Nadia Furnari da una delle pagine del mio diario ... di due decenni fa...Era
 una domenica quel maledetto 2 febbraio del '92. Avevamo riunione del 
Movimento "La Rete" di Pisa. Sandro e Mario non arrivavano e non ci 
spiegavamo perché in quanto erano stati sempre iper
 puntuali. La risposta arrivò subito: Mario chiamò Maurizio (l'unico a 
possedere un cellulare) e gli diede la notizia. Maurizio impallidì 
mentre era al telefono, chiuse la telefonata, si voltò verso tutti noi e
 disse: Sandro è morto. Cosa è successo dopo quelle parole non me lo 
ricordo. Ricordo solo di essermi ritrovata al funerale di Sandro e di 
aver visto un ipocrita picchetto dell'aeronautica militare. Ma come? mi 
sono chiesta, che ci fanno quelli che gli hanno reso la vita un inferno?
 Cosa ci fanno quelli che lo hanno sbattuto in galera e dopo lo hanno 
relegato in un angolo d'ufficio a fare niente tanto da costringerlo alle
 dimissioni? In Sicilia un evento del genere avrebbe avuto una lettura 
molto precisa, ma questo era lo stato... forse, chissà, avevano avuto un
 pentimento e come succede sempre da morti si è sempre più ricordati e 
difesi. Da Sandro e Rita nasce la nostra associazione... Quelle vittime 
di "incidenti" "suicidi" che casualmente dovevano andare tutte a 
testimoniare su fatti attinenti la strage di Ustica... oggi sono tutte 
dimenticate dal mondo politico da quello sociale. A loro, a tutti i 
dimenticati è dedicato il lavoro su Sandro. Perché per noi la storia di 
Sandro è l'emblema di tutte le storie seppellite da fiumi di omissis e 
di segreti di stato inconfessabili.Nadia Furnari...
 le storie si intrecciano... a volte terminano improvvisamente e 
raccogliere il testimone diviene estremamente difficile... soprattutto 
se si combatte con un nemico che lavora alle spalle...che ti pugnala e 
ti uccide con dinamiche di controllo e fango... così siamo arrivati alle
 battute finali dell'iter giudiziario ma non certo a quella che per noi è
 la Verità: Sandro è stato ucciso. E se non lo dirà la giustizia lo 
diranno le perizie che non esiteremo a rendere pubbliche in tempi e 
luoghi opportuni. A Barbara Dettori
 il mio pensiero...a sua madre... a Mario Alberto Dettori... 
dimenticato... con la promessa che non ci arrenderemo, non mi arrenderò 
fino a quando avrò un briciolo di fiato e forza.
Nadia Furnari https://www.youtube.com/watch?v=FCf-7AqLlMY