[RSF] I volti del No

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著者: comune-info
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題目: [RSF] I volti del No
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I VOLTI DEL NO <http://comune-info.net/2015/07/i-volti-del-no/>

La vittoria delle persone comuni. Il referendum in Grecia mostra la
crescita della resistenza al dominio neoliberista nel continente. Le
lotte dei movimenti popolari possono ora riprendere il loro cammino
per cambiare il mondo, qui e adesso
FOTO <http://comune-info.net/2015/07/i-volti-del-no/>

IL LAVORO DEI MOVIMENTI PUÒ RIPRENDERE
<http://comune-info.net/2015/07/la-responsabilita-di-votare-no/>

L'impassibilità dei funzionari europei di fronte alla pioggia di
critiche sulla gestione della crisi ha dimostrato che la vera agenda
del potere prevede solo di isolare, demoralizzare e castigare il
popolo greco e farla finita con la resistenza al dominio neoliberista
nel continente. Superare ancora una volta la paura, il fondamento
psicologico della governabilità del sistema, e votare “no” è
stato indispensabile per evitare un grave arretramento delle lotte
popolari e per non aprire la strada a un golpe parlamentare. Occorreva
farlo, dunque, malgrado le molte critiche che i movimenti sociali
possano fare al governo di Tsipras, malgrado il referendum presenti
diverse ambiguità e malgrado non sia (e non vada confuso con)
un'espressione della democrazia diretta. "Il lavoro dei movimenti
riprende il giorno dopo l'esito del voto con l'elaborazione di un
piano di azione alternativo e antagonista all'integrazione
neoliberista - ha scritto (prima del referendum) Theodoros Karyotis,
sociologo e attivista dei movimenti sociali a Salonicco -, un piano
basato sull'iniziativa della società organizzata e la solidarietà
tra i popoli europei"
THEODOROS KARYOTIS <http://comune-info.net/autori/theodoros-karyotis/>

OXI, YA BASTA!
<http://comune-info.net/2015/07/oxi-ya-basta-un-grido-risuona-nel-mondo/>

Quella in Grecia è una ribellione collettiva di tutte e tutti,
anziani e anziane, donne e uomini, giovani e “giovan@” (come
direbbe il sup). Il forte Oxi che è stato sentito in tutto il pianeta
è questo No!, è questa eco dello Ya basta! del 1 gennaio 1994 che si
è sentito nel sud del Messico e che continua a rimbombare in tutto il
mondo dove le popolazioni si rialzano per prendere nelle proprie mani
la costruzione del proprio presente, con dignità e in forma
comunitaria. Ora comncia la vera battaglia: non si tratta più solo di
Resistere, ma di Ri-esistere
OSCAR OLIVERA
<http://comune-info.net/2015/07/oxi-ya-basta-un-grido-risuona-nel-mondo/>

► Altri due interessanti commenti sul dopo referendum sono su Lavoro
culturale (ATENE È INSORTA
<http://www.lavoroculturale.org/atene-e-insorta/>
, di Roberto Ciccarelli) e su Euronamade (COGLIERE L'OCCASIONE
<http://www.euronomade.info/?p=5155>
, editoriale). Matteo Saudino, professore di storia e filosofia,
ragiona invece su LA QUESTIONE GRECA E LA LOTTA DELLA SCUOLA
<http://comune-info.net/2015/07/perche-la-questione-greca-riguarda-il-mondo-della-scuola/>
, mentre Andrea Baranes scrive su I NUMERI DELLA VERGOGNA EUROPEA
<http://comune-info.net/2015/07/2-400-miliardi-di-euro-per-le-banche-15-per-la-grecia/>
. Sulla Grecia abbiamo anche pubblicato interventi di Amador
Fernández-Savater (LA PIAZZA E IL PALAZZO: SUNTAGMA E SYRIZA
<http://comune-info.net/2015/06/la-piazza-e-il-palazzo-syntagma-e-syriza/>
), di Caterina Amicucci (L'ULTIMA PIETRA DEL PARTENONE
<http://comune-info.net/2015/06/vendere-partenone/>
), Franco Berardi Bifo (COLPO DI STATO IN GRECIA
<http://comune-info.net/2015/06/colpo-di-stato-in-grecia/>
), Alessandro Pertosa e Lucilio Santoni (E SE LA GRECIA ILLUMINASSE
L'EUROPA
<http://comune-info.net/2015/07/e-se-la-grecia-tornasse-a-illuminare-leuropa/>
). Qui, infine, per chi lo avesse perso, il video di MANU CHAO
<http://comune-info.net/2015/07/manu-chao-oxi/>
che canta per il popolo greco: ".... O libertà, chiedo la libertà.
Chiedo di uscire, apritemi la porta".

