[RSF] Crisi e collasso: una sfida inedita

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Autore: comune-info
Data:  
To: forumroma
Oggetto: [RSF] Crisi e collasso: una sfida inedita
UN CORSO ON LINE CON LA REDAZIONE DI COMUNE
<http://comune-info.net/2015/05/raccontare-la-societa-che-cambia/>

Comune è nato con un'ambizione: essere utile a chi vuole cambiare il
mondo e a chi ha già cominciato a farlo. Ma riconoscere e raccontare
la società che cambia è un esercizio complesso che coinvolge tante
esperienze importanti e che merita molte attenzioni. Un seminario di
formazione a distanza sulla comunicazione sociale, ovvero su cosa (e
come) raccontare, promosso dall'associazione culturale Persone Comuni,
“editore" del quotidiano web Comune-info cerca di approfondire
questi temi. Il titolo? “Raccontare la società che cambia”. La
partecipazione al seminario on line è gratuita e prevede tre
appuntamenti: 4, 11 e 18 giugno. Attenzione: le iscrizioni si chiudono
il 28 maggio. Qui le informazioni per iscriversi e il programma
completo
<http://comune-info.net/2015/05/raccontare-la-societa-che-cambia/>

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VOGLIONO FERMARE RI-MAFLOW?
<http://comune-info.net/2015/05/vogliono-fermare-ri-maflow/>

Non sappiamo se è a causa della loro capacità di fare impresa senza
padroni o perché hanno scelto di riempire di significato parole come
riciclo, riuso, conversione ecologica. Non sappiamo se è per le loro
relazioni che legano il territorio milanese con fabbriche recuperate
in Grecia e in Argentina. Non sappiamo se è per le loro scelte
antimafia accanto a Libera o perché hanno costretto media, enti
locali, imprese a pensare l'idea di “fabbrica aperta”. Sappiamo
soltanto che una delle più interessanti esperienze di autogestione
emersa in Europa due anni fa, Ri-maflow, ha reso reale qualcosa che a
tutti sembrava impossibile, e oggi viene messa brutalmente in
difficoltà: “Diverse nostre attività, come ad esempio il mercatino
dell'usato, sono in fase di dismissione - scrivono in una lettera -,
ed altre, come quelle culturali, siamo già stati obbligati a
chiuderle”. In realtà, sappiamo anche un'altra cosa: intorno a
Ri-maflow può fiorire un ciclone di solidarietà
RI-MAFLOW <http://comune-info.net/2015/05/vogliono-fermare-ri-maflow/>

CRISI E COLLASSO: UNA SFIDA INEDITA
<http://comune-info.net/2015/05/crisi-e-collasso-una-sfida-inedita/>

Nel mondo anticapitalista e tra i movimenti antisistemici coesistono
analisi molto diverse sul mondo attuale. Nessuno può dire di avere la
verità in tasca ma non possiamo nemmeno considerare valida qualsiasi
argomentazione. Tra le differenze essenziali, c'è quella sulla
valutazione del momento che stiamo attraversando. Raúl Zibechi l'ha
messa in evidenza nel recente seminario-semenzaio promosso dagli
zapatisti in Chiapas: si tratta ancora di una crisi, sebbene di
dimensioni molto più ampie di quelle cicliche del capitalismo? Oppure
stiamo correndo verso qualcosa di diverso, una catastrofe epocale, un
collasso che potrebbe far scomparire, se non la vita, almeno la
fisionomia del mondo così come lo conosciamo?
RAÚL ZIBECHI
<http://comune-info.net/2015/05/crisi-e-collasso-una-sfida-inedita/>

AHORA MADRID, IL VOTO E LE OCCUPAZIONI
<http://comune-info.net/2015/05/occupare-a-madrid-da-trentanni/>

Il voto amministrativo ha fatto discutere molto e in profondità le
persone che animano gli spazi sociali cittadini proprio mentre i
centri sociali di Madrid festeggiavano trent'anni di occupazioni. Le
urne del 24 maggio cambieranno i rapporti tra istituzioni e movimenti
e potrebbero cambiare le politiche urbane e il governo territoriale,
dicevano i ragazzi nell'articolo che avevamo pubblicato prima del
voto, e che riproponiamo per l'interesse della discussione
sull'autonomia. Anche l'orizzonte delle occupazioni a Madrid sarà
influenzato dall' irruzione sulla scena di Ahora Madrid per le
elezioni municipali e di Podemos per quelle dipartimentali ma non può
diventarne subalterno
JOSE D. RODRÍGUEZ
<http://comune-info.net/2015/05/occupare-a-madrid-da-trentanni/>

