[Hackmeeting] il garante della privacy sarebbe daccordo con …

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Autore: ginox
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To: hackmeeting
Oggetto: [Hackmeeting] il garante della privacy sarebbe daccordo con sarzana
mi permetterei umilmente di far notare che le posizioni del garante
della privacy non sono
molto distanti da quello che aveva detto l'avvocato sarzana ad hackit,
che qui era
stato bollato da alcuni come "ha detto un sacco di cazzate", "non
confondere sarzana
con la legge".
A me sembra che

Un sistema simile è compatibile con le nostre leggi?

"Il Parlamento a febbraio, anche su nostra indicazione, aveva soppresso
l'emendamento al decreto antiterrorismo che avrebbe consentito le
intercettazioni da remoto, sfruttando software difficilmente
controllabili. Sorprende che ora si ammetta che simili software siano
usati in un quadro di garanzie pensato per strumenti diversi"

dica che qusto tipo di intercettazioni si muovano al di fuori del nostro
quadro normativo, che quindi
non e' che c'e' un limbo e dell'ambiguita', c'e' proprio che ci si muove
al di fuori.
Io non sono legatario, anzi, non mi stupisco mica. Pero' neanche proprio
scemo scemo.
E alla domanda "questo tipo di intercettazioni e' legale ?" la rispota
deve essere "no", che poi lo facciamo
uguale, e' un altro discorso, ma non si puo' dire "c'e' confusione,
serve una legge. Ma allora poi i mafiosi
e i pedofili come li arrestiamo ?"
La legge c'e' e dice che no, che non si puo' fare.


http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/4117658

'Mail, cellulari e tablet rischio Hacking team può spiarci sempre'
II Garante della privacy denuncia il sistema di intercettazioni.
"Abbiamo fatto un'indagine, è incostituzionale. Serve una legge"
(Di Liana Milella, "La Repubblica", 15 luglio 2015)

Ha "una grande preoccupazione" il Garante della privacy Antonello Soro
sul software spia Galileo di Hacking team, "vittima" a sua volta di un
clamoroso hackeraggio. Teme che "un sistema simile si ponga al di fuori
del perimetro costituzionale". Perché, in un colpo solo, può entrare nei
telefoni e nei pc, copiare tutto e creare nuovi file, attivare una
telecamera e un microfono per spiare la vita della "vittima". E
registrare tutto, anche dentro casa.

II Garante ha in corso accertamenti a Milano. Cosa avete scoperto?

"Premesso che nei 400 giga pubblicati, cioè l'equivalente di 400 film ad
alta definizione della durata di un'ora e mezzo, ci possono essere molte
cose interessanti, già ora abbiamo elementi per più di un allarme. Non
solo perché sono evidenti carenze rilevanti nelle misure di sicurezza
usate dalla società. Ma soprattutto per le caratteristiche di Galileo
che, se "inoculato" in uno smartphone, in un'unica soluzione consente
operazioni possibili con sistemi diversi. Invece qui si fanno insieme
intercettazioni telefoniche, ambientali e del traffico dati, "cattura"
dei documenti memorizzati, pedinamento elettronico"

Normalmente ciò necessita di singole autorizzazioni?

"È il primo aspetto preoccupante. Perché le modalità tradizionali di
intercettazione comportano procedure determinate e limitate nel tempo,
prorogabili solo dal magistrato, sottoposte a misure severe previste dal
codice penale. L'intera operazione è tracciata. Invece Galileo può
essere cancellato dall'operatore che lo controlla a distanza senza
lasciare tracce rilevabili neppure con tecniche sofisticate. Senza
contare che le intercettazioni possono durare per un tempo infinito".

Un sistema simile è compatibile con le nostre leggi?

"Il Parlamento a febbraio, anche su nostra indicazione, aveva soppresso
l'emendamento al decreto antiterrorismo che avrebbe consentito le
intercettazioni da remoto, sfruttando software difficilmente
controllabili. Sorprende che ora si ammetta che simili software siano
usati in un quadro di garanzie pensato per strumenti diversi"

Mentre la politica si preoccupa delle normali intercettazioni, 007,
polizie e pm sfruttano un sistema ai limiti delle regole?

"Naturalmente esprimo solo delle preoccupazioni che vanno in questa
direzione e ne aggiungo un'altra. Sembrerebbe che alcune istituzioni che
hanno acquisito Galileo per le indagini abbiano coinvolto alcune società
private. Mi chiedo: quali garanzie sono state offerte dalle società?
Quale soggetto ha conservato le informazioni? Le stesse erano
immodificabili? Nel perimetro della nostra Costituzione possiamo
delegare un potere così grande e delicato a una simile tecnologia?