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Autor: News AutOrg.anizzazione Stud.entesca BO
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Asunto: [autorgstudbo] Ven 16/10 “Padiglione 25”: cena, letture, immagini, musiche e racconti
VENERDI’ 16 OTTOBRE’015 alle 20

@ Vag61 - Spazio libero autogestito in via P.Fabbri 110

“Padiglione 25”: cena, letture, immagini, musiche e racconti

Estate 1975: un gruppo di infermieri dell’ospedale psichiatrico Santa
Maria della pietà decide di autogestire uno dei padiglioni. Ha inizio
così un’esperienza rivoluzionaria per quattordici infermieri del
manicomio di Roma.

Autori: Claudia Demichelis e Massimiliano Carboni; produzioni: Ferro 3
e Altera Studio

> Durante la serata:


– Cena sociale a sostegno del progetto

– Lettura della sceneggiatura – Immagini tratte dal film in produzione
– Proiezione del teaser – Le musiche di Alfredo Ponissi – I racconti
di Vincenzo Boatta, uno degli infermieri protagonisti della vicenza

> Per contribuire al progetto:

c/c IT69W0200839042000011605133
Causale: IO PRODUCO PADIGLIONE 25

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La storia

Nell’ estate 1975 un gruppo di infermieri dell’istituto manicomiale
Santa Maria della Pietà di Roma, influenzati dalle nuove idee di
Franco Basaglia, decidono di autogestire uno dei padiglioni del
manicomio. Inizia così per gli “ospiti” del Padiglione 25 un lavoro
lento e faticoso di reinserimento progressivo nelle regole sociali,
obiettivo finale del progetto è la definiva dimissione dei degenti.
Giorno dopo giorno vengono introdotte piccole e grandi trasformazioni
nella vita del “reparto aperto”, pratiche alle quali né il paziente né
il personale sono abituati. L’elenco delle novità è lungo:
abbattimento della contenzione farmacologia e meccanica; gestione
collettiva della vita di reparto e della presa in consegna dei
pazienti; reintroduzione dell’uso di oggetti quotidiani come le
posate, gli abiti civili, il sapone; la busta paga per i compensi agli
“ospiti” impiegati in lavori all’interno del manicomio; il lavoro
d’equipe per il personale; il ricongiungimento familiare. Per 12 mesi,
ogni aspetto della vita del reparto viene annotato dagli infermieri in
un diario, che diventa l’occasione per raccontare il difficile
percorso di liberazione dal regime di segregazione manicomiale. Oggi,
mentre attendiamo ancora la chiusura definitiva degli Ospedali
Psichiatrici Giudiziari, vogliamo tornare a rileggere il “diario” del
Padiglione 25. Lo faremo attraverso un film che dà voce agli
infermieri, i soggetti più in ombra nei movimenti che negli anni ’70
hanno contestato il manicomio e cercato di trasformare la psichiatria.

Perché il film

L’Italia è l’unico Paese al mondo ad avere una legge come la “180”,
che ha definitivamente sancito la chiusura dei manicomi. Non è facile
immaginare il manicomio se non lo si è vissuto, non è facile
immaginare gli sforzi compiuti da chi ha lottato per cambiare il
trattamento e la cura del disagio mentale, affrontando le ostilità che
provenivano non solo dalle istituzioni, ma anche e soprattutto da una
mentalità ed una cultura che leggeva la malattia mentale solo ed
esclusivamente in termini di pericolosità, di scandalo e di
esclusione.
Il progetto propone una riflessione sul vissuto di chi ha lavorato per
anni a fianco di chi vive una condizione di disagio psichiatrico,
percepito come persona pericolosa e violenta. La storia del Padiglione
25 è insieme specifica ed emblematica: una storia di pochi che si
connette a quella dei molti che, nello stesso periodo, confluirono nel
movimento di Psichiatria Democratica per contestare i manicomi e la
gestione della malattia mentale nei termini sanciti dalla Legge 36 del
1904. Il film sarà un’occasione per discutere il presente del
trattamento e cura del disagio psichico, oltre che per riflettere sui
pregiudizi che hanno caratterizzato e caratterizzano la percezione
sociale della malattia mentale. La necessità di ridurre il fenomeno
dello stigma diviene ancora più urgente se si considera che il
pregiudizio nei confronti della malattia mentale spesso impedisce alla
persona che manifesta un disagio agli esordi di chiedere aiuto.

Gli autori

Claudia Demichelis
Antropologa culturale, si specializza nel settore visuale e museale e
dedica la ricerca di Dottorato in Etnologia, svolta presso
l’Università “La Sapienza” di Roma, ad un progetto di sviluppo
audiovisivo del Museo Laboratorio della Mente.
Dal 2006 al 2008 collabora con il Centro Studi e Ricerche ASL RME e
con Studio Azzurro come Coordinatrice Ricerche Documentarie nella
progettazione del Museo Laboratorio della Mente. Raccoglie dal 2005
video-interviste ai testimoni della storia dell’ex Ospedale
Psichiatrico Santa Maria della Pieta, oggi conservate ed indicizzate
come fondo di ricerca presso il Laboratorio di Antropologia Visiva “D.
Carpitella” dell’Universita La Sapienza di Roma. Attualmente collabora
con il Centro Culturale/Casa museo dello sguardo sulla disabilità
“Come un albero” per l’istituzione di una biblioteca dedicata allo
psichiatra Bruno Callieri.

Massimiliano Carboni
Nato nel 1970 a Roma, regista, videomaker, iscritto ordine nazionale
dei giornalisti (tesserino n. 151831), esperto in comunicazione
cross-mediale. Dopo una lunga esperienza nel settore radiofonico, dal
2003 si dedica anche alla produzione audiovisiva realizzando reportage
in Iraq (Iraq, luglio 2003), Cuba (Arte come vita, 2004) e Colombia
(Colombia no existe, 2004). Dal 2004 al 2008 lavora come
freelance/video maker e come tecnico di regia nel broadcasting TV (ETA
BETA, EUROSCENA). Fondatore nel 2007 della AMI – Agenzia Multimediale
Italiana – società di comunicazione multimediale e produzione
audiovisiva, editrice di una testata giornalistica on-line; cura:
concept, management e regia di campagne pubblicitarie e spot
televisivi. Nel luglio 2010 scrive e cura la regia di RCL Ridotte
Capacità Lavorative, film con protagonista Paolo Rossi, sulle vicende
dello stabilimento FIAT di Pomigliano d’Arco. Uscito nelle sale
cinematrografiche italiane nello stesso anno (IRIS DISTRIBUZIONE) e
ospite di numerosi Festival (tra cui Torino, Bari, Cagliari). Insegna
comunicazione cross-mediale, tiene corsi e laboratori di regia e
videomaking. Collabora con accademie ed università in Italia ed
all’estero, con enti pubblici, ministeri, aziende e enti di formazione
accreditati. Lavora come autore e regista di spot video per campagne
di comunicazione aziendale, istituzionale e sociale.



Link: http://vag61.noblogs.org/post/2015/10/07/padiglione-25-cena-letture-immaginimusiche-e-racconti/

http://www.padiglione25.it/

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