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LA RIBELLIONE DELLA LENTEZZA E DELL'OZIO
<http://comune-info.net/2015/07/la-ribellione-della-lentezza-e-dellozio/>

Viviamo il tempo senza passato, della velocità, del consumare tutto
subito. Siamo fagocitati dall'ansia di produrre, accumulare,
indebitarsi, consumare. Abbiamo bisogno, per dirla con Lafargue e
Zavalloni, di smettere di lottare per il lavoro, di rallentare, di
ricomporre i legami sociali
ALAIN GOUSSOT <http://comune-info.net/autori/alain-goussot/>

► QUELLA SVEGLIA PUNTATA ALLE SEI DEL MATTINO
<http://comune-info.net/2015/05/quella-sveglia-puntata-alle-sei-lavoro/>
MARCO CALABRIA E GIANLUCA CARMOSINO
<http://comune-info.net/2015/05/quella-sveglia-puntata-alle-sei-lavoro/>

► ELOGIO DEL TEMPO PERSO
<http://comune-info.net/2014/12/elogio-tempo-perso/>

<http://comune-info.net/2015/05/quella-sveglia-puntata-alle-sei-lavoro/>
SANDRA DEMA <http://comune-info.net/autori/sandra-dema/>

INSEGNARE A VIVERE
<http://comune-info.net/2015/07/insegnare-a-vivere-ribaltare-leducazione/>

Educare è sempre educarsi insieme, ed educarsi insieme è cercare
insieme il senso della vita. In una scuola non trasmissiva, ci sono
due momenti: la raccolta delle informazioni (che tradizionalmente si
trovano nel manuale, e che invece è bene cercare in più fonti, da
confrontare tra loro) e la riflessione sulle informazioni raccolte.
Questo secondo momento deve coinvolgere in modo paritario il docente e
gli studenti, come una comunità che riflette, analizza e critica. Per
Edgar Morin, teorico della complessità, è necessaria una riforma del
pensiero che conduca al superamento dei saperi settoriali. A partire
dalla scuola primaria, scrive Morin, bisogna proporre un «programma
interrogativo» e superare il divario tra cultura umanistica e la
cultura scientifica. Abbiamo bisogno di una educazione intesa come
formazione integrale di una persona in grado di criticare il sistema
economico. Una autentica riforma dell'educazione, prima ancora che dal
ripensamento dei contenuti e delle modalità didattiche, dovrà
partire da un ripensamento profondo della relazione tra docente e
studente. La scuola è fatta di comunicazione, e la comunicazione è
autentica quando i rapporti sono simmetrici, reciproci, non
autoritari. Solo una scuola intesa come comunità di apprendimento
può realizzare quel benessere comunicativo che fa sì che la scuola
sia, qui ed ora, per dirla con Dewey, vita, e non preparazione alla
vita
ANTONIO VIGILANTE <http://comune-info.net/autori/antonio-vigilante/>

I DESPLAZADOS DI MEDELLIN
<http://comune-info.net/2015/07/i-desplazados-di-medellin/>

