[RSF] Comitati anti-austerity ovunque

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Autor: comune-info
Datum:  
To: forumroma
Betreff: [RSF] Comitati anti-austerity ovunque
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COSTRUIAMO COMITATI ANTI-AUSTERITY IN OGNI QUARTIERE
<http://comune-info.net/2015/07/costruiamo-comitati-anti-austerity-in-ogni-quartiere/>

Bastonare la piccola e combattiva Grecia serve a educare gli altri
popoli. La ribellione passa per autogestioni nei luoghi di lavoro e
partecipazioni politiche locali. Abbiamo bisogno di comitati contro
l'austerity in ogni città e in ogni quartiere
MATTEO SAUDINO
<http://comune-info.net/2015/07/costruiamo-comitati-anti-austerity-in-ogni-quartiere/>

IL COLPO DI STATO EUROPEO È IN PIENO SVOLGIMENTO
<http://comune-info.net/2015/07/colpo-di-stato-grecia/>

Il risultato del referendum è sovvertito e tradito dall'accordo che
Tsipras ha fatto accettare al Parlamento greco rompendo l'unità di
Syriza. Non possiamo prendercela con Tsipras del voltafaccia. Ha una
pistola puntata alla tempia. Quello che l'Ue sta compiendo è un colpo
di stato
FRANCO BERARDI BIFO
<http://comune-info.net/2015/07/colpo-di-stato-grecia/>

GESSO SBRICIOLATO E NAUSEA DA RIFORME
<http://comune-info.net/2015/07/gesso-sbriciolato-professori-antenna-e-nausea-da-riforme/>

Da Berlinguer a Moratti fino alla Buona scuola: esiste il mondo di
sopra che fa le Riforme (fatto di alieni e di diluvio di acronimi,
Pei, Osa, Ofp, Psp, Lep, Ua, Pecup, Larsa) e quello di sotto, cioè di
chi vive la scuola e ripensa l'apprendimento ogni giorno, tra lavagne
non-scrivibili, gesso sbriciolato, rumori molesti, pareti di
cartongesso, circolari insulse, eccitazione da viaggio, visite,
conferenze, sportelli e “giornate”. Un articolo bellissimo di
Antonio Areddu, insegnante di lettere e autore di diversi libri: "Li
ho trovati che stavano riformando. Li lascerò che staranno
riformando. Ho passato l'intera vita professionale a leggere di
riforme. Lo considero un mondo surreale .... Mentre io facevo il
lavoro sporco, gli “esperti” ristuccavano il mondo. Lo dichiaro
apertamente, sentir parlare di riforme mi dà la nausea .... Me
l'hanno fatta odiare la parola “progetto” .... Mentre io mi
giocavo l'azzardo di una lezione frontale, loro declamavano ad altezze
stratosferiche circa la superiorità delle competenze sulle conoscenze
.... E che arzigogoli dialettici! che dire forbito! che dispute! che
sottigliezze, per spiegarci che gli inerti contenuti non bastano;
occorre formare “menti critiche”. Un “grazie” di cuore ai
nostri Teoreti; senza di loro non ci saremmo mai arrivati. Mentre io,
cercando l'urto di una parola capace di toccare una corda profonda,
gli parlavo della singolarità di Auschwitz, loro istituivano Giornate
Ufficiali della Memoria e promuovevano il turismo di massa in Polonia;
con studenti che passano con auricolari e lettore mp3 sotto il ferreo
arco dell'“Arbeit macht frei”; e mangiano patatine in pieno lager.
Non è che, per caso, rileggere Anna Frank o Primo Levi nella
solitudine di un pomeriggio a casa, sarebbe assai meglio? Tornare,
cioè, a quei privati andirivieni della mente dove soltanto si formano
coscienza e intelligenza? .... "
ANTONIO AREDDU
<http://comune-info.net/2015/07/gesso-sbriciolato-professori-antenna-e-nausea-da-riforme/>

LA MIA MAESTRA È UN PO' SVAMPITA
<http://comune-info.net/2015/07/la-mia-maestra-e-un-po-svampita/>

Manuela Salvi, scrittrice, ha donato ai lettori di Comune questa
storia adorabile, da inviare a genitori, a maestre e maestri che
resistono alla Buona scuola (e a meritocrazie, burocrazie, Invalsi e
dintorni) e soprattutto da leggere a molti bambini.
«All'inizio si ipotizzò che la mia maestra fosse un po' svampita.
Metteva sempre Bravissima ai miei temi, eppure quando mia madre andava
a leggerli, trovava un sacco di errori.
La prima volta pensò che la maestra fosse distratta.
La seconda pensò che magari non vedeva bene, visti gli occhiali che
portava.
La terza le telefonò per capire come mai non sottolineasse gli
evidenti errori di grammatica che facevo nei miei temi. E lei le
rispose: " ...... "» SEGUE QUI
<http://comune-info.net/2015/07/la-mia-maestra-e-un-po-svampita/>

