[RSF] La nuova grande trasformazione

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LA NUOVA GRANDE TRASFORMAZIONE
<http://comune-info.net/2015/08/la-nuova-grande-trasformazione/>

Le forme recenti dell'accumulazione che il capitalismo impone per
tutelare la sua esistenza e potersi riconfigurare secondo le esigenze
del momento segnano una profonda trasformazione. Che evidenzia almeno
tre grandi cambiamenti: la fine dello stato sociale, quella della
sovranità nazionale e quella delle democrazie. La democrazia, che non
è l'opposto della dittatura e dovrebbe esprimere qualcosa di ben più
ampio dello svolgimento di libere elezioni, non funziona. Peggio,
funziona solo se smantella i poteri de los de abajo: i lavoratori, le
donne povere, gli indigeni, etc. Senza quei poteri, i cosiddetti
diritti democratici valgono niente, sono carta straccia. Raúl
Zibechi, che sarà in Italia a fine agosto (a Roma il 3 settembre),
sostiene che non possiamo continuare a credere di poter cambiare il
sistema creato da los de arriba (quelli che stanno in alto) con
strategie centrate su strumenti e forme del conflitto che sono stati
modellati per garantire l'esercizio del loro dominio
RAÚL ZIBECHI <http://comune-info.net/autori/raul-zibechi/>

► USCIRE DAL VICOLO CIECO
<http://comune-info.net/2013/09/uscire-dal-vicolo-cieco/>
GUSTAVO ESTEVA

► A NOI NON RESTA CHE ORGANIZZARE IL NOSTRO MONDO
<http://comune-info.net/2014/11/come-pensa-classe-dominante/>
R. Z.

.

SERVE ANCORA EDUCARE NELL'ERA DEL WEB?
<http://comune-info.net/2015/08/serve-ancora-educare-nellera-dellinformatica/>

È il tempo della velocità. Bambini e adolescenti non hanno più modo
di sedimentare ciò che vivono e di coltivare la fantasia, bombardati
da immagini, suoni, parole. Non possono così capire se stessi, gli
altri e il mondo. In questo senso l'atto dell'educare diventa ancora
più urgente poiché si basa sull'esperienza della relazione, primo
passo verso la libertà vera e l'autodeterminazione
ALAIN GOUSSOT <http://comune-info.net/autori/alain-goussot/>

► SBARAZZIAMOCI DELLA VELOCITÀ
<http://comune-info.net/2013/09/latouche/>
SERGE LATOUCHE

► TEMPO RUBATO <http://comune-info.net/2014/10/tempo/>
FILIPPO TRASATTI

.

PERCHÉ GLI INSEGNANTI SONO COSÌ CRITICI
<http://comune-info.net/2015/08/insegnanti-giannini-2/>

Non è solo il folle meccanismo di assunzione su base nazionale degli
insegnanti (una vera lotteria) ad aver provocato la nascita di un
movimento per la scuola enorme. La protesta nasce dalla consapevolezza
che l'obiettivo del governo è decostruire la scuola di tutti e tutte,
renderla più esile e povera, in modo da favorire le scuole private e
la nascita di poli scolastici pubblici d'elite, finanziati da privati,
con personale stabile, obbediente e più retribuito, che svetteranno
in un arcipelago di scuole carrozzoni-parcheggi, che dovranno
sopravvivere con pochi fondi, e sfornare studenti precari adatti a
lavori precari e bassamente retribuiti
MATTEO SAUDINO <http://comune-info.net/2015/08/insegnanti-giannini-2/>

► NON LO SANNO E NON VOGLIONO SAPERLO
<http://comune-info.net/2015/07/che-ne-sanno-cosa-degli-insegnanti-precari/>
SANDRA ZINGARETTI

► GESSO SBRICIOLATO E NAUSEA DA RIFORME
<http://comune-info.net/2015/07/gesso-sbriciolato-professori-antenna-e-nausea-da-riforme/>
ANTONIO AREDDU

.

