[Sempreverde] DOMENICA 21 GIUGNO 2015: ESCURSIONE PIZZO DETA…

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Aihe: [Sempreverde] DOMENICA 21 GIUGNO 2015: ESCURSIONE PIZZO DETA DA PRATO DI CAMPOLI (Veroli -FR-)
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L'associazione SempreVerde - Pro Natura Latina torna a proporvi un nuovo
appuntamento con la natura, nel bellissimo comprensorio dei Monti Ernici:

*Domenica 21 GIUGNO 2015 escursione sul Monte PIZZO DETA*da PRATO DI
CAMPOLI (comune di Veroli -FR-)

“Pizzo Deta è la "montagna sacra" dell'escursionista ciociaro. Chi tra
gli amanti delle alte quote appenniniche non ha mai toccato con mano
almeno una volta la madonnina ai 2041 mt di Pizzo Deta?

Una classica, imperdibile, nel cuore dei Monti Ernici. Una montagna,
anzi una cima di una catena montuosa, che, come si evince dal nome
stesso, ha la forma di un dito rivolto verso il cielo. Una vetta che
cambia volto da ogni diverso angolo di osservazione: dolce e
apparentemente innocua dal versante Verolano, aspra e temibile dal
versante rovetano. Ampi declivi erbosi e boscosi ne caratterizzano il
versante sud, mentre a nord assume un aspetto prettamente dolomitico.

La vegetazione è piuttosto uniforme: il Prato di Campoli è, infatti,
contornato da una fitta e ampia faggeta che in autunno assume
colorazioni multiformi. Frequente è, comunque, la presenza dell'acero
montano e del biancospino.”

*_L'ESCURSIONE :_*

Prato di Campoli - Pizzo Deta: sentiero classico

Sentiero Cai n. 16

Difficoltà: E (media/impegnativa)

Dislivello: 950 m.

Tempo di andata: 2:30 ore

Tempo di ritorno: 2:00 ore

“Si parcheggia l'auto al piazzale della madonnina di Prato di Campoli
(quota 1100)

Si percorre in tutta la sua lunghezza il Prato in direzione nord-est,
fino ad imboccare il bosco sul suo bordo settentrionale, sulla sinistra
osservando i pendii sommitali di Pizzo Deta, e seguendo il vecchio
sentiero 16 del CAI.

Entrati nel bosco, e attraversata una radura, si mantiene la sinistra
orografica salendo più decisamente e raggiungendo, dopo circa 45 minuti
dalla partenza, un profondo fosso che va attraversato verso destra. Il
sentiero si inerpica ripido lungo le ultime propaggini del bosco (quota
1750 ca), passando nei pressi di un abbeveratoio. Da qui si scorge la
cresta tra M. Pratillo e Pizzo Deta, che si raggiunge, dopo circa 50
minuti di salita ripida ma non eccessivamente faticosa (se si escludono
le giornate e le ore più calde). Dalla sella, si scorge finalmente la
vetta del Pizzo Deta sulla destra, raggiungibile in 10 minuti di salita
su facile sentiero (complessivamente ore 2,30 dal parcheggio).

Dalla vetta il panorama è mozzafiato: nelle giornate più limpide si
distinguono chiaramente, oltre a tutte le vette degli Ernici, tutte le
maggiori cime dell'Appennino abruzzese e laziale, dal Terminillo al Gran
Sasso, dal Velino alla Maiella, dai Monti Marsicani alle Mainarde. Nelle
giornate davvero limpide si può scorgere il Matese, l'Adriatico e il
Tirreno, con le isole pontine.

Dalla vetta è interessante osservare (con estrema attenzione, specie in
presenza di neve o ghiaccio) l'impressionante versante settentrionale e
il Vallone del Peschiomacello, con tutta la Val Roveto.”

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*_APPUNTAMENTI:
_*DOMENICA 21 Giugno 2015

Latina: ore 8:00 parcheggio in Via Pio VI, angolo Via Cattaneo (ex
autolinee)

PARTENZA ORE 8.15

per eventuali altri appuntamenti telefonare alle persone di riferimento

*Contatti:*

Roberto magalumaca@??? <mailto:magalumaca@inventati.org> 346
7559147

_E’ richiesta la comunicazione della partecipazione (lasciando un
recapito telefonico) in modo da poter essere avvisati per eventuali
cambiamenti di programma dell’ultim’ora._

La base del sentiero sarà raggiunta con auto proprie. Non sono richieste
quote di partecipazione anche se dai non soci è gradita l'iscrizione
all'associazione (EURO 10) o un piccolo contributo.