È stata il simbolo della vita che non ha più valore. In nessun altro
luogo del mondo, morire ammazzati sembrava tanto normale. Medellin è
stata la capitale mondiale della violenza e del traffico di droga ma
anche un teatro importante della guerra più lunga del secolo scorso,
quella combattuta dalle guerriglie, dall'esercito, dai narcos e dai
paramilitari. Nell'epoca più cruenta, quattro abitanti di Medellin su
cinque sono stati costretti a mettersi in fuga. Quando l'intensità
della macelleria è scesa a livelli “normali”, era il 2007, parte
di quella gente, i desplazados, è tornata nella valle e ha popolato
le laderas, i versanti delle colline circostanti. Oggi l'ombra
minacciosa di un nuovo “cartello”, quello dello sviluppo tossico
(prevede funivie e megaprogetti urbanistici e vende un'immagine di
sicurezza solo per gli investimenti finanziari) vuole nuovamente
cacciare quella gente povera. Raúl Zibechi s'è arrampicato su quei
versanti e ha scritto un reportage per raccontare la resistenza dei
desplazados di Medellin contro l'accumulazione di capitale per
espropriazione. Ne parleremo anche al Seminario di Pescia di fine
agosto (verrà anche Oscar Olivera) e nelle altre date del prossimo
viaggio in Italia di Raúl
<http://comune-info.net/2015/06/il-pensiero-critico-e-la-societa-in-movimento/>
promosso da Camminar domandando e Comune <http://comune-info.net>
.
RAÚL ZIBECHI <http://comune-info.net/autori/raul-zibechi/>

L'ECUADOR DI CORREA HA I GIORNI CONTATI?
<http://comune-info.net/2015/07/lecuador-di-correa-ha-i-giorni-contati/>

Il viaggio del papa in Ecuador è un'occasione importante per fare il
punto su una delle rivoluzioni più tradite del nuovo millennio. Per
gli osservatori distratti sarà una sorpresa. Per i fan della sinistra
al governo a qualsiasi costo una profonda delusione. È da molto,
troppo tempo che la maggior parte degli indigeni dell'Ecuador ne ha le
scatole piene di un governo e di un presidente che hanno venduto al
mondo intero un'immagine progressista e una costituzione modello per
coprire politiche reali di ben altra natura. Ecuarunari, grande
confederazione degli indigeni kichwa, ora chiama alla sollevazione ma
non rivendica il potere per sè. Chiede un referendum per revocare il
presidente e l'assemblea costituente, colpevoli di aver tradito il
mandato ricevuto tramando per ottenere una proroga alla legge che
consenta loro di restare inchiodati alle poltrone. Hanno violato i
‘diritti della natura', reprimono brutalmente gli oppositori e
cancellano progressivamente i diritti conquistati dai levantamientos
passati, dall'educazione bilingue all'università indigena. Intanto in
tutto l'Ecuador si prepara lo sciopero nazionale
ALDO ZANCHETTA <http://comune-info.net/autori/aldo-zanchetti/>

LE DENUTRIZIONE DELL'IMMAGINARIO
<http://comune-info.net/2015/07/la-denutrizione-dellimmaginario-madre/>