QUELLO CHE ABBIAMO IMPARATO
<http://comune-info.net/2015/07/quello-che-abbiamo-imparato-scuola/>

Che la “riforma” della scuola passasse era ormai scontato. In
questi mesi abbiamo lottato e protestato senza sosta con tutti i mezzi
che avevamo a nostra disposizione: documenti dei Collegi Docenti,
comunicati sindacali, scioperi di massa, flash-mob in tutte le piazze
d'Italia, blocco delle adozioni dei libri di testo, presìdi fissi,
scioperi della fame, blocco degli scrutini, mail-bombing a deputati e
senatori, lettere all'evanescente presidente della Repubblica,
proclami sottoscritti da Costituzionalisti, professori universitari e
personaggi pubblici, manifestazioni e cortei; il tutto nel silenzio
colpevole dei "grandi" media. Abbiamo imparato che questa maggioranza
è arrogante. No, non dimenticheremo questa vergogna

SANDRA ZINGARETTI
<http://comune-info.net/2015/07/quello-che-abbiamo-imparato-scuola/>

SCHIENA DRITTA E PETTO IN FUORI
<http://comune-info.net/2015/07/schiena-dritta-e-petto-in-fuori/>

Come grida la professoressa Malpezzi alla Camera mentre parla di
autonomia. Che strano modo di difendere la "riforma" della scuola.
Ancora una volta gli insegnanti che non si adeguano ai Pof (Piani
dell'offerta formativa) dai progetti spendaccioni e di vetrina, che
faranno? Rimane a quelli l'ispirazione cocciuta a maestri come Don
Lorenzo Milani e Alberto Manzi. Ora è il tempo per tenere testa a un
sistema che sarà specchio sì di un'autonomia, ma di quella aziendale
CLAUDIA FANTI
<http://comune-info.net/2015/07/schiena-dritta-e-petto-in-fuori/>

SE LAVORARE A SCUOLA DEVE AVERE UN SENSO
<http://comune-info.net/2015/07/se-lavorare-a-scuola-deve-avere-un-senso/>

"La scuola si pasce di speranza e di futuro; la scuola si nutre di
libertà, di intelligenza, di passione e di collaborazione ....
L'intruglio che con inaudita e insipiente frettolosità si è voluto
approvare, spacciandolo per “buona scuola” non punta sulle
competenze, nè sulla formazione della personalità, nè sui valori
.... Ogni scuola ha la sua propria atmosfera che la rendono unica e
che esercita un forte influenza su quelli che vi lavorano; sono
destinate al fallimento le innovazioni che ignorano l'istituto come
luogo di vita e di cultura. La legge approvata impedirà la
valorizzazione e lo sviluppo delle energie professionali e
intellettuali degli insegnanti, per gli evidenti tratti di
autoritarismo che la distinguono .... L'istituto non è una semplice
unità amministrativa, ma luogo di formazione e di educazione .... Se
lavorare a scuola deve avere un senso bisogna rifiutare le scelte
fatte con la legge delega; bisogna aprire subito la lotta per
ritornare alla scuola del dialogo e della libertà .... "
RAIMONDO GIUNTA, EX DIRIGENTE SCOLASTICO
<http://comune-info.net/2015/07/se-lavorare-a-scuola-deve-avere-un-senso/>

VIE DI FUGA DALL'ECONOMIA CAPITALISTICA
<http://comune-info.net/2015/07/economia-plurale/>

Se questa economia uccide, se l'economia politica capitalistica è
criminale perché mutua i propri comportamenti dalla guerra di
conquista, quale strade alternative sperimentare nella vita di ogni
giorno? Produttori biologici, gasisti (Gruppi di acquisto solidale),
cooperative sociali, artigiani e altri “promotori del cambiamento”
hanno confrontato esperienze e prodotti, rilanciato reti e circuiti
collaborativi, disegnato progetti di filiere produttive corte e di
distretti territoriali, ipotizzato strumenti normativi e istituzionali
di sostegno
PAOLO CACCIARI <http://comune-info.net/autori/paolo-cacciari/>

IL GREMBIULE DI MIA NONNA
<http://comune-info.net/2015/07/il-grembiule-di-mia-nonna/>

