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Aihe: [nuovopci] La lezione della Grecia - I popoli devono ribellarsi ai carnefici e agli usurai!


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Comunicato CC 17/2015 - 27 giugno 2015

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La lezione della Grecia I popoli devono ribellarsi ai carnefici e agli
usurai!
La classe operaia li deve guidare!
I comunisti devono darsi i mezzi della propria politica!

Creare le condizioni per costituire il Governo di Blocco Popolare!

A cinque mesi dalla vittoria elettorale del 25 gennaio, pare che anche
Alexis Tsipras e i suoi seguaci si siano infine accorti che la Comunità
Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti è
una banda di vampiri e di usurai che succhia sangue alle masse popolari
di ogni angolo del mondo per alimentare il capitale finanziario. Sarebbe
una diversione cercare di stabilire se per ignoranza e ingenuità, per
corruzione morale, per interesse personale o per una qualche
combinazione delle tre cose, ma è un fatto che lui e il suo partito,
SYRIZA, avevano a torto promesso alle masse popolari greche una fine
relativamente facile della miseria e delle angherie che quella banda
aveva imposto al popolo greco fino al 2012 con il governo del Pasok
capeggiato da Giorgio Papandreu (esponente dell'omonimo clan di sinistra
delle classi dominanti greche) e poi dal 2012 al 2015 con il governo di
coalizione Nea Demokratia-Pasok capeggiato da Antonio Samaras, un
cliente del clan Karamanlis (il clan di destra delle classi dominanti
greche).

Syriza aveva fatto promesse e aveva preso pubblicamente impegni, ma non
si era data i mezzi della sua politica, non importa qui stabilire se per
avventurismo o per incomprensione del corso delle cose. Quindi era stato
facile cinque mesi fa (ci riferiamo al Comunicato CC 7/2015 _ Impariamo
dalla Grecia!_ [7]del 18 febbraio) prevedere che il nuovo governo non
aveva i mezzi per fare fronte alla Comunità Internazionale dei gruppi
imperialisti europei, americani e sionisti e ai suoi referenti greci:
l'oligarchia finanziaria e industriale greca, la banda degli armatori,
la Chiesa Ortodossa greca grande proprietaria immobiliare e finanziaria
del paese, le Forze Armate greche, un corpo militare i cui ufficiali
sono asserviti alla NATO, agli USA e ai sionisti (i più anziani
ricorderanno bene il sanguinario "regime dei colonnelli" degli anni
1967-1974). Questi avevano ingoiato senza batter ciglio la vittoria di
SYRIZA e la formazione del governo SYRIZA-ANEL: erano divisi al loro
interno perché le misure imposte dalla Troika (Fondo Monetario
Internazionale, Banca Centrale Europea, Commissione Europea) minavano
anche le basi locali del loro potere e mettevano in crisi l'intero
sistema politico borghese greco. La maggior parte di essi tradivano il
loro paese: complottavano con gli esponenti e le istituzioni della
Comunità Internazionale, portavano all'estero i loro capitali finanziari
e ricomperavano con essi, in combutta con complici esteri, le terre e le
strutture produttive che per loro natura non potevano essere esportate:
in questo modo queste diventavano proprietà estera sottratta alle misure
di ogni governo greco non deciso a rompere con la legalità del sistema
imperialista mondiale.

Dopo cinque mesi di negoziati, di cerimonie e di recite teatrali, il 26
giugno 2015 Alexis Tsipras si è trovato nelle condizioni in cui era
Giorgio Papandreu il 2 novembre 2011 al summit di Cannes con Angela
Merkel e Nicolas Sarkozy. Tutto lascia pensare che personalmente Tsipras
non offre ai vampiri e agli usurai armi di ricatto come le offriva
Giorgio Papandreu (la sua famiglia è una delle grandi famiglie greche
che detengono segretamente e illegalmente grandi capitali finanziari
all'estero). Il governo Tsipras ha infatti indetto (si terrà domenica
prossima 5 luglio) il referendum che Giorgio Papandreu il 2 novembre
2011 aveva solo minacciato e poi, ricattato personalmente, lasciato
cadere: deve il governo greco eseguire la politica di miseria e di
umiliazioni reclamata dalla Troika? Quanto a lui, Alexis Tsipras si è
dichiarato fin d'ora pronto a rispettare il risultato del referendum
anche se la congrega di assassini e usurai internazionali e greci
riuscirà a strappare un voto favorevole all'umiliazione della Grecia e
alla miseria delle masse popolari greche. Se mantiene questa posizione,
come dirigente delle masse popolari greche Tsipras sarà al livello di
Gorbaciov che, dopo aver attivamente creato le condizioni per il
disfacimento dell'Unione Sovietica, si dichiarò testimone e arbitro
neutrale dell'esecuzione finale compiuta da altri sotto regia USA!

Noi ovviamente non siamo in grado di influire direttamente sulla
mobilitazione delle masse popolari greche perché si organizzino e creino
le condizioni per lottare con energia e successo contro la Comunità
Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti e i
suoi referenti greci. Sta ai comunisti greci (in primo luogo al KKE)
approfittare del fallimento plateale della fallimentare politica di
SYRIZA, approfittare delle condizioni più favorevoli alla mobilitazione
popolare e nazionale che le pantomime del governo SYRIZA-ANEL hanno
comunque creato, battersi con le forze che hanno già mobilitato e
raccoglierne altre: sarà una verifica della loro concezione e della
linea che hanno fin qui seguito. Sarà in ogni caso, per chi lo vorrà
fare, un'occasione per avanzare.

