostra assemblea e
> della posizione del nostro spazio.
> Pensiamo che questo possa essere un occasione per criticare fortemente
> un'università-azienda che propone una formazione sempre più basata
> sulla
> produttività degli individui e la competitività tra questi, piuttosto
> che sullo sviluppo critico del sapere.
> Nello specifico, a Pisa, abbiamo visto l'entrata di varie aziende (come
> Apple) in università attraverso la proposta di tirocini non retribuiti
> o
> hackaton finalizzati alla risoluzione dei loro problemi aziendali.
> Pertanto, crediamo che l'Università sia la location appropriata
> politicamente per far passare un messaggio forte sulla riappropriazione
> e la costruzione di saperi indipendenti, al di fuori dalle logiche del
> profitto, ma anche il luogo dove rivendicare spazi di autogestione
> liberi da questo modello.
>


questa e' una cosa interessante, sicuramente.
anche perche' le universita' hanno tutto l'interesse a fare accordi con
le aziende in quanto hanno vantaggi economici (e anche di immagine in
determinati contesti) rilevanti.
si tratta, comunque, di una posizione forte da mantenere all'interno di
una struttura istituzionale, quindi bisogna capirne - imho - la
fattibilita'.

saluti,

--
bisco