piuttosto@??? writes:
> In effetti non lo so, diciamo che mi sono frenato dal fare una
> dichiarazione più grande di me e allora ho detto "alcune". Forse tutte.
> Probabilmente dipende dal significato che si dà alla parola trasparenza
> (le parole di moda a volte finiscono per inglobare concetti che già
> c'erano).
>
>>Ribadisco che io credo fermamente lo sia in tutte le sue applicazioni.
>
> Ma allora non sto ben capendo: cosa ti spinge a collaborare con lo
> sviluppo di globaleaks?
Questo sarebbe più interessante con una birra in mano. Secondo te rubare
è giusto in una condizione di sfruttamento dell'uomo dall'uomo?
Comunque io collaboro con GlobaLeaks perché si rimorchia un sacco a dire che
lavori nel no profit.
>>> Più in generale, parlare di "trasparenza" è per me molto pericoloso:
>>> siamo d'accordo che è bene che alcune nefandezze particolari escano
>>> fuori, ma la questione della trasparenza è:
>>> 1. decisamente schierata: nasce in seno alle ideologie liberal, e lì
>>> rimane
>>
>>C'è almeno un caso d'uso di GlobaLeaks in cui non rimane dentro
>>ideologie liberali, ed è lo scenario in cui hai un nodo GlobaLeaks
>>all'interno del tuo ambiente lavorativo, e potresti volerlo usare, che
>>so, per segnalare abusi.
>
> In realtà questo scenario non l'ho mai capito: chi gestirebbe un tale
> nodo? l'amministrazione? un anonimo dipendente? e come queste
> segnalazioni potrebbero proteggere chi subisce gli abusi, e farli
> cessare?
Naif mi diceva che in certe aziende esistono già uffici strutturati per
raccogliere abusi e gestire o gestire atti di mobbing. Io non saprei
bene dire.
--
µ.