bologna, martedì 20 ottobre 2015: Una Giornata Devastante
Abbiamo dovuto e voluto aspettare qualche giorno. Abbiamo dovuto
perché la rabbia e l’angoscia sono state, lo sono tuttora, dure da
placare. Abbiamo voluto perché avevamo voglia di capire quanto fosse
consapevole la “civile bologna” – lo scriviamo volutamente in
minuscolo – di quanto devastante fosse stata la giornata del 20.
Devastante per Donne, Bimbi e Uomini trattati come prede. Braccati e
terrorizzati da uomini armati che vestono inquietanti moderne
armature. Una scenografia non dissimile dalle immagini che abbiamo
visto scorrere nella fascista ungheria e che, apparentemente, hanno
fatto commuovere qualche candida coscienza nostrana. Devastanti per le
consuete manganellate distribuite sulle centinaia di compagne e
compagni che hanno impedito un ulteriore oltraggio alla dignità delle
persone sgombrate dal palazzo ex Telecom. Devastante per le
inesistenti istituzioni politiche cittadine: l’immagine di una forza
militare spropositata fatta di decine di cellulari e di centinaia di
uomini bardati davanti alle vetrate del comune di bologna – dietro una
di queste osservava un’illustre spettatrice (assessore alle politiche
sociali, Sic!!!; cattolica indipendente vicino a Sel, doppio Sic!!!) –
richiama alla memoria manovre militari in procinto di tentare un
golpe. Devastante perché si è palesato il vero soggetto politico –
procura e questura – che pretende di assumere le redini, in questa
città e non solo, del potere. Devastante perché tutto ciò è avvenuto
tra l’indifferenza e l’apatia della tristemente famosa maggioranza
silenziosa. Qualche stronzo guadagnerà un pugno di voti e un po’ più
di consenso. Saranno voti e consensi inservibili. Ora sbarreranno
anche questo palazzo con un nuovo altro muro per impedirne l’accesso
ed evitarne l’uso sociale. Uno dei tanti muri tirati su in questo
recente passato – attività oramai consolidata nella “civile bologna” –
per impedire alle persone sprazzi di felicità.
Chi ha dignità ha resistito e continuerà a resistere. Chi non si è
accorto di ciò che è avvenuto davanti all’ex Telecom – di fronte al
luccicante Comune di bologna – deve riflettere perché, riprendendo un
passo dell’editoriale di Zic, “Lo sgombero dell’ex Telecom segna il
passaggio di una linea di confine”.
SABATO 24 OTTOBRE alle 15,30 davanti all’ex Telecom
MAI PIU’ SENZA CASA! BASTA SFRATTI E SGOMBERI!
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