[RSF] FW: [donneinnero] un appello delle donne di Gerusalemm…

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Autore: pilar castel
Data:  
To: forumroma@inventati.org, reteromanapalestina@googlegroups.com
Oggetto: [RSF] FW: [donneinnero] un appello delle donne di Gerusalemme Est


From: nada.tita@???
Date: Wed, 28 Oct 2015 07:50:05 +0100
To: donneinnero@???
Subject: [donneinnero] un appello delle donne di Gerusalemme Est
CC: charlottehbr@???; marivese@???

Giro questo accorato appello gentilmente tradotto da M.Chiara Tropea.CiaoMarianita

Inizio messaggio inoltrato:Da: "Alvise e Maria Chiara" <alvise_mchiara@???>
Oggetto: Re: Coalition des femmes de Jérusalem - Les femmes palestiniennes de Jérusalem-Est occupé appelant à la protection - 10-2015
Data: 27 ottobre 2015 22:48:53 CET
A: "Marianita De Ambrogio" <nada.tita@???>

Ciao. Ho tradotto direttamente nel messaggio. E' proprio un appello accorato. E' certo da diffondere, ma chi ascolterà?...Maria Chiara

From: medea benjamin <medea.benjamin@???>
Date: 26 October 2015 at 18:21:22 GMT
To: rosemary galli <gallirose@???>
Subject: Re: Jerusalemite Coalition of Women                        Le donne palestinesi di Gerusalemme Est occupata chiedono protezione Noi donne di Gerusalemme Est occupata chiediamo protezione immediata, perché siamo testimoni e soffriamo di violazioni diffuse e gravi dei diritti umani dei Palestinesi, tra cui aggressioni fisiche e ferimenti, minacce psicologiche gravi e persecuzione da parte dello stato colonialista israeliano e di gruppi di coloni.Noi insistiamo verso la comunità internazionale perché agisca e difenda i diritti dei bambini, delle donne e degli uomini palestinesi, compreso il diritto a vivere in sicurezza, in mezzo ad attacchi continui, all'uso eccessivo ed indiscriminato del sistema oppressivo israeliano, ad atti di violenza e terrore quotidiani compiuti da civili ebrei isaraeliani, compresi i coloni. Questa brutalità intimorisce la nostra vita, provoca i nostri giovani, producendo volontariamente la morte e danni fisici e psicologici, e sconquassa e mutila le membra della nostra comunità.Noi, un gruppo di donne, madri, sorelle, figlie e giovani donne palestinesi - e a nome della “Jerusalemite Women’s Coalition”- chiediamo alla comunità internazionale di proteggere le nostre famiglie, comunità e bambini. Noi chiediamo la protezione della nostra sicurezza fisica quando siamo nelle nostre case, quando camminiamo nel nostro quartiere, per raggiungere le scuole, le cliniche, i luoghi di lavoro e di culto.Noi chiediamo protezione, perchè ci sentiamo spiazzate anche in casa, quando soldati israeliani, coloni armati, pattuglie di frontiera e polizia invadono le nostre case, attaccano le nostre famiglie, frugano i nostri corpi, e ci terrorizzano tutti.Noi, donne di Gerusalemme Est occupata ci sentiamo orfane, senza alcuna protezione da parte dell'Autorità palestinese o della comunità internazionale, mentre lo stato israeliano riempie di terrore le nostre case, le nostre istituzioni scolastiche e gli spazi pubblici. L'imposizione da parte dello Stato di una punizione collettiva e di sanzioni invade non solo il nostro spazio fisico e i nostri corpi, ma anche il nostro animo. Noi viviamo in condizioni di paura e di orrore, non sapendo come far fronte al potere onnipotente dell'entità coloniale altamente tecnologizzata, e ad uno stato israeliano militarizzato che normalmente uccide dei Palestinesi nelle strade. I Palestinesi di Gerusalemme Est occupata sono stati abbandonati, sottomessi alla politica discriminatoria di uno stato violento e del suo apparato di sicurezza e di polizia.L'attuale violenza politica e l'assenza di qualsiasi protezione, giacché l'apparato di sicurezza israeliano protegge soltanto gli Ebrei, compromette la sicurezza delle donne e i loro diritti economici, sociali, psicologici e fisici, nonché la sicurezza dei bambini e degli uomini. Noi chiediamo protezione e l'applicazione della risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza sulle donne, la pace e la sicurezza, ed insistiamo affinché i difensori dei diritti umani proteggano la nostra comunità dalla macchina di oppressione israeliana. I nostri figli devono poter arrivare alle loro scuole in pace e sicurezza, e i nostri congiunti e i nostri vecchi devono essere in grado di raggiungere i loro luoghi di lavoro, i servizi sanitari e i servizi sociali in tutta sicurezza. Noi pretendiamo di poter camminare nelle strade senza temere gli attacchi dell'apparato di sicurezza israeliano e i suoi coloni armati.Noi chiediamo la protezione delle donne e delle ragazze, che sono particolarmente vulnerabili a diverse forme di violenza di stato e di atrocità di massa. Lo strangolamento economico dei palestinesi da parte dei poteri coloniali israeliani, che fino ad ora ha portato ad una dipendenza totale dall'entità israeliana, continua a tenere in trappola la vita dei Palestinesi. La femminizzazione della povertà e lo strangolamento economico dei Palestinesi a Gerusalemme Est occupata riduce i Palestinesi alla schiavitù. La femminizzazione della schiavitù nelle colonie è evidente quando si vedono donne palestinesi diventate lavoratrici domestiche umiliate, controllate ed oppresse nelle entità israeliane pubbliche e private.Noi sappiamo che il diritto umanitario tenta di sfidare la disumanità insita nelle guerre e la criminalità coloniale esigendo dagli attori internazionali di proteggere i civili. Il diritto umanitario internazionale suggerisce dei limiti morali all'esercizio del potere nelle situazioni di violenza di massa. Lo scopo principale del diritto umanitario internazionale è soprattutto di proteggere e aiutare le vittime della violenza.Noi, donne di Gerusalemme Est occupata siamo politicamente orfane. Siamo vittime senza protezione, dato che l'Autorità palestinese non ha il diritto di proteggerci nella nostra città, e lo Stato israeliano ci tratta come delle terroriste che debbano essere umiliate, attaccate, violentate e controllate. La guerriglia statale utilizzata a Gersusalemme Est occupata, che si tratti di attacchi contro i Palestinesi nelle strade, di pestaggi di giovani e vecchi, di attacchi contro bambini che vanno o vengono da scuola, di invasioni di coloni violenti nei nostri quartieri e nelle nostre case, del controllo della nostra vita, dell'acqua, dei telefoni portatili, di internet, della mobilità, della salute, dell'economia, e l'accesso ad altre risorse, ci ha piazzato in gabbie umane - segregate, controllate da leggi israeliane ed una teologia della sicurezza, nell'impossibilità di sapere cosa anticipare e ciò che succederà poi. Dovendo sopportare tutte le difficoltà sopra descritte, che sono aumentate di grado per le decisioni del governo israeliano e dall'altra parte ignorate da una amnesia globale,NOI CHIEDIAMO PROTEZIONE ED AZIONI URGENTI PER PREVENIRE ALTRE ANGOSCE, SRADICAMENTI, DEMONIZZAZIONI E SOFFERENZE.Firmato da Jerusalemite Women’s Coalition /Al-tajamo’ Al-nasawiy Almaqdasy.La Coalizione comprende un gruppo di donne di ONG e di femministe di Gerusalemme Est di tutte i gruppi sociali .Gerusalemme 24.10.2015 


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