[RSF] I padroni del pianeta

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NEWSLETTER DI COMUNE

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MÁXIMA HA GIÀ VINTO
<http://comune-info.net/2015/10/maxima-ha-gia-vinto/>

Máxima Acuña Chaupe ha rughe profonde, una piccola statura e una
volontà granitica. Vive a 4.200 metri nelle Ande peruviane e nel
cuore di ‪
<https://www.facebook.com/hashtag/conga?source=feed_text&story_id=1054961311210634>
Conga‬
<https://www.facebook.com/hashtag/conga?source=feed_text&story_id=1054961311210634>
, il progetto di espansione di Yanacocha, la miniera d'oro più grande
dell'America Latina, proprietà della multinazionale statunitense
Newmont. Máxima ha un sogno: restare a vivere tra le sue montagne e
contribuire a salvare l'ecosistema andino. Anche Yanacocha ha un
sogno: accaparrarsi le terre di Maxima necessarie all'espansione.
Máxima vive senza luce, senza sistema fognario, senza acqua corrente
e senza riscaldamento, ma si ostina a non essere interessata neppure a
un grammo d'oro che c'è poco sotto al suo materasso. Nonostante le
violenze fisiche (qui altri contadini sono stati uccisi) e
psicologiche che subisce ogni giorno, Máxima ha già vinto perché
tiene testa a una multinazionale, perché sta creando un precedente,
perché dimostra che è possibile vivere fuori dal dominio del
profitto. Reportage e video di una storia straordinaria che parla a
tutto il mondo
<http://comune-info.net/tag/t-tip/>
SIMONA CAMINO <http://comune-info.net/2015/10/maxima-ha-gia-vinto/>

I PADRONI DEL PIANETA
<http://comune-info.net/2015/10/multinazionali-se-le-conosci-le-domini/>

Le duecento multinazionali più grandi del mondo hanno un giro
d'affari superiore a ciò che producono interi Paesi. Tuttavia,
conoscendole meglio possiamo scoprire che non sono poi così
invincibili come cercano di farci credere
<http://comune-info.net/tag/t-tip/>
FRANCESCO GESUALDI <http://comune-info.net/autori/francesco-gesualdi/>

L'APARTHEID GLOBALE CHE VUOLE IL T-TIP
<http://comune-info.net/2015/10/lapartheid-ttip-commercio/>
BRUNO AMOROSO <http://comune-info.net/autori/bruno-amoroso/>

LA NOSTRA SFIDA A CRESCITA E CAPITALISMO
<http://comune-info.net/2015/10/la-nostra-sfida-a-crescita-e-capitalismo/>

La critica non è sufficiente. Abbiamo bisogno delle nostre
narrazioni. Quelle dei movimenti che ovunque, mentre rifiutano il
capitalismo e le sue ricette di green economy e democrazia, hanno
cominciato a creare molti mondi altri. È urgente eliminare il
concetto di sviluppo e aprire la porta a una moltitudine di idee e
visioni del mondo, vecchie e nuove. Queste includono il buen vivir
(sumak kawsay o suma qamaña), una cultura della vita con diversi nomi
e versioni che vengono dai popoli indigeni di differenti regioni
dell'America latina. Ubuntu in Sud Africa, con la sua enfasi sulla
reciprocità umana: “Io sono perché noi siamo”. La democrazia
ecologica radicale o Swaraj ecologico in India, con una particolare
attenzione per l'autonomia e l'autogoverno. Ed, infine, la decrescita.
Di certo, ci sono valori, esperienze, ma soprattutto migliaia di
iniziative che mettono in pratica gli elementi di tale trasformazione
socio-ecologica: il recupero di territori indigeni e modi di vita in
America; i movimenti zapatisti e curdi di autogoverno; varie forme di
solidarietà e di economia popolare e solidale, come le cooperative di
produttori e consumatori; le città in transizione; le monete
comunitarie; la gestione comunitaria di terra, acqua e foreste; i
movimenti di democrazia diretta in America Latina e in Asia
meridionale; l'agricoltura agroecologica e le energie rinnovabili
decentralizzate in tutto il mondo...
<http://comune-info.net/tag/t-tip/>
ASHISH KOTHARI, FEDERICO DEMARIA, ALBERTO ACOSTA
<http://comune-info.net/2015/10/la-nostra-sfida-a-crescita-e-capitalismo/>