DAI, GIOCHIAMO ALLA PACE!
<http://comune-info.net/2015/08/dai-giochiamo-alla-pace/>

"Ho scoperto un giocattolaio e varie insegnanti che giocano alla pace.
Ogni giocattolaio sa una cosa importante. Che se c'è la guerra, la
fantasia infantile sa raccogliere un ramo secco che diventa un fucile
con cui bum bum ammazzo tutti i nemici.
Che se vedo il lavoro femminile accudisco alla mia bambola, la lavo e
le cucio i vestitini, ma appena le donne devono diventare
gnocche-TV-style e allora ecco che con la stessa agilità mentale
metto alla Barbie la minigonna rosa piena di luccichini nell'attesa di
quando sarò anch'io una vertiginosa adolescente di plastica.
Che se il papà tutto il giorno sta sul computer e la mamma la sera
sta alla TV, prendo la mia tavoletta e ci faccio cose che voi adulti
neanche immaginate.
È formidabile, questa capacità della mente giovane di impossessarsi
di simboli e grammatiche: i bambini sono tutti geni; il problema sono
gli ingredienti .... La scuola può dare un senso agli ingredienti
spurii, contribuire a un po' di decontaminazione e aggiungere stimoli
universali ed etici .... Ad esempio spiegando che “io” non è il
contrario di “noi”: il contrario di “noi” è solo .... "
MARCO GERONIMI STOLL
<http://comune-info.net/autori/marco-geronimi-stoll/>

I MILLE SOLI DI HIROSHIMA
<http://comune-info.net/2015/08/i-mille-soli-di-hiroshima/>

“Più abbagliante di mille soli” è stata la luce che ha
squarciato, il 6 agosto di settanta anni fa, il cielo della città
giapponese di Hiroshima quando esplose la bomba atomica statunitense:
una nube scura e mortale avvolse poi la città e uccise, con la
radioattività delle sue polveri e con l'onda di pressione e di
calore, più di centomila persone. Tre giorni dopo un'altra bomba
esplodeva nel cielo dell'altra città giapponese di Nagasaki. Nei
settanta anni passati da quell'estate di fuoco cono state costruire
diecine di migliaia di bombe atomiche a uranio e a idrogeno .... Dal
1945 al 1990 duemila bombe sono state esplodere, nell'atmosfera e nel
sottosuolo, negli oceani e nei deserti; tali “tests” hanno
contaminato il pianeta con mortali polveri radioattive
GIORGIO NEBBIA <http://comune-info.net/autori/giorgio-nebbia/>

QUEL NASO TAPPATO <http://comune-info.net/2015/08/quel-naso-tappato/>

Matteo Salvini è entrato in un ex ospedale che oggi è un rudere che
è diventato casa per migranti. E si è fatto fare una foto mentre si
tura il naso. "Io penso, caro Matteo, che se uno si tappa il naso di
fronte all'odore di chi resiste, non valga niente - scrive Saverio
Tommasi - I bambini si turano il naso per scherzare di fronte alla
scureggia di un compagno, oppure quando passano accanto a un
inceneritore e la mamma dice loro: 'Non respirate, bambini, che fa
male'. Di adulti che si turano il naso, invece, conosco solo te ....
Mia zia, o qualcosa del genere, sta morendo. Ha un tumore che non si
può operare, mia zia, e in casa ha un cattivo odore. Intendiamoci: la
casa è pulita e lei si lava, ma la casa puzza perché ci sono tumori
che devastano pezzi di corpo che una saponetta non basta. Io non mi
sono mai tappato il naso, entrando in casa sua .... È facile
profumare quando si può scegliere fra le marche dei profumi e
acquistare la saponetta con le scorze di limone bio .... Caro Matteo,
può anche darsi che in quel rudere con gli stanzoni collettivi ci
fosse un odore a cui tu, che vivi fra l'europarlamento e la tv,
soprattutto la tv, non sei abituato. Però queste genti che vengono da
un altro Paese hanno un profumo che non si può comprare né a chili
né ad etti. Si chiama speranza .... "
SAVERIO TOMMASI <http://comune-info.net/autori/saverio-tommasi/>

COSÌ MUORE UNA BRACCIANTE
<http://comune-info.net/2015/08/cosi-muore-una-bracciante/>

