Re: [Hackmeeting] lele, zioalfa e metodi fascisti

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Autore: Accattone
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To: hackmeeting
Oggetto: Re: [Hackmeeting] lele, zioalfa e metodi fascisti
On 23/09/2015 11:25, Robert Newmark wrote:
(...)

> e mi spiace blackflag, ma il cervello dovresti accenderlo te se non vedi
> differenza fra lele che dice 'troia' e un fascista che entra a hackit.
>
> Grazie ai posti occupati che ho frequentato, questa differenza io ce l'ho
> BEN CHIARA e spero che la comunita' di cui sento di far parte anche.

Concordo.

E sono convinto anche io che la comunità nel suo complesso questa
differenza ce l'abbia chiara (al di là di qualche commento sopra le righe).

Per esempio, ritengo molto positivo il fatto che ci sia stata una
riammissione in lista. Questo inquadra l'esclusione a suo tempo attuata
come un provvedimento non definitivo. E non sarebbe così nel caso di
esclusione di un fascista, un sessista o un razzista.

A tal proposito, eviterei l'accostamento tra i cosiddetti due episodi
consecutivi di cacciata di qualcuno da hackit. Quell'altro episodio ha
poco a che vedere con questo.

Cercherei inoltre di separare gli argomenti più spiccioli sulle modalità
e le contingenze operative (comunque importanti), da quelli più di
principio, che hanno un impatto maggiore a lungo termine. Si rischia
sennò di fare inutili e frivole differenze tra buonisti e cattivisti,
che lascerei alla feccia salviniana.


Saluti differenti,
Accattone


--

"Qualcuno era comunista perché pensava di poter essere vivo e felice
solo se lo erano anche gli altri."

Giorgio Gaber