Ai corpi sempre più sovralimentati corrisponde in rapporto
inversamente proporzionale una drammatica denutrizione
dell'immaginario legato al cibo, alla sua sostanza e al suo valore
simbolico. In tempi di liberismo, quello alimentare è solo uno dei
tanti mercati possibili. Vanno allora discusse le politiche di
produzione, conservazione, distribuzione dei beni, ma va discusso
anche l'attuale diffuso approccio acritico al consumo. Per nutrire
l'anoressico immaginario dei consumatori “dal basso” occorre
tornare a narrare la Madre, vivente. L'archetipo antico della Grande
Madre ha subito negli ultimi 5.000 anni un processo di smembramento:
da un'ipotetica e complessa unità, alcune parti sono state mutilate,
è il caso, ad esempio, dell'erotismo femminile come energia vitale e
fonte di piacere. Ciò che è rimasto della sua antica unità è stato
a sua volta riassorbito da un sistema di pensiero duale dicotomico: un
aspetto “buio”, di “matrigna cattiva” proiettato negli aspetti
ritenuti controversi e difficili della natura; e un “luminoso”
secondo aspetto, idealizzato da uno sguardo androcentrico, che si
riferisce invece alla “buona natura” proiettata in un ruolo
materno che è diventato modello patriarcale per le donne madri nel
sistema sociale, da numerosi secoli ad oggi (e che eventi come Expo
non fanno che rafforzare). Dobbiamo allora rompere gli schemi del
pensiero duale: la Madre che vogliamo ri-narrare, prima di ogni cosa,
è complessità ed è scelta. L'archetipo di madre che va ri-membrato
riguarda l'intero genere umano, compresi gli uomini e include, ad
esempio, la riscoperta del concetto di limite. Dobbiamo dunque
arricchire la visione archetipica della Madre, che non è stasi ma
mutamento, non cristallizzazione di ruoli e identità ma movimento
continuo. Soltanto così possiamo ripensare davvero l'immaginario del
cibo e costruire una società diversa
LAURA GHIANDA
<http://comune-info.net/2015/07/la-denutrizione-dellimmaginario-madre/>

SPAZI PUBBLICI, CERNIERA TRA CITTÀ E SOCIETÀ
<http://comune-info.net/2015/07/spazi-pubblici-cerniera-tra-citta-e-societa/>

Alle piazze reali, si sostituiscono sempre di più le grandi
cattedrali del commercio, caratterizzate dalla chiusura ai
“diversi” (in nome della sicurezza), e dall'obbligo implicito di
ridurre l'interesse del frequentatore all'acquisto di merci (per di
più sempre più superflue). Si riducono sempre di più gli spazi
pubblici nei quali vivere insieme, come si riducono gli spazi, reali e
virtuali, per la discussione, la partecipazione, la critica o la
condivisione della politica. L'abitazione, intanto, non è più un
diritto che deve essere assicurato a tutti, indipendentemente dal
reddito o dalla condizione sociale. Ognuno è solo al cospetto del
mercato. Ma nonostante il dominio del mercato, la storia non è ancora
scritta: siamo noi che la scriviamo ogni giorno. Possiamo resistere e
trasformare le nostre città facendo affidamento non ai partiti ma ai
movimenti sociail e agli enti di prossimità, i comuni. [Lectio
magistralis del più autorevole urbansta italiano, Edoardo Salzano,
alle giornate di studio “Leggere la città 2015” , promosse a
Pistoia]
EDOARDO SALZANO <http://comune-info.net/autori/edoardo-salzano/>

COSÌ SALVIAMO IL TERRITORIO
<http://comune-info.net/2015/07/cosi-salviamo-il-territorio/>

La retorica sul cemento si spreca. Non passa giorno che una qualche
istituzione o testata giornalistica non ci ricordi l'agghiacciante
andamento sul consumo di suolo che ci ha portati alla cifra
incredibile di 8 mq al secondo sperperati, ogni secondo di ogni santo
giorno. Poi, però, usciamo dalla pagina di giornale o dall'ultimo
convegno a reti unificate, e ci guardiamo attorno. Nonostante la
crisi, e la sovrabbondanza di case e capannoni invenduti, siamo ancora
circondati da gru e campi recintati. Cantieri e crateri più o meno
aperti. Camion e betoniere, figlie di varianti urbanistiche in
costante produzione. Tutto è consentito, derogato, previsto. Ma
qualcuno ha finalmente deciso di rompere con la dittatura del cemento.
Come? Scegliendo direttamente di de-classificare le aree su cui in
precedenza si era pensato di costruire
MARCO BOSCHINI <http://comune-info.net/autori/marco-boschini/>