RECUPERARE IL CONCETTO DI LIMITE
<http://comune-info.net/2014/02/decrescita-2/>
SERGE LATOUCHE <http://comune-info.net/autori/serge-latouche/>

DOMENICA DI DISOBBEDIENZA TRA GLI ULIVI
<http://comune-info.net/2015/10/disobbedienza-ulivi/>

Dopo l'occupazione delle campagne per impedire gli abbattimenti e dopo
i blocchi stradali di martedì scorso, il popolo degli ‪‎ulivi‬
<https://www.facebook.com/hashtag/ulivi?source=feed_text&story_id=1055261127847319>
ha promosso una giornata di disobbedienza piantando ovunque ulivi
nelle campagne della provincia di Lecce‬. Una disobbedienza contro i
provvedimenti voluti da governo e Ue che prevedono la distruzione
degli ulivi per “salvare gli ulivi”, contro il rischio di pesanti
multe ma anche contro la cementificazione. Una protesta creativa e
diffusa nei campi, dunque, con la pala e le nuove piante, acquistate
da vivai di fuori provincia, poiché in quelli di Lecce resta il
blocco totale delle vendita. I luoghi delle piantumazioni, privati e
pubblici, sono rimasti segreti fino alla mattinata, quando in rete
hanno cominciato a rimbalzare centinaia di foto inviate da persone di
tutte le età. Non solo ulivi, sono stati piantati anche mirti,
allori, corbezzoli, lecci. Il popolo degli ulivi si dimostra sempre
più un movimento spontaneo, ampio e determinato. La pioggia di ulivi,
fanno sapere, non finisce qui
<http://comune-info.net/tag/t-tip/>
NOTIZIA E FOTO <http://comune-info.net/2015/10/disobbedienza-ulivi/>

GUIDA PRATICA ALL'ORTO SUL BALCONE
<http://comune-info.net/2015/10/guida-pratica-allorto-sul-balcone/>

Broccoli, broccoletti, cavoli, cavolfiori, cime di rapa, ma anche
piselli, fave e finocchi. Siete pronti per l'‪
<https://www.facebook.com/hashtag/orto?source=feed_text&story_id=1055380537835378>
orto‬
<https://www.facebook.com/hashtag/orto?source=feed_text&story_id=1055380537835378>
invernale? In attesa di partecipare a qualche orto comunitario potete
sempre cimentarvi con il vostro balcone. Ecco una guida rivolta a
chiunque ha a disposizione un terrazzo, un balcone o anche solo un
davanzale luminoso. È stata preparata da Daniele Previtali,
insegnante-contadino, che ha scelto i sistemi dell'agricoltura
sinergica per il suo orto nei Castelli Romani. Le meravigliose foto,
invece, sono di Daniela Di Bartolo che da diversi anni (prima nel
Cilento e ora in Abruzzo) si prende cura di orti (sinergici) e
promuove laboratori di autoproduzione, ma la sua grande passione sono
le erbe officinali. Una guida alla portata di tutti e tutte. Si
tratta, in fondo, di rimediare un po' di terriccio di campagna e dei

<https://www.facebook.com/hashtag/semi?source=feed_text&story_id=1055380537835378>
‎semi‬
<https://www.facebook.com/hashtag/semi?source=feed_text&story_id=1055380537835378>
bio, di affiancare il più possibile piante provenienti da famiglie
diverse, di ricordarsi di non estirpare eventuali “erbacce” (sono
utilissime). Un testo dunque da utilizzare nella vita di ogni giorno,
lì dove fruttano i migliori cambiamenti, e da diffondere ovunque
perchè una cosa è certa: l'‪
<https://www.facebook.com/hashtag/autoproduzione?source=feed_text&story_id=1055380537835378>
‎autoproduzione‬
<https://www.facebook.com/hashtag/autoproduzione?source=feed_text&story_id=1055380537835378>
resta un buon modo per girare le spalle al dominio dell'agricoltura
industriale e a quello della mercificazione della vita. Buon orto
(aspettiamo foto e notizie dai vostri balconi)
<http://comune-info.net/tag/t-tip/>
DANIELE PREVITALI
<http://comune-info.net/2015/10/guida-pratica-allorto-sul-balcone/>

ECCO COME UNIONI CIVILI DIVENTANO ADOZIONI GAY
<http://comune-info.net/2015/10/ecco-come-unioni-civili-diventano-adozioni-gay/>