Morire al lavoro in un campo di uva e diventare subito un fantasma,
senza che trapeli notizia per settimane. Il cuore di Paola, 49 anni,
bracciante di San Giorgio Jonico, si è fermato la mattina del 13
luglio sotto un tendone per l'acinellatura dell'uva, nelle campagne di
Andria, in contrada Zagaria. Lunedì 13 Paola è uscita da casa sulle
sue gambe, come tutte le notti, per andare a lavoro e non è più
tornata. È stata sepolta il giorno dopo, parrebbe senza autopsia. Il
pm non si sarebbe recato sul posto perché, riferisce la polizia di
Andria, il parere del medico legale è che si sia trattato di una
morte naturale, forse un malore per il caldo eccessivo. Ancora
un'altra morte nei campi, che precede quella di Mohammed, il
bracciante sudanese vittima della fatica e dei caporali a Nardò. Ma
intorno a questa storia non ci sono fiaccolate, proteste, cortei. C'è
solo il silenzio pesante delle campagne pugliesi. Lo stesso silenzio,
spesso vicino all'omertà, che circonda le oltre 40mila donne italiane
vittime del caporalato pugliese, spesso camuffato da agenzie di viaggi
e da lavoro interinale ....
PEPPINO DE LEONARDIS
<http://comune-info.net/2015/08/cosi-muore-una-bracciante/>

LAVORO <http://comune-info.net/2015/08/lavoro-no-a-queste-condizioni/>

"Per due anni ho viaggiato attraverso l'Asia con il fotografo Steve
McCurry per documentare gli abusi che alcune lavoratrici domestiche e
alcuni lavoratori sopportano nelle case dei loro datori di lavoro, nei
loro paesi e all'estero. Abbiamo trovato casi di lavoro minorile,
lavoro forzato, traffico di esseri umani, stupro, denutrizione,
eccessiva lunghezza dell'orario lavorativo, scarso salario o nessun
salario e restrizioni sulla libertà di movimento e di comunicazione.
Abbiamo parlato con persone che sono state picchiate con pentole,
scope, bastoni e tubi di metallo. Abbiamo sentito le storie delle
donne che sono tornate a casa in coma o in una bara .... Steve McCurry
ed io volevano che si sapesse come tali abusi lasciano le loro
cicatrici sulle esistenze delle persone quanto le lasciano sui loro
corpi. Steve, che è l'autore della famosa copertina del National
Geographic detta “Ragazza afgana”, sa come i ritratti riescano a
portare istanze alla luce e a rendere l'impegno per il cambiamento
irresistibile e indimenticabile .... Nessuno dovrebbe lavorare nelle
condizioni in cui hanno lavorato le persone che abbiamo fotografato
.... "
KAREN EMMONS
<http://comune-info.net/2015/08/lavoro-no-a-queste-condizioni/>

L'ANTICO MESTIERE DEL MAESTRO DEL RAME
<http://comune-info.net/2015/08/lantico-mestiere-del-maestro-del-rame/>

Il primo chiodo si è piantato dentro, ovvero il rame, il ramaio e io.
Un ritratto dell'ultimo artigiano del metallo rosso in attività a
Isili, un bel paese della provincia di Cagliari. Lo traccia un'allieva
appassionata, che ha partecipato al primo breve corso che il maestro
Pitzalis ha tenuto nel suo laboratorio con i non addetti ai lavori
ELISABETTA PAU
<http://comune-info.net/2015/08/lantico-mestiere-del-maestro-del-rame/>

UNO STRANO CONTATORE
<http://comune-info.net/2015/08/uno-strano-contatore-cucchi/>

Quello in foto è il contatore dell'acqua dell'avvocato di Ilaria
Cucchi. "A a guardarlo bene, sembra che sia bucato, l'avete notato
anche voi? Forse sono stati i piccioni - scrive Saverio Tommasi -,
oppure quattro proiettili. Oppure il contatore è caduto dalle scale,
oppure s'è prosciugato in quei punti perché non gli arrivava più
acqua e s'è forato per la sete, oppure no, ecco, sembrano buchi di
pallottola ma in realtà è il cuscino dietro. Oppure è stato il
sasso di un manifestante, sì, ecco cosa è stato"
S. T. <http://comune-info.net/autori/saverio-tommasi/>

