La Città delle Donne aderisce e promuove la *Marcia delle Donne e degli 
Uomini Scalzi.*
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Anche Lucca partecipa alla *Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi. 
Partiremo da Piazzale Verdi alle 18:30 e arriveremo fino in Piazza San 
Michele.*
Hanno aderito: Aeliante, Amani Nyayo, Amnesty International, Arci, 
Arcidiocesi di Lucca: Caritas, Ufficio Missionario, Commissione 
Giustizia e Pace, Migrantes, Ce.I.S Gruppo Giovani e Comunità, Cgil, 
Ass. Compartecipo, Cooperativa Odissea, Cooperativa L'impronta, 
Emergency, Equinozio, Gruppo Volontari Accoglienza Immigrati, Itaca.
"E' arrivato il momento di decidere da che parte stare. E' vero che non 
ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più 
complessa. Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è 
necessario avere una posiz...ione, sapere quali sono le priorità per 
poter prendere delle scelte.
Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi. Di chi ha bisogno di mettere 
il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di 
sopravvivere. E' difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo. 
Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi 
completamente della propria identità per poter sperare di trovarne 
un'altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi 
figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi 
integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno.
Sono questi gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro. Le 
loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, 
minacce, ma è incivile e disumano non ascoltarle.
La Marcia degli Uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo 
cammino di civiltà. E' l'inizio di un percorso di cambiamento che chiede 
a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in 
alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie 
militari, religiose o economiche che siano.
Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario 
aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi 
scappa dalle guerre significa ripudiare la guerra e costruire la pace.
Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di 
genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti.
Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le 
sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore 
redistribuzione di ricchezze.
Venerdì 11 settembre lanciamo la Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi.
Per chiedere con forza i primi quattro necessari cambiamenti delle 
politiche migratorie europee e globali:
1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, 
catastrofi e dittature
2. accoglienza degna e rispettosa per tutti
3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e 
detenzione dei migranti
4. creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il 
regolamento di Dublino
Perché la storia appartenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro 
camminare insieme".
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