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Szerző: FOA Bocccaccio 003
Dátum:  
Címzett: boccaccio
Tárgy: [foa_Boccaccio003] sabato 28 giugno 10 ANNI DI BRIGATA DAX F.C. PRENDIAMO A CALCI IL FASCISMO @ F.O.A. Boccaccio 003 - Via Rosmini 11 - Monza
Il campo sportivo "Enrico Bracesco" presso la FOA Boccaccio (via Rosmini
11, Monza) ospita sabato 20 giugno 2015 una grande giornata di calcio
popolare, e non solo!

10 ANNI DI BRIGATA DAX F.C.
PRENDIAMO A CALCI IL FASCISMO

ore 15 amichevole Brigata Dax f.c. - a.s.d. Ardita (Roma)
ore 17 incontro dibattito Calcio dal basso, autorganizzazione e
resistenza

Semifinali XVIII Torneo di calcio delle associazioni, dei centri sociali
e delle comunità straniere
ore 18.30 A.S. SALAH - C.S. BARAONDA
ore 19.30 BRIGATA DAX F.C.- KOBANE

ore 21 pizzata

ore 23 all night long - INGRESSO GRATUITO
LOSKINDIVIDUI
INTERNAZIONALE TRASH RIBELLE
(trashmilanoINK-bravi ragazzi-sor braciola santo subito vodkalist)

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In occasione del decimo anniversario della Brigata Dax si è organizzata
un'intera giornata dedicata al calcio popolare, in cui si intrecciano e
confrontano storie ed esperienze diverse, accomunate da una stessa
radice antirazzista.

BRIGATA DAX F.C. (Rozzano)
La Brigata Dax è una squadra di calcio autogestita. Un laboratorio di
vita dove vengono messe a nudo le differenze, affrontate e condivise,
dove si impara a fare gruppo, a stare insieme perché ognuno è
indispensabile. Nato nel 2005 per partecipare al torneo di calcio
organizzato da Olinda, è un esperimento che unisce italiani, vecchi e
nuovi, lavoratori di tutti i tipi, che arrivano da realtà sociali
diverse. Chi a calcio ci ha sempre giocato e quelli che l'ultima volta
"avevo 15 anni". La Brigata ha costruito la sua unità non nel nome di un
amico che non c'è più, ma nel suo stile di vita. Non è stato facile:
passo dopo passo si sono trovati i giusti ingredienti per questo
progetto. Costruire una squadra in questo senso significa imparare dai
propri errori, essere disposti a cambiare se stessi: è anche questo un
modo in cui Dax ha vissuto, andando fino in fondo, non tirandosi mai
indietro. Attraverso lo sport abbiamo avviato un percorso di cambiamento
e integrazione. Non per vivere nel passato, ma per costruire un futuro.
Migliore.
Con Dax nel cuore.
https://www.facebook.com/brigatadax

A. S. D. ARDITA (Roma)
L'ASD Ardita è una squadra di calcio fondata interamente sul modello
dell'azionariato popolare.
All'interno dell'associazione vigono i principi di democraticità,
solidarietà, pluralismo e antirazzismo e il rifiuto di qualsivoglia
discriminazione. Promuove, attraverso la propria attività, questi
principi, nonché la sportività, la lealtà, stili di vita attivi e i
diritti di cittadinanza di tutte le persone, nessuna esclusa. Nella
consapevolezza che lo sport è innanzitutto mezzo di educazione del
popolo. Promuove un'integrazione e uno scambio attivo tra atleti, staff
e sostenitori affinché sia apprezzato al meglio lo sport come momento di
aggregazione e di solidarietà, cioè il proprio carattere sociale, suo
fine ultimo. Essa agisce senza alcun fine di lucro operando
esclusivamente per fini sportivi, ricreativi, aggregativi e culturali
per l'esclusivo soddisfacimento di interessi collettivi.
http://www.asdardita.it/

CAMPO SPORTIVO "E. BRACESCO" (Monza)
All'interno dell'ex centro sportivo Verga, struttura occupata
nell'ottobre 2011 dal collettivo della FOA Boccaccio 003, viene
recuperato e restituito a uso sociale e sportivo il campo a 11 in erba,
destinato a iniziative di sport popolare che, come tutte le altre
attività svolte all'interno del centro, si riconoscono in una comune
matrice antifascista e antirazzista. Viene intitolato al partigiano
monzese Enrico Bracesco che giocava in una formazione calcistica
amatoriale creata come copertura per le attività di molti antifascisti
monzesi.
https://boccaccio.noblogs.org/

TORNEO DELLE ASSOCIAZIONI DEI CENTRI SOCIALI E DELLE COMUNITA' STRANIERE
(Milano)
Trovarsi in un parco bellissimo con un campo da calcio è il sogno di
chiunque sia appassionato a tirar calci a un pallone. Questo lo scenario
che un gruppo consolidato del quartiere ha trovato nel '96 la prima
volta che ha varcato il cancello del Pini, quello che era il manicomio
di Milano. Da allora molte cose sono cambiate, le mura ci sono ancora,
ma il cancello è sempre aperto, i "matti" non vivono più una situazione
di reclusione, ma inseriti in case comunità nel tessuto cittadino, al
posto di una sala autoptica, si è aperto un ristorante a mezzogiorno e
sera. E poi l'Ostello, l'arena estiva, il teatro, i trekking, le
attività per i bambini e anche il Torneo di calcio: dalla prima edizione
del 1998 a 8 squadre siamo arrivati a punte di 28 formazioni
partecipanti, offrendo terreno fertile per mettere in comunicazione
realtà sociali, associazioni e comunità straniere che spesso nel
quotidiano non riescono ad interagire tra loro. E poi il pubblico:
venire al Pini durante il torneo, anche per chi non è appassionato di
calcio, è un momento di incontro e di confronto unico!
http://www.olinda.org/