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Aihe: [RSF] Fwd: [Nonviolenza] In quattro luoghi-simbolo della citta' commemorate oggi a Viterbo le vittime della violenza bellica e stragista


---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: nbawac@???
Data: 03/nov/2015 15:44
Oggetto: [Nonviolenza] In quattro luoghi-simbolo della citta' commemorate oggi a Viterbo le vittime della violenza bellica e stragista
A: nonviolenza@???
Cc:

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> IN QUATTRO LUOGHI-SIMBOLO DELLA CITTA' COMMEMORATE OGGI A VITERBO LE VITTIME DELLA VIOLENZA BELLICA E STRAGISTA
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> La mattina di martedi' 3 novembre 2015 una rappresentanza del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" ha attraversato la citta' di Viterbo, idealmente tutta abbracciandola, sostando in silenziosa meditazione in quattro luoghi in cui sono ricordate alcune vittime della violenza bellica e stragista: dapprima in piazzale Gramsci dinanzi alla lapide che ricorda tre persone in quel luogo uccise dai nazisti; poi in piazza del Sacrario dinanzi ai monumenti e alle lapidi che ricordano altre persone dalla guerra assassinate; successivamente dinanzi alla lapide che ricorda Mariano Buratti, assassinato dai nazifascisti; infine in via della verita' dinanzi alla lapide e alle "pietre d'inciampo" che ricordano alcune vittime viterbesi della Shoah.
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> Al termine del periplo il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha letto alcuni brevi testi di Rosa Luxemburg, di Virginia Woolf, di Simone Weil, di Hannah Arendt, di Vandana Shiva e di Eve Ensler, e successivamente l'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele" e il documento di solidarieta' con i migranti "Hic et nunc, quid agendum".
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> Ulteriori iniziative nonviolente di commemorazione delle vittime di tutte le guerre e di impegno concreto e coerente per la pace e i diritti umani si svolgeranno a Viterbo ed in altre citta' italiane anche domani, 4 novembre. A Viterbo in particolare le commemorazioni nonviolente promosse con il motto "Ogni vittima ha il volto di Abele" in occasione del 4 novembre sono una tradizione che si ripete dal 2002.
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> Contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
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> Nel ricordo delle persone dalla guerra assassinate riaffermiamo l'impegno dell'umanita' ad abolire le guerre, gli eserciti, le armi. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. Salvare le vite e' il primo dovere.
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> Ogni vittima ha il volto di Abele. Vi e' una sola umanita'.
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> Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera dalla catastrofe.
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> Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
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> Viterbo, 3 novembre 2015
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> Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@???, centropacevt@???, centropaceviterbo@???, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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> Allegato primo: Movimento Nonviolento, Peacelink, Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, Associazione Antimafie Rita Atria: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"
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> 4 novembre 2015: non festa, ma lutto.
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> Cento anni dopo: basta guerre. Un'altra difesa e' possibile.
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> Ogni vittima ha il volto di Abele.
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> Il Movimento Nonviolento, PeaceLink, il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo e l'Associazione Antimafie Rita Atria lanciano per il 4 novembre l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele", affinche' in ogni citta' si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.
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> Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze. Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
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> Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente. Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire. Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio. Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
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> In particolare vogliamo sostenere la Campagna "Un'altra difesa e' possibile" che ha depositato in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare per l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta. Un Dipartimento che comprenda i Corpi civili di pace e l'Istituto di ricerche sulla pace e il disarmo e che abbia forme di interazione e collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ed il Dipartimento della Gioventu' e del Servizio Civile Nazionale. Si tratta di dare finalmente concretezza a cio' che prefiguravano i costituenti con il ripudio della guerra, e che gia' oggi e' previsto dalla legge e confermato dalla Corte costituzionale, cioe' la realizzazione di una difesa civile alternativa alla difesa militare, finanziata direttamente dai cittadini attraverso l'opzione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi.
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> Obiettivo della Campagna e' quello di organizzare la difesa civile, non armata e nonviolenta - ossia la difesa della  Costituzione e dei diritti civili e sociali che in essa sono affermati; la preparazione di mezzi e strumenti non armati di intervento nelle controversie internazionali; la difesa dell'integrita' della vita, dei beni e dell'ambiente dai danni che derivano dalle calamita' naturali, dal consumo di territorio e dalla cattiva gestione dei beni comuni - anziche' finanziare cacciabombardieri, sommergibili, portaerei e missioni di guerra, che lasciano il Paese indifeso dalle vere minacce che lo colpiscono e lo rendono invece minaccioso agli occhi del mondo. La Campagna vuole aprire un confronto pubblico per ridefinire i concetti di difesa, sicurezza, minaccia, dando centralita' alla Costituzione che "ripudia la guerra" (art. 11), afferma la difesa dei diritti di cittadinanza ed affida ad ogni cittadino il "dovere della difesa della patria" (art. 52).
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> Per informazioni sulla Campagna "Un'altra difesa e' possibile" si veda al sito www.difesacivilenonviolenta.org La segreteria della Campagna e' presso il Movimento Nonviolento.
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> A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa. Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni. Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
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> Ogni vittima ha il volto  di Abele.
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> Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
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> Movimento Nonviolento
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> per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803, e-mail: an@???, sito: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it
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> PeaceLink
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> per contatti: e-mail: info@???, sito: www.peacelink.it
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> Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo
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> per contatti: e-mail: nbawac@???, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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> Associazione Antimafie Rita Atria
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> per contatti: e-mail: abruzzo@???, sito: www.ritaatria.it
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> Allegato secondo: un appello del Centro di ricerca per la pace e i diritti umani: Hic et nunc, quid agendum
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> Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.
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> Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.
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> Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.
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> Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.
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> Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.
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> Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.
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> Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.
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> Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.
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> In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.
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> In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.
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> In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.
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> L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.
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> L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.
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> Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
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> Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
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> Salvare le vite e' il primo dovere.
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> Ogni vittima ha il volto di Abele.
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