Quello che i comunisti italiani e tutti i lavoratori avanzati e gli
esponenti rivoluzionari e democratici delle masse popolari del nostro
paese devono fare, è tirare la lezione dall'esperienza e dalla lotta del
popolo greco.

Il mondo oggi è governato dalle istituzioni e dagli amministratori del
capitale finanziario che domina tutte le altre forme di capitale. Il
loro compito è tirare profitti per il capitale finanziario dalle
attività delle masse popolari, sfruttando e ristrutturando ogni attività
in funzione di questo "sacro e universale" obiettivo. Per quanto
riguarda i paesi imperialisti, e l'Italia tra di essi, quello che stanno
facendo è eliminare i diritti e i servizi pubblici (istruzione,
assistenza sanitaria, igiene pubblica e manutenzione del territorio,
edilizia e trasporti pubblici, ecc.) strappati dalle masse popolari
sulla scia della prima ondata della rivoluzione proletaria, ridurre se
non eliminare pensioni e ogni altra misura che assicurava almeno un
minimo in caso di malattia, vecchiaia, inabilità al lavoro,
disoccupazione. Per loro, tutte queste misure sono esecrabili
sottrazioni del prodotto nazionale alla valorizzazione del capitale
finanziario. Alla base e bersaglio finale e decisivo c'è lo sfruttamento
degli operai (i 20 turni settimanali della FCA di Marchionne a Melfi),
la riduzione dei salari, delle pause, ecc.: il ruolo centrale della
classe operaia è riconosciuto dai capitalisti e dal clero ma alla
rovescia, il suo sfruttamento è il culmine, la sanzione e la condizione
dell'asservimento senza riserve di tutta l'attività delle masse popolari
al capitale finanziario. Questa politica è alla fonte delle guerre che
dilagano e portano morte e distruzioni in parti crescenti del mondo,
delle emigrazioni di massa [8], della distruzione dell'ambiente e delle
condizioni di vita sulla Terra. Ma essa genera anche una resistenza
crescente ed eroica da parte delle masse popolari. Essa passerà sempre
più dalle forme eroiche ma senza prospettiva guidate da forze
reazionarie (principali tra queste sono quelle guidate dal clero
musulmano) alla lotta rivoluzionaria per instaurare il socialismo, man
mano che rinascerà il movimento comunista. La parola è a noi comunisti
in tutto il mondo. Noi siamo i portatori dell'unica via di sopravvivenza
e progresso.

Per quanto riguarda noi comunisti italiani, la nostra via nell'immediato
è la creazione delle condizioni per costituire un governo d'emergenza
delle masse popolari organizzate, il Governo di Blocco popolare [9]. Il
IV Congresso nazionale del P.CARC, svoltosi pochi giorni fa (13 e 14
giugno) a Firenze, rafforza l'attuazione della linea che noi seguiamo:
un partito di comunisti ha infatti assunto l'impegno di perseguire più
consapevolmente e sistematicamente la linea della costituzione del GBP e
l'impegno è sanzionato dai documenti approvati dal Congresso [10]. La
moltiplicazione del numero delle organizzazioni operaie e popolari (OO e
OP), il loro coordinamento, l'assunzione capillare e crescente da parte
delle OO e OP delle funzioni di autorità pubbliche locali, la loro
decisione a costituire il GBP sono "i mezzi della nostra politica", sono
le condizioni che renderanno l'attuazione del programma del GBP una
prospettiva realistica e la rottura delle catene della Comunità
Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti un
obiettivo che certamente raggiungeremo: questo sarà il contributo delle
masse popolari del nostro paese alla seconda ondata della rivoluzione
proletaria nel mondo.

Per cambiare il corso catastrofico delle cose, bisogna porre fine al
sistema imperialista mondiale!
Il primo paese imperialista che romperà le catene della Comunità
Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti
mostrerà la strada e aprirà la via anche alle masse popolari degli altri
paesi!
L'Italia è un paese imperialista abbastanza grande e per di più sede del
Papato, uno dei pilastri del sistema imperialista mondiale: possiamo e
dobbiamo assumere questo compito a beneficio nostro e di tutta
l'umanità!

Quelli che aspirano a diventare comunisti devono costituire ovunque
nella clandestinità Comitati di Partito: sono i promotori e il
retroterra delle OO e delle OP, le loro basi rosse!

I Comitati di Partito devono fare di ogni lotta rivendicativa e di ogni
protesta una scuola di comunismo. Devono far sorgere organismi operai e
popolari che si coordinino fino a costituire e imporre il Governo di
Blocco Popolare e marciare verso l'instaurazione del socialismo.

Questa è la Guerra Popolare Rivoluzionaria [11] che il nuovo Partito
comunista promuove in Italia!

Questa è l'impresa a cui devono concorrere tutti gli elementi avanzati,
responsabili e coscienti delle masse popolari!

Il _ Manifesto Programma [12]_ del nuovo Partito comunista è il proclama
e il programma della GPR che instaurerà il socialismo nel nostro paese!

Non chiediamo di essere d'accordo con noi, chiediamo molto di più:
chiediamo di mettersi all'opera con noi per fare dell'Italia un nuovo
paese socialista!

_**************_

_Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste
nell'usare TOR [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html
[13]_], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle
caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica
del Partito [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [13]_].
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