Autore: sofista Data: To: cm-roma Oggetto: [cm-Roma] Ciemmona Milano
Abbiamo capito che da tempo la Critical Mass a Milano è una sfilata di
bandiere della pace coordinata con la polizia locale. Ma da lì, dalle
collaborazioni col Comune, dalla pacificazione urbana fra cicli e
traffico a mezzo volanti fino al coartamento definitivo della Ciemmona
ce ne passava.
Speravo ne passasse. Invece, almeno per i due giorni di giovedì e sabato
in cui peraltro ho visto i picchi di partecipazione, invertiti rispetto
alla dinamica romana, con 2000 bici il giovedì e forse 1500 il sabato,
la Ciemmona a Milano è stata la conferma della morte dell'attivismo
politico in bici e soprattutto dell'azione diretta, agita in cortei
pacifici ed estemporanei, come sempre so state le critical mass NEL
MONDO. Concordare da parte di un comitato gestionale locale partenze,
percorsi, fermate riprese e interdizioni con polizia locale, con
digossini simpaticissimi e alla mano tanto da stringerne a più riprese,
le mani della stessa gente che sgombera ovunque a Milano, a Bologna, a
Roma, che tortura in ValSusa e che sinceramente andrebbe riconosciuto
come nemico, è stato davvero triste.
E l'ottima, unica occasione per perculare l'Expo2015 con 2000 bici
pacifiche, e SOSTENIBILI, che avrebbero potuto raggiungere l'area senza
causare alcun problema e rivendicando il diritto di contestare di cui
ormai moltissimi soprattutto i milanesi, sembrano aver paura, è andata
persa.
E poi nun c'er aun manifesto, no straccio de volantino, un proclama, na
chiamata. Ammazza che città morta.
Speriamo presto che se damo tutti na svejata.
Sarà il segno dei tempi.
Sarà pure che dobbiamo cambiarli sti tempi.
L'anno prossimo a Bologna. io l'ho detta.
Riprendiamoci l'azione diretta, rianimiamo la critical mass.