C'erano una volta due amici. Anzi, inizia così: ci sono due amici. Ma
non è una barzelletta. Uno dei due incontra l'altro, che sta leggendo
il giornale.
⇒ “Che fai?”
“Leggo”.
⇒ “Cosa leggi?”
“La notizia sulla discussione in senato riguardo alle unioni
civili…”
⇒ “Ah, le adozioni gay”
“No, macché, ho detto ‪‎unionicivili‬, hai presente? Tutte
quelle forme di convivenza fra due persone…”
⇒ “Sì, ho capito, stai parlando di adozioni gay”
“Non è vero, quando l'hai sentito? Ho detto unioni civili, forme di
convivenza legate da vincoli affettivi ed economici…”
⇒ “Sì, certo, adozioni gay” ... IL RACCONTO DI ALESSANDRO
GHEBREIGZIABIHER SEGUE QUI
<http://comune-info.net/2015/10/ecco-come-unioni-civili-diventano-adozioni-gay/>

LA POSTA IN GIOCO? SVENDERE I PATRIMONI COLLETTIVI
<http://comune-info.net/2015/10/poste-italiane/>

È partita dunque la sbandierata ‪
<https://www.facebook.com/hashtag/privatizzazione?source=feed_text&story_id=1054255561281209>
‎privatizzazione‬
<https://www.facebook.com/hashtag/privatizzazione?source=feed_text&story_id=1054255561281209>
di Poste Italiane, che verrà realizzata con la collocazione sul
mercato di azioni della società corrispondenti a poco meno del 40 per
cento del capitale sociale. Quello che non dicono è: 1) il prezzo di
vendita di quel 40 per cento è stato al massimo ribasso,
prefigurando, ancora una volta, la svendita di un patrimonio
collettivo; 2) sarà drastica la riduzione degli sportelli nelle aree
poco popolate, dove svolgono un ruolo di presidio sociale
territoriale; 3) si rafforza il ruolo finanziario di ‪
<https://www.facebook.com/hashtag/posteitaliane?source=feed_text&story_id=1054255561281209>
PosteItaliane‬
<https://www.facebook.com/hashtag/posteitaliane?source=feed_text&story_id=1054255561281209>
, che, oggi, grazie alla capillarità dei suoi presidi territoriali
(13.000 sportelli), costruiti negli anni con i soldi della
collettività, può tranquillamente lanciarsi in Borsa sfruttando la
fidelizzazione dei cittadini accumulata in decenni di ruolo pubblico,
per metterla a valore in prodotti assicurativi, finanziari e in sempre
più spregiudicate speculazioni di mercato... Mercanti, sono solo dei
mercanti
<http://comune-info.net/tag/t-tip/>
MARCO BERSANI <http://comune-info.net/autori/marco-bersani/>

LA SORPRENDENTE PROPAGANDA DI RENZI
<http://comune-info.net/2015/10/propaganda-renzi-stabilita/>

Di sorprendente questa legge di ‪
<https://www.facebook.com/hashtag/stabilit%C3%A0?source=feed_text&story_id=1055404741166291>
‎stabilità‬ non ha - come ha detto ‪
<https://www.facebook.com/hashtag/renzi?source=feed_text&story_id=1055404741166291>
‎Renzi‬ - il taglio delle tasse, ma l'iniquità, il carattere
elettorale e propagandistico, la vacuità. È una legge iniqua perché
dà tutto alle imprese (gli sgravi, il taglio dell'Ires e gli sconti
fiscali sugli acquisti dei macchinari) e niente, o quasi, ai
lavoratori e ai pensionati: 5 miseri euro di aumento (una presa in
giro) ai dipendenti pubblici, nessuna misura per la flessibilità per
i pensionati in uscita, rinvio dell'ampliamento della no tax area per
le pensioni basse, esclusioni del personale della ‪‎scuola‬
<https://www.facebook.com/hashtag/scuola?source=feed_text&story_id=1055404741166291>
(la cosiddetta “quota 96”) e dei macchinisti dei treni dalla
salvaguardia degli esodati. Ed è iniqua perché taglia la tassa sulla
prima ‪casa‬ non solo a quella degli operai (giusto), ma anche
alle ville (prima casa) di Berlusconi e Briatore (profondamente
ingiusto). Il vantaggio maggiore? È per i ricchi: ben 1 miliardo di
euro regalato ai super benestanti per la loro prima casa di lusso.
“Mi ha copiato” ha detto ‪
<https://www.facebook.com/hashtag/berlusconi?source=feed_text&story_id=1055404741166291>
Berlusconi‬
<https://www.facebook.com/hashtag/berlusconi?source=feed_text&story_id=1055404741166291>

