Adele Chiello Tusa è la mamma di Giuseppe Tusa morto nella strage del Porto di Genova
in servizio nella Marina Militare.
L'Associazione antimafie Rita Atria la conosce diversi anni fa, subito dopo il fatto.
Chiede verità e giustizia non solo per suo figlio ma anche per gli altri 8 che lavoravano
nella torre al Porto di Genova e crolla dopo che ci sbatte contro la nave Jolly nero.
Adele è diversa da chi pensa solo a se', Adele chiede verità e giustizia insieme all'Associazione antimafie Rita Atria
per le vittime delle stragi, per Sandro Marcucci e Silvio Lorenzini, si batte contro il Muos.
L'associazione antimafie Rita Atria mette in comunicazione Adele con l'avvocato Goffredo D'Antona.
Comincia la lunga lotta per dimostrare che quella torre non andava costruita là
e che per quei 9 lavoratori non è stata garantita la sicurezza. Adele e D'Antona
hanno gravi difficoltà a farsi dare la documentazione, quella che la Marina militare fornisce è carta straccia
ci dice Adele.
Adele sostiene spesi processuali sempre piu' ingenti e proibitive, ma non si arrenderà mai,
la sua ragione di vita è dare giustizia al suo amatissimo (anche da noi) Giuppy.
La procura di Genova ha chiesto l'archiviazione. Ieri l'udienza di opposizione davanti alla Gip.
Adele chiede solamente che la Gip si passi una mano sulla coscienza e non archivi, noi con lei.
State con Adele UNA GRANDE DONNA COMBATTENTE e qui 9 fratelli di tutti morti al Porto di Genova per una torre costruita dove mai non avrebbe dovuto essere costruita, con soccorsi lenti ecc., con responsabilità di tanti
gravi da accertare e sanzionare e il silenzio politico del governo.
Vi abbraccio. Laura Picchi