Un racconto delizioso dedicato ai fondamentalisti dell'igiene, alle
multinazionali dei detersivi e a chi pensa che la tenerezza non
cambierà il mondo. «Un giorno, sopra ad un giornale, ho letto che i
microbi che stanno dentro casa, se non stiamo attenti, ci si mangiano.
Il giornale diceva pure che gli strofinacci sono pericolosi perché
“sono un concentrato di germi”! “Uh Gesù, e adesso come devo
fare!” e ho guardato lo strofinaccio appeso alla sedia pensando a
quello di mia nonna .... Le vecchie di una volta il grembiule non se
lo levavano mai, dalla mattina alla sera, così non si sporcava il
vestito, che quello uno solo era .... Con quello strumento ci facevano
tutto, servizi sporchi e puliti: per esempio, se cuocevano le patate
sotto la cenere, poi se le mettevano in grembo con tutta la cenere per
farle raffreddare; con un angolo alzato tiravano il tegame da sopra al
fuoco così non si scottavano; quando andavano alle galline, facevano
il fagotto e ci mettevano le uova. Una volta mi ricordo che mia nonna
ci portò pure i pulcini .... Quando tornavano dall'orto, dentro il
fagotto ci tenevano sempre o le fascine e i legnetti per accendere il
fuoco, o i piselli e le zucchine dell'orto .... Dentro la tasca ci
tenevano sempre un ditale, un rocchetto con l'ago e il filo infilato,
il gomitolo per fare la calza e, affianco, il fazzoletto di stoffa del
naso sporco .... Certe volte io mi andavo a nascondere lì sotto per
non farmi prendere da mia madre .... Il grembiule di mia nonna mi ha
regalato sicurezza e tenerezza, alla faccia degli autori di
quell'articolo .... »
FLORA DELLI QUADRI
<http://comune-info.net/2015/07/il-grembiule-di-mia-nonna/>

UNO SPAZIO PER RESPIRARE
<http://comune-info.net/2015/07/uno-spazio-per-respirare-profughi/>

Campo profughi di Dheisheh, Betlemme, Cisgiordania occupata, 15.000
persone vivono in un km2. La densità media negli Usa è di 35 persone
per km2. Al campo manca lo spazio per respirare. Anche per questo sui
tetti è nato un orto comunitario. “Gli orti creano più spazio ma
contribuiscono anche a mantenere il nostro legame con la terra”,
dice Al-Haj. Hajar Hamdan è una pensionata che si prende cura della
madre malata e ha preso parte fin dall'inizio al progetto dell'orto
sul tetto. Hamdan coltiva melanzane, pomodori, cetrioli e diversi tipi
di erbe. “Vengo quassù per rilassarmi - racconta - Aver cura delle
piante e vederle crescere mi dà una grande soddisfazione. Produco
molto e quindi posso condividere con i miei vicini ....”
SILVIA BOARINI
<http://comune-info.net/2015/07/uno-spazio-per-respirare-profughi/>

MERCANTI DI MORTE SENZA FRONTIERE
<http://comune-info.net/2015/07/mercanti-di-morte-senza-frontiere/>

Non c'è un confine, come quello di Ventimiglia, che non si possa
valicare. Non ci sono tagli alle spese da rispettare, come quelli
imposti dall'Ue alla Grecia umiliata. Non ci sono media che raccontano
e denunciano. Il commercio di armi resta un business per molte imprese
e banche italiane. Venticinque anni fa, una grande campagna di
associazioni laiche e cattoliche riuscì a buttare sabbia negli
ingranaggi di quel mercato, con la proposta e l'approvazione della
legge 185 sul controllo delle esportazioni di armi: ma in questi anni
i sistemi militari italiani sono stati esportati lo stesso in ben 123
nazioni, tra cui alle forze amate di regimi autoritari di diversi
paesi e oggi la trasparenza sulle operazioni e i controlli previsti
dalla 185 sono sempre più deboli. È il mercato bellezza
GIORGIO BERETTA
<http://comune-info.net/2015/07/mercanti-di-morte-senza-frontiere/>

UN BABBO, LA SUA BAMBINA E L'ORSACCHIOTTO
<http://comune-info.net/2015/07/un-babbo-la-sua-bambina-e-lorsacchiotto/>

"Un babbo, la sua bambina e l'orsacchiotto di lei. Vengono dalla
Sierra Leone e sono sbarcati a Palermo, da una nave chiamata Dattilo,
dopo il naufragio del gommone su cui viaggiavano. La mamma della
bambina che tiene l'orsacchiotto è naufragata nel mare poco prima.
Cosa stia dicendo il papà alla bambina non riesco neanche ad
immaginarlo, ma probabilmente le sta raccontando qualcosa che incrocia
il cielo con gli occhi della mamma. Il mar Mediterraneo, il più
grande cimitero italiano, è l'olocausto dei nostri giorni, che domani
verrà studiato sui libri di storia come noi oggi studiamo i campi di
sterminio o le lotte dei sudisti d'America a favore della schiavitù
...." L'ARTICOLO DI SAVERIO TOMMASI SEGUE QUI
<http://comune-info.net/2015/07/un-babbo-la-sua-bambina-e-lorsacchiotto/>