All’inizio dell’escursione sarà richiesta a tutti i partecipanti la
sottoscrizione di una “*Dichiarazione liberatoria nei confronti
dell’Associazione Sempreverde”.*


//

*Info generali sul : TREKKING – ESCURSIONI (tratto dalla guida ATP
Latina sui Monti Lepini)*

a) *I sentieri*: i tempi di percorrenza, di andata e ritorno, sono
calcolati per un escursionista con un sufficiente grado di allenamento e
non tengono conto delle eventuali soste che si possono compiere lungo il
percorso. Il dislivello è quello assoluto, ovvero tiene conto di tutti i
sali scendi sia per l'andata che per il ritorno e non è la semplice
differenza tra la quota d'arrivo e quella di partenza.

b) *Il periodo*: per apprezzare meglio i paesaggi di questi monti, si
consiglia di percorrere i sentieri nel periodo primaverile e autunnale.
D'estate, a causa delle basse quote a cui si snodano i sentieri e della
forte insolazione, è preferibile evitare escursioni sul Versante Sud,
mentre d'inverno si suggerisce di farle in presenza di neve, che rende
sicuramente più suggestivo l'ambiente montano. Percorrendo gli itinerari
nei periodi sconsigliati si rischia di non apprezzare appieno le
bellezze naturali di questi luoghi. Si raccomanda vivamente di astenersi
dal proseguire in caso di avverse condizioni atmosferiche soprattutto
per quei sentieri ove l'orientamento risulta problematico.

c) *L'equipaggiamento*: un sentiero, può attraversare numerosi ambienti
e ovviamente la natura del terreno è estremamente variabile, così è
sicuramente necessario un buon paio di scarponi; anzi meglio due. Uno
per l'inverno e adatto per la marcia sulla neve e uno per le altre
stagioni, oltre a due paia di calzettoni adatti. Per quanto riguarda
l'abbigliamento è bene essere attrezzati secondo la stagione: è
indispensabile avere nello zaino un indumento idoneo per ripararsi in
caso di pioggia e una giacca a vento da indossare nell'eventualità di
trovarsi in presenza di forte vento in quota. Un berretto per il sole e
un copricapo di lana per il freddo insieme a un paio di guanti sono
sicuramente utili. Si consiglia di non mettere troppe cose nello zaino
per evitare di rendere la marcia troppo faticosa.

d) *L'alimentazione*: portare sempre almeno un litro d'acqua e alimenti
con un buon grado di digeribilità e soprattutto ricchi di carboidrati
(in particolare farinacei e frutta) che danno un apporto calorico
notevole. In caso di forte sudorazione si può ricorrere a reintegratori
di vitamine e sali minerali ma è bene non affidarsi solo a questi mezzi
e dare sempre la precedenza a prodotti naturali come la frutta fresca e
secca. Non bisogna eccedere nei cibi poiché in montagna occorre essere
sempre in buona forma fisica. Evitare gli alcolici o almeno assumerne
moderatamente solo verso la fine dell'escursione. Per i sentieri più
impegnativi è consigliabile fare piccoli spuntini ogni due ore circa e
non un unico pasto a metà della giornata.

e) *Attrezzatura*: alcuni strumenti, come la bussola, l'altimetro e la
carta topografica, sono senz’altro utili soprattutto per coloro che
iniziano a fare escursioni in montagna. Altri sono consigliabili come un
binocolo di modeste dimensioni e una macchina fotografica con un
obiettivo standard e un grandangolo. Anche un coltello milleusi può
essere utile.

f) *La natura:* con brevi deviazioni si possono raggiungere le grotte
che si trovano a poca distanza dai sentieri, ma si raccomanda
particolare attenzione nell'avvicinarsi, data la loro pericolosità; è
meglio quindi non avventurarsi all'interno se non in presenza di esperti
speleologi. E’ assolutamente vietato raccogliere piante, soprattutto se
protette (agrifoglio, orchidee, ecc.), molestare gli animali o gettare
rifiuti: conservateli, invece, nello zaino e portateli a valle. I luoghi
che si raggiungono attraverso questi sentieri sono il più delle volte
selvaggi, la natura è ancora incontaminata e i paesaggi sono tra i più
belli e interessanti del Lazio. Abbiamo il dovere di mantenerli così
come li troviamo e, pertanto,

"/Trekking è camminare per conoscere, vivere e leggere l’Ambiente
intorno a noi, rispettarlo, vivere in armonia con esso, lavorando quindi
anche per far crescere una mentalità nuova, che porti ad un maggiore
equilibrio tra l’Uomo e la Natura/"

/“Quando percorri un sentiero fai in modo che chi viene dopo di te non
si accorga del tuo passaggio. Inoltre gli animali sono intorno a noi, ma
non si fanno vedere, e le piante non fuggono via, ma se percorri un
sentiero in silenzio e con molta attenzione puoi vedere ciò che gli
altri non vedono.”/