RETE CURDISTAN Lecce
Compagni e compagne,
Amici ed amiche,
Internazionalisti...
TURCHIA contro CURDISTAN, tra STRAGI ed ELEZIONI farsa.
LE STRAGI:
<http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/08/turchia-nonostante-le-bombe-vinc
ono-curdi-e-la-democrazia/1756668/> La prima, il 5 giugno 2015, durante il
comizio finale dellHDP nella capitale curda di Amed (Diyarbakir): 4 morti e
oltre 400 feriti al comizio HDP. Laseconda, il mese successivo, e
precisamente il 21 luglio 2015, si è avuta a Suruc, al confine con la Siria,
e ha massacrato una delegazione di giovani socialisti turchi che si recavano
a portare soccorsi e aiuti a Kobane, causando 28 morti ed il ferimento di un
centinaio di persone. La terza,
<http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/11/attentato-di-ankara-turchia-in-p
iazza-dopo-la-strage-97-morti-identificato-un-kamikaze/2116307/> linfame
strage di Ankara, avvenuta il 10 ottobre 2015, nella quale sono morte 97
persone, tra le quali molti bambini.
Un crescendo di morte e devastazione. Era in corso una grande
manifestazione pacifica: stavano scendendo in piazza, nella capitale turca,
decine di migliaia di lavoratori e cittadini,
<http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/15/turchia-sconfiggere-erdogan-evit
are-la-guerra-civile/2033954/> contro la possibilità di una guerra civile
che trasformasse anche la Turchia in una nuova Siria o in una nuova Libia.
Una lunga sequela di STRAGI di STATO e noi, in Italia, ne sappiamo qualcosa:
da piazza Fontana a Brescia allItalicus, a Bologna, ecc.
Quello che si vuole impedire è la fioritura di una nuova primavera
democratica che sappia sconfiggere a un tempo il fondamentalismo dei
tagliagole dellIsis,Al Qaeda e simili e i costanti appetiti delle potenze
occidentali per le risorse, specie petrolifere, della regione. Primavera che
ha avuto un primo inizio nella Rojava, dove Kobane ha resistito e al fine
sconfitto i tagliagole. Una sconfitta che né il Califfo, né i suoi alleati,
in primo luogo Erdogan, hanno mai digerito. Primavera che dovrà portare a un
profondo rinnovamento di tutti gli Stati della regione, a cominciare dalla
Siria, esprimendo una nuova istituzionalità basata sul principio del
CONFEDERALISMO DEMOCRATICO enunciato dal leader curdo Abdullah Ocalan.
Anche per questo giuristi democratici, parlamentari, operai ed
osservatori internazionali sono stati presenti con una nutrita delegazione
alle elezioni turche del 1 novembre per garantire il rispetto della legalità
e della volontà liberamente espressa dai popoli della Turchia.
I loro report non lasciano dubbi. Nel Kurdistan, occupato dalla
Turchia, le elezioni si è svolto allinsegna dellillegalità e con i
gendarmi dentro i seggi elettorali ed i blindati nelle strade.
Ciò che si combatte oggi in Turchia e per cui i Curdi vengono repressi
è una battaglia che riguarda la pace e la democrazia in tutta larea
mediterranea.
Anche per tutto ciò, come Rete Kurdistan - Lecce, aderente alla Rete
Nazionale di Solidarietà con il Curdistan - Italia, ed in collaborazione con
la Mezzaluna Rossa Curda, vogliamo impegnarci e promuovere informazione ed
iniziative di Solidarietà a partire dai progetti per la COSTRUZIONE:
1) di una Scuola Antonio Gramsci a Kobane, nel Rojawa;
2) di una Casa delle donne;
3) del Sostegno alla Staffetta sanitaria per inviare medici e paramedici a
Kobane ed acquistare in loco medicine e strumenti sanitari.
La raccolta fondi, trasparente, (con nome, cognome e ricevuta
dellimporto), verrà, tempestivamente, resa nota a tutti i sostenitori della
provincia di Lecce e, successivamente, inviata, come Rete Kurdistan Lecce
a Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia, Onlus IBAN:
IT63P0335901600100000132226 (con la relativa causale del progetto).
Lecce, 6 novembre 2015 Rete Kurdistan -
Lecce
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