SE IN FILA AL BANCOMAT CI FINIAMO NOI
<http://comune-info.net/2015/07/se-in-fila-al-bancomat-ci-finiamo-noi/>

File interminabili ai bancomat che erogano 10 euro al giorno. Scenario
(im)possibile? Di sicuro, molti che non possiedono quasi nulla e
tengono in poco conto il denaro, continuerebbero la propria vita più
o meno allo stesso modo, mentre altri penserebbero "non siamo stati in
grado di sbranare il nemico al momento opportuno". Del resto in troppo
hanno vissuto l'illusione di una crescita infinita, hanno creduto alle
elargizioni della mano invisibile, hanno sperato di poter superare
qualsiasi ostacolo, ma la mano invisibile ha cominciato a schiacciarli
....
ALESSANDRO PERTOSA E LUCILIO SANTONI
<http://comune-info.net/2015/07/se-in-fila-al-bancomat-ci-finiamo-noi/>

MILIARDARI O ANTIRAZZISTI?
<http://comune-info.net/2015/07/salvini-miliardari-o-antirazzisti/>

La campagna ‪#‎MaiConSalvini‬
<https://www.facebook.com/hashtag/maiconsalvini?source=feed_text&story_id=997637930276306>
, le contestazioni agli appuntamenti del tour elettorale di Matteo
Salvini, sono stati efficaci, hanno funzionato. Ma forse, visti i
risultati delle elezioni, lo hanno anche favorito. Esistevano altri
modi di contrastare il leader della Lega e il suo razzismo? C'è
bisogno di esempi, proposte, idee nuove. Nelle campagne elettorali Usa
del 2000 e del 2004, ad esempio, alcuni gruppi decidono di non
utilizzare i metodi di sempre (manifestazioni, presidi, blocchi,
invettive...). Decidono di mostrarsi a se stessi e agli altri in modo
diverso; usare l'ironia, il paradosso. Immaginate allora una
manifestazione pubblica in cui un gruppo di super-ricchi, dei Paperon
de' Paperoni alla Monopoli, donne vestite in abito da sera e uomini
con tanto di frac e tube nere, limousine e coppe di champagne,
proclamare il loro appoggio al candidato presidente: sono The
Billionaires for Bush, i “Miliardari per Bush”... I loro slogan?
“Non lasciamo nessun miliardario indietro”, “Guerra di classe:
finiamo quello che abbiamo cominciato”, “Anche le Corporations
sono persone” .... La campagna ebbe un bel successo
MARCO BINOTTO
<http://comune-info.net/2015/07/patrimoniale-prelievo-forzoso-giustizia-fiscale/>

A PROPOSITO DI PRELIEVO FISCALE E GIUSTIZIA SOCIALE
<http://comune-info.net/2015/07/patrimoniale-prelievo-forzoso-giustizia-fiscale/>

Ogni anno di più, in Italia e nel mondo, un esiguo numero di super
ricchi detiene sempre più una percentuale della ricchezza di tutti.
Non sarà la leva che cambierà il mondo ma certo sarebbe il caso di
ragionare di patrimoniale. In fondo di cosa si tratta? Semplice, di un
prelievo sulle grandi ricchezze e rendite per contribuire ai bilanci
pubblici
ALESSIO DI FLORIO
<http://comune-info.net/2015/07/patrimoniale-prelievo-forzoso-giustizia-fiscale/>

IL TOPOLINO SOLIDALE <http://comune-info.net/2015/07/commercio-equo/>

Ora che il “locale” è diventato strategico per tutti, anche per
il commercio equo, il movimento equosolidale non potrà che partorire
un topolino, se non sarà capace di ripensarsi e di farsi carico delle
relazioni e dell'ascolto profondo nei territori
MASSIMO RENNO <http://comune-info.net/2015/07/commercio-equo/>

TARANTO VUOLE VIVERE
<http://comune-info.net/2015/07/taranto-vuole-vivere-rifiuta-il-ricatto-lavoro-salute/>

Occorre ribellarsi alla monocultura siderurgica e ridare dignità alla
città. Taranto rifiuta il ricatto lavoro-salute (la foto di Roy Paci,
tra i promotori del Primo Maggio a Taranto, è tratta dalla pagina fb
di Cittadini e lavoratori liberi e pensanti)
ANTONIA BATTAGLIA
<http://comune-info.net/2015/07/taranto-vuole-vivere-rifiuta-il-ricatto-lavoro-salute/>

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