LE SFIDE DELLA TEORIA DEI BENI COMUNI
<http://comune-info.net/2015/07/beni-comuni/>

L'abbandono della “nozione di progresso storico lineare”; il
rifiuto della crescita economica come obiettivo politico e sociale; la
critica dello “sviluppismo”; il bisogno di “conversione
ecologica“. Sono alcuni dei temi affrontati nel nuovo libro di Ugo
Mattei, insieme alla “ripubblicizzazione” dei servizi pubblici
locali venduti negli anni della sbornia privatizzatrice, e
all'elaborazione di statuti per la gestione comune di spazi pubblici
occupati (in testa il Teatro Valle a Roma, foto). Non mancano aperture
importanti, come sulla questione animale: “La rigenerazione dei beni
comuni come processo ecologico - scrive Mattei - non può che avvenire
salvaguardando la pluralità del vivente, sicché il benicomunismo,
come visione del mondo radicalmente antitetica al liberalismo
capitalista dominante, non può che essere antispecista“
LORENZO GUADAGNUCCI
<http://comune-info.net/autori/lorenzo-guadagnucci/>

CI VOGLIONO LE RIFORME. IL REGIME DEI PAPPAGALLI
<http://comune-info.net/2015/07/ci-vogliono-le-riforme-il-regime-del-liberismo/>

Angela Merkel dice “Ci vogliono le riforme!”. La signora Christine
Lagarde dell'Fmi commenta “Ci vogliono le riforme!”. Mario Draghi
della Bce grida “Ci vogliono le riforme!”. Matteo Renzi come un
pappagallo ripete “Ci vogliono le riforme!”. La domanda è: ma di
cosa stanno parlando? Più mercato e meno diritti per i lavoratori,
meno eguaglianza e più libertà per i ricchi, meno bene pubblico e
più beni privati (per chi se lo può permettere), meno solidarietà e
più egoismo in nome dell'autorealizzazione e delle competenze
individuali, ma anche distruzione della scuola pubblica poiché
l'istruzione è pericolosa, più darwinismo sociale (se ne ce la fai
è colpa tua e non di un sistema d'ingiustizia) quindi esclusione e
marginalizzazione dei poveri, prima l'accumulazione di capitale e di
denaro e dopo le persone. Le riforme di cui ci parlano hanno una
ideologia bene precisa: quella neoliberista nata alle fine del ‘700
con la nascita del capitalismo e che troviamo teorizzata da Adam Smith
con la “mano invisibile del mercato” come regolatore delle
relazioni sociali e perfezionata negli anni '70 dai Chicago boys di
Milton Friedman. Insomma, la guerra di quelli che soni in alto contro
quelli che sono in basso
A . G. <http://comune-info.net/autori/alain-goussot/>

VIAGGIARE PER METTERSI ALLA PROVA
<http://comune-info.net/2015/07/torno-subito/>

Viaggiare per conoscere, per capire e per mettersi alla prova. Tornare
per costruire insieme. Il secondo anno di Torno Subito, programma di
iniziative che la Regione Lazio promuove per studenti (e laureati)
senza lavoro, convince sempre più giovani: considerato l'alto numero
di domande in fase di compilazione con il formulario on line
<http://formulario.tornosubito.laziodisu.it/>
, il termine per l'invio delle proposte progettuali è stato prorogato
a venerdi 10 luglio
M. C. <http://comune-info.net/2015/07/torno-subito/>

I SOGNI OLTRE LE MACERIE
<http://comune-info.net/2015/07/scup-i-sogni-oltre-le-macerie/>

Al via a Roma la campagna di raccolta fondi a sostegno della
ricostruzione di Scup, dopo lo sgombero di maggio
COLLETTIVO SCUP
<http://comune-info.net/2015/07/scup-i-sogni-oltre-le-macerie/>

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