IL NOSTRO DIALOGO SULLA SOCIETÀ CHE VOGLIAMO
<http://comune-info.net/2015/08/il-nostro-dialogo-sulla-societa-che-vogliamo/>

Sì, certo, un dialogo serve. Anzi, è urgente, indispensabile. Non
hanno più alcuna fiducia, tuttavia, nella disponibilità e nella
volontà politica di un governo autoritario che fino a oggi ha
mostrato, soprattutto, di essere incapace di ascoltare. Sembra caduto
nel vuoto, così, il tardivo appello del governo di Quito, almeno per
quel che riguarda le organizzazioni ambientaliste che firmano questa
lettera aperta e che sono state protagoniste di alcune delle lotte
più apprezzate in questi anni. Per ora, gli ambientalisti il dialogo
lo cercano nella società civile. E vogliono discutere a fondo, senza
reticenze né demagogie, i modelli produttivi agricoli ed estrattivi
che minacciano la natura, l'ambiente e le popolazioni locali. Così
come vogliono discutere i metodi imposti alla società che colpiscono
la vita democratica e impediscono la difesa dei diritti e delle
libertà. È da un dialogo di questo tipo che potrebbero nascere una
mobilitazione di idee, di sogni e di proposte concrete e dei
cambiamenti di notevole profondità
LA LETTERA COMPLETA
<http://comune-info.net/2015/08/il-nostro-dialogo-sulla-societa-che-vogliamo/>

CHE COSA È IN GIOCO A ROMA
<http://comune-info.net/2015/08/la-vera-mondezza-sotto-il-tappeto-roma/>

Il veleno nichi­li­stico del capi­ta­li­smo attuale ha effetti
dirom­penti. Sempre meno persone di sentono cit­ta­dini, parte di
una civi­tas, sono indi­vi­dui che pro­du­cono e con­su­mano.
Intanto, emerge sempre di più, come dimostrano le ultime vicende
romane, la visione demiur­gica del lea­der che, così come vince le
ele­zioni, dovrebbe tra­sformare la realtà e il destino delle
per­sone con il suo agire soli­ta­rio. Città come Roma hanno
bisogno di alternative a tutto questo
PIERO BEVILACQUA <http://comune-info.net/autori/piero-bevilacqua/>

FACCIAMO IL PANE INSIEME <http://comune-info.net/2014/07/pane-2/>

Questa pagina web ha l'ambizione di diventare una spianatoia. Serve
per mettere al centro ingredienti: il tema dell'autoprodurre, quello
del mangiare (procurarsi e cucinare cibo buono, sano, equo, naturale e
di filiera corta, insomma l'agricoltura contadina, ma anche l'atto
conviviale del mangiare), il piacere del fare insieme. Se
l'autoproduzione è la sorella dell'autogoverno, il fare insieme è il
compagno di giochi preferito del mutuo soccorso. Sono gli ingredienti,
spesso invisibili ma molto saporiti, che svuotano di senso il pane
dell'industria capitalista e le sue avvelenate ricette del profitto.
Sono gli aromi di un nuovo mondo che cerca di prendere forma. Sono, al
tempo stesso, il mezzo e il fine con cui nutrire gli uomini e le donne
in questi tempi di paradossi, grigiore e lente insurrezioni
LA PASTA MADRE, LE FARINE ... E LE ROSE
<http://comune-info.net/2014/07/pane-2/>

AVVIARE UN CAFFÈ DELLE RIPARAZIONI
<http://comune-info.net/2013/04/cafferiparazioni/>

I primi sono nati ad Amsterdam tre anni fa e si sono diffusi in
diverse città europee. Da alcuni mesi si moltiplicano anche negli
Stati uniti, svuotando di significato la parola discarica. I Caffè
delle riparazioni sono luoghi nei quali è possibile portare qualsiasi
oggetto per farlo riparare, ma a differenza di negozi simili qui tutto
è gratuito. E come nelle ciclofficine, la relazione con i riparatori
è il cuore di un modo diverso di vivere la società e di imparare
facendo. Cinque buoni consigli per mettere su un Caffè in uno spazio
occupato, nella sede di un'associazione, in una scuola o in una
fabbrica…
SVEN EBERLEIN <http://comune-info.net/2013/04/cafferiparazioni/>

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