<http://comune-info.net/tag/t-tip/>
GIULIO MARCON <http://comune-info.net/autori/giulio-marcon/>

GRANDI ZAINI E TROLLEY, GLI ALUNNI RESTANO AMBULANTI
<http://comune-info.net/2015/10/cartella-o-trolley-lo-studente-resta-ambulante/>

C'era il tempo della cartella, poi arrivò la mitica cinghia Longo,
quella elastica, davvero una rivoluzione. E ora grandi zaini, con
rischi di contratture muscolari e di scoliosi, o trolley. Quei
ponderosi zaini o i colorati trolley di ogni marca sono la gioia
dell'industria del settore ma, soprattutto per le medie, sono la
dimostrazione che la scuola resta un luogo vissuto per poco tempo e
con un senso di precarietà. Sarebbe questa la scuola amica,
accogliente? La scuola aperta al territorio? La scuola dei tempi
distesi? "La realizzazione di una scuola diversa da quella
tradizionale ha inizio dagli ambienti dove si apprende, dal loro uso e
dalle relazioni al loro interno - scrive Giovanni Fioravanti,
dirigente scolastico a Ferrara - Non c'è discorso sulla scuola, non
c'è protesta contro le riforme se non si parte da qui: la scuola deve
essere innanzitutto ospitale. Un luogo aperto dove vivere oltre
l'orario scolastico, incontrarsi, fare i compiti, riunirsi, ideare,
creare, organizzare, lasciare le proprie cose, quelle che servono
tutti i giorni, avere uno spazio, anche piccolo, ma proprio e
personale. Se no, la scuola sarà sempre più simile a una caserma, a
un carcere... con tempi e spazi contingentati, anziché un luogo
amico, un luogo di benessere, un luogo di vita. L'abc di ogni scuola
ha inizio qui..."
<http://comune-info.net/tag/t-tip/>
GIOVANNI FIORAVANTI
<http://comune-info.net/2015/10/cartella-o-trolley-lo-studente-resta-ambulante/>

COMPITI A CASA. ATTO DI OBIEZIONE
<http://comune-info.net/2015/10/atto-di-obiezione-compiti/>

Ci sono molti modi per cercare di mettere in discussione quella
pedagogia da caserma, basata su compiti, premi, voti e punizioni che
troppo spesso si insinua anche nella scuola. La campagna “Basta
compiti!” sembra muoversi in quella direzione, perché nasce tra
insegnanti, dirigenti scolastici e genitori che propongono di superare
una pratica inutile e dannosa, quella dei compiti a casa,
accompagnando, in modo cauto e costruttivo, gli insegnanti a una nuova
riflessione su questi temi. Per questo l'Atto di obiezione con cui si
dichiara la propria contrarietà all'assegnazione dei compiti, che
trovate di seguito, è da leggere con attenzione e da usare con
cautela, suggeriscono quelli di Basta compiti!, laddove le condizioni
lo permettano. Un atto che motiva le ragioni della contraritetà
(perchè i compiti a casa sono inutili, dannosi, discriminanti,
impropri…) e che allude a un'idea diversa di apprendimento
<http://comune-info.net/tag/t-tip/>
CAMPAGNA BASTA COMPITI!
<http://comune-info.net/2015/10/atto-di-obiezione-compiti/>

SCORGERE QUALCOSA CHE ACCADRÀ
<http://comune-info.net/2015/09/educativa-qualcosa-accadra/>

In un periodo piuttosto buio per la storia dell'educazione insegnanti,
educatori, genitori ripensano l'apprendimento e seguono le tracce di
una società in movimento. Nel prossimo fine settimana, incontro
nazionale della Rete di Cooperazione educativa. Ci sarà anche la
redazione di Comune <http://comune-info.net/>

<http://comune-info.net/tag/t-tip/>
VALENTINA GUASTINI E FRANCESCO CARLO RIDOLFI
<http://comune-info.net/2015/10/atto-di-obiezione-compiti/>

