[Precari_roma] RESOCONTO del Secondo incontro della Rete sin…

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Autore: usiait1@virgilio.it
Data:  
To: unitadicrisi-rm
CC: precari_roma
Oggetto: [Precari_roma] RESOCONTO del Secondo incontro della Rete sindacale internazionale di solidarietà e di lotta 8 e 9 giugno 2015 Brasile Campinas Stato di San Paolo

Ricevo e inoltro dalla CSP Conlutas brasiliana, per maggiore informazione dei percorsi internazionali, dove siamo presenti. ciao inoltra
per Usi Roberto Martelli








Nel suo 2° incontro, la
Rete Internazionale rafforza gli assi programmatici e articola la lotta contro i
piani di austerità
Un primo resoconto, a cura della Csp Conlutas.

Con la presenza di
quasi 200 delegati, in rappresentanza di 23 paesi e più di cinquanta
organizzazioni sindacali e popolari di tutti i continenti, il 2° Incontro della
Rete Internazionale di Solidarietà e di Lotta ha rappresentato un importante
passo avanti per la costruzione di un'organizzazione che ha l'audace e
necessario compito di mobilitare l'intera classe lavoratrice mondiale contro gli
attacchi della borghesia in tutto il Mondo.
Per due giorni (8 e 9
giugno), Campinas (Stato di San Paolo del Brasile) è stato teatro di intensi
dibattiti che hanno permesso l'articolazione di azioni concrete per un periodo
di profonda crisi e di attacchi contro i diritti e le conquiste dei lavoratori.
E ancora meglio, con una folta rappresentanza. di dirigenti sindacali e
attivisti di base di tutto il Mondo che sono sbarcati nel Paese portando ricche
esperienze dai propri Paesi. Erano rappresentati i seguenti Paesi: Argentina,
Canada, Cile, Colombia, Egitto, Spagna, Stati Uniti, Francia, Haiti,
Inghilterra, Italia, Messico, Palestina, Pakistan, Paraguay, Perù, Portogallo,
Sahara Occidentale, Siria, Tunisia, Turchia e
Venezuela.
Tutte le esperienze
condivise hanno portato elementi importanti per riaffermare l'internazionalismo
come una necessità della classe lavoratrice. Aldilà delle particolarità di
ciascun Paese, la congiuntura attuale è segnata in tutti i Paesi da attacchi dei
governi, seguiti da mobilitazioni e scioperi, molti dei quali si realizzano
contro le tradizionali direzioni sindacali, in maniera completamente spontanea.
E molti di questi attacchi sono realizzati con gli stessi strumenti:
precarizzazione, licenziamenti di massa, aumento del costo della vita,
terziarizzazione e privatizzazione dei settori
strategici.
Il motto dell'incontro,
“Molte voci, una sola lotta”, si è concretizzato in quello che era più
importante in tutte le attività: da un lato, la riaffermazione della Rete come
una alternativa di direzione classista, democratica e indipendente per
affrontare i padroni, i governi e le burocrazie sindacali; e dall'altro lato, il
consenso sul fatto che il compito principale in questo momento di profonda crisi
del capitalismo è una lotta anticapitalista conseguente, e necessariamente
contro l'imperialismo, per sconfiggere i piani di austerità e le controriforme
strutturali.
Questo è stato, per
esempio, l'asse della Dichiarazione generale dell'Incontro. Posto in discussione
nel primo giorno di dibattiti, il testo della Dichiaraziione ha ricevuto
importanti contributi dopo gli interventi di vari delegati presenti. È stato a
partire dal vivace dibattito dell'incontro che la Dichiarazione si è modificata
in modo da dare maggiore risalto alla crisi attuale del capitalismo e alla
necessità della lotta antimperialista, oltre a comprendere, nella redazione
finale, in maniera più esplicita, il necessario dibattito sul pagamento dei
debiti pubblici, messo in pratica da vari governi attraverso il taglio degli
investimenti pubblici e gli attacchi ai diritti.
L'incontro è servito
anche affinché le organizzazioni potessero approfondire altri temi importanti,
che aiutano a costituire gli assi programmatici della Rete. Le elaborazioni su
tematiche che coinvolgono la questione delle donne, degli immigrati,
dell'oppressione delle minoranze (come neri e Lgbt) e della criminalizzazione
dei movimenti sociali hanno avuto un importante avanzamento a partire dalle
discussioni di gruppo, concretizzandosi in risoluzioni che aiuteranno ad
articolare le lotte delle entità presenti nei loro
Paesi.
Per la profondità
stessa dei temi trattati, i dibattiti non si sono esauriti e il compito a
partire da questo incontro è quello di continuare ad investire nella costruzione
di un profilo politico della rete. Un tema che deve essere sviluppato, è ad
esempio, quello che tratta dell'autogestione e del controllo
operaio.
Nella valutazione di
Sebastian Pereira, “Cacau”, della Segreteria Esecutiva Nazionale della
Csp-Conlutas, l'incontro è stato vittorioso nei suoi compiti. "È stato un passo
importante per consolidare la Rete come una organizzazione classista,
democratica e di base, elementi che consideriamo fondamentali per garantire una
lotta efficace contro i piani di austerità, gli aggiustamenti governativi e le
politiche padronali che attaccano i diritti della classe lavoratrice, attraverso
la precarizzazione, la disoccupazione, la privatizzazione e tutto ciò che è
frutto della crisi internazionale del capitalismo".
Un altro risultato
menzionato da Cacau è stata l'opportunità per le delegazioni internazionali di
conoscere da vicino la Csp-Conlutas. "Un'importante parte dei delegati era al
nostro congresso, a Sumaré, e ha avuto l'opportunità di conoscere la nostra
confederazione e approfondire i legami di solidarietà e di lavoro comune. E, con
questo, la CSP-Conlutas si va consolidando come un importante punto di
riferimento sul terreno internazionale per l'unità tanto necessaria dei
lavoratori per affrontare la difficile situazione che si passa non solo in
Brasile ma in tutto il mondo".
A breve, la Rete
divulgherà con le dovute traduzioni la lista completa dei documenti discussi e
votati durante l'incontro. Una volta che la Dichiarazione Generale, così come le
altre risoluzioni e mozioni approvate saranno state tradotte, le metteremo a
disposizione sul nostro sito.

Omaggio a
Didi
Non potevamo non
ricordare che tutto l'incontro è stato segnato dagli omaggi e i riferimenti a
Dirceu Travesso, “Didi”, a cui spettano i maggiori meriti nella costruzione di
questa rete.
È toccato a Christian
Mahieux, dirigente dell'Union Solidaires (Francia), e a Cacau, di Csp-Conlutas,
ricordare che la rete oggi esiste solo per merito della dedizione e della
militanza di Didi, morto lo scorso 16 settembre dopo una lunga battaglia con il
cancro. È apparso chiaro, che le loro parole esprimevano un sentimento condiviso
da tutti i delegati lì presenti che hanno avuto l'opportunità di conoscere e
militare al fianco di Didì.
La lotta di Didì, per
la costruzione di una società libera da ogni forma di sfruttamento e di
oppressione, per la costruzione di una società socialista, prosegue più viva che
mai.

Tradotto dal sito della
Csp-Conlutas:
http://cspconlutas.org.br/2015/06/em-2o-encontro-rede-internacional-articula-luta-contra-planos-de-austeridade-e-fortalece-eixos-programaticos-da-organizacao/