JABEL MUKABER NON È IL VILLAGGIO DEI "LUNGHI COLTELLI"
<http://comune-info.net/2015/10/jabel-mukaber-non-e-il-villaggio-dei-lunghi-coltelli/>

La storia e la vita quotidiana del villaggio alla periferia sud di
Gerusalemme da dove sono giunti diversi attentatori palestinesi, il
primo ad essere “chiuso” sulla base delle nuove disposizioni del
governo israeliano
<http://comune-info.net/tag/t-tip/>
MICHELE GIORGIO
<http://comune-info.net/2015/10/jabel-mukaber-non-e-il-villaggio-dei-lunghi-coltelli/>

ALDEIA MARACANÃ, RESISTENZA INDIGENA A RIO
<http://comune-info.net/2015/10/aldeia-maracana-la-voce-della-resistenza-indigena-a-rio/>

Chi non conosce il ‪Maracanã‬
<https://www.facebook.com/hashtag/maracan%C3%A3?source=feed_text&story_id=1054438334596265>
, il leggendario stadio di Rio de Janeiro? Qui vi raccontiamo la
storia di un altro edificio dell'omonimo quartiere che presta il nome
al tempio del footbal moderno. L'Aldeia Maracanã è molto meno noto,
anzi fino a nove anni fa stava cadendo in rovina, poi è stato
occupato e restituito a un una funzione di resistenza viva, cioè non
da museo, la prima università interculturale indigena del ‪
<https://www.facebook.com/hashtag/brasile?source=feed_text&story_id=1054438334596265>
‎Brasile‬
<https://www.facebook.com/hashtag/brasile?source=feed_text&story_id=1054438334596265>
. Tra il il 2012 e il 2013, con la speculazione legata alla Coppa del
Mondo, la zona in cui era stata realizzata l'‪
<https://www.facebook.com/hashtag/occupazione?source=feed_text&story_id=1054438334596265>
‎occupazione‬
<https://www.facebook.com/hashtag/occupazione?source=feed_text&story_id=1054438334596265>
ha acquisito ben altro valore, così la polizia ha attaccato gli ‪
<https://www.facebook.com/hashtag/indigeni?source=feed_text&story_id=1054438334596265>
‎indigeni‬ e sequestrato l'edificio per consentire la
trasformazione dell'area in parcheggio
<http://comune-info.net/tag/t-tip/>
GALDO SANTIAGO
<http://comune-info.net/2015/10/aldeia-maracana-la-voce-della-resistenza-indigena-a-rio/>

COLTAN, CHI LO NOMINA E CHI NO
<http://comune-info.net/2015/10/coltan-chi-lo-nomina-e-chi-no/>

Abbiamo letto sul supplemento del Corriere della sera, "Io donna", un
servizio sul Kivu, regione del Congo. Prima ci siamo divertiti (si fa
per dire) a contare quante pubblicità ci sono su questo numero: su
214 pagine, copertina compresa, 101 sono pubblicità esplicita, poi ne
troviamo altre 25 più o meno mascherate. In compenso, nell'articolo
dedicato al Kivu non abbiamo trovato neanche una riga sul coltan
<http://comune-info.net/tag/t-tip/>
DANIELE BARBIERI <http://comune-info.net/autori/daniele-barbieri/>

DOVE LE STRADE DIVENTANO STERRATE
<http://comune-info.net/2015/10/dove-le-strade-diventano-sterrate/>

Si parla tanto di “ritorno alla natura”, e qualcuno sta
effettivamente tornando a viverci in mezzo, dove le strade diventano
sterrate, dove le case non si vedono più, dove l'orma dell'uomo è
secondaria e le stagioni dettano i loro ritmi… Il fatto è che
quando nella natura ci arrivi dritto dritto dalla città, ti accorgi
subito che le regole sono diverse... e che ogni tuo bisogno implica
prendere una decisione che influisce sull'ambiente naturale... Che
fare allora? Qualche risposta diversa la offre la permacultura,
insieme di discipline riunite sotto il mantello di una progettazione
coerente, necessaria per organizzare i propri spazi vitali in armonia
con l'ambiente circostante... Un bel modo per imparare a guardare e
ascoltare...
<http://comune-info.net/tag/t-tip/>
SERGIO CALDERALE
<http://comune-info.net/2015/10/dove-le-strade-diventano-sterrate/>

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