L'ISOLA DEL TESORO DELLA GARBATELLA
<http://comune-info.net/2015/05/lisola-del-tesoro-della-garbatella/>

Una stilista freelance torna a casa dopo un viaggio extracontinentale
di lavoro e scopre che vogliono chiudere le attività della Casetta
Rossa, lo spazio autogestito che ha ridato vita a un angolo speciale
del suo quartiere romano, la Garbatella. Non ha mai preso impegni
nelle molte e preziose attività che vi si svolgono, l'ultima è la
straordinaria Brigada cultural per leggere in libertà, ma alla
Casetta è andata a mangiare e ha respirato quell'aria felice che la
fa star bene. Lì, ha potuto conoscere la famiglia di Stefano Cucchi,
ha incontrato Erri de Luca e perfino il capo di stato maggiore delle
Black Panthers. Non glielo ha mai detto a quei ragazzi ma si sente una
di loro. Martedì 26 maggio c'è l'assemblea per decidere come
difendersi dall'assalto di una burocrazia cieca. Forse ci andrà,
anche perché i toni della lotta sono fermi ma allegri, scanzonati. E
poi adesso sulla casetta sventola il Jolly Roger, la bandiera dei
pirati
DORA PASODOTTO
<http://comune-info.net/2015/05/lisola-del-tesoro-della-garbatella/>

THE GOOD SCHOOL <http://comune-info.net/2015/05/the-good-school/>

Non è difficile immaginare quali saranno gli effetti della Buona
scuola: basta dare un'occhiata agli Stati uniti. La riforma del
governo Renzi è solo un copia in colla del progetto neoliberista
delle Charter school di Arne Duncan, sottosegretario all'istruzione
del governo Obama. Le Charter school sono scuole basate sul principio
dell'auto-imprenditoria, tra donazioni private, sponsor e bonus in
funzione delle donazioni. In quelle scuole-imprese il dirigente
scolastico e il suo staff funzionano come una vera e propria direzione
manageriale. Cosa implica tutto questo? Significa che se la Charter
school si trova in un quartiere popolare ad alta densità di povertà
e disoccupazione non ci saranno bonus e il livello dell'offerta
formativa è molto basso e solo funzionale ai bisogni del mercato. La
scuola di chi vive in "alto" e quella di chi vive in "basso". Resta la
strada della disobbedienza
ALAIN GOUSSOT <http://comune-info.net/2015/05/the-good-school/>

A ME LA MINISTRA GIANNINI FA PAURA
<http://comune-info.net/2015/05/a-me-la-ministra-giannini-fa-paura/>

"È convinta di essere andata in giro per confrontarsi con la scuola
.... "
LIDIA MENAPACE
<http://comune-info.net/2015/05/a-me-la-ministra-giannini-fa-paura/>

DI COSA HANNO PAURA?
<http://comune-info.net/2015/05/di-cosa-hanno-paura-ombrina/>

Le dieci ragioni del No ad Ombrina, che sabato 23 maggio hanno
manifestato a Lanciano.
1. Il petrolio d'Abruzzo, in terra e in mare, è poco e non cambierà
uno iota lo scenario energetico nazionale.
2. Il petrolio di Ombrina è di qualità scadente... peggiore la
qualità del petrolio, maggiori sono gli impatti sull'ambiente
3. Vengono a fare in Abruzzo ciò che sarebbe vietato nella sede della
loro casa madre, nel Regno Unito
4. Gli scoppi sono eventi rari, ma ne basta uno solo per mettere in
ginocchio tutto quanto di buono già esiste sul territorio... tanto
più in un mare chiuso, dai fondali bassi come l'Adriatico
5. ....
6. ....
Luciano D'Alfonso (attuale presidente della Regione Abruzzo, Pd)
continua a sfuggire, ad essere evasivo, ... non tanto meglio del
vacillare di Gianni Chiodi (ex presidente della Regione Abruzzo, Forza
Italia). Ma di cosa hanno paura?
MARITA RITA D'ORSOGNA
<http://comune-info.net/2015/05/di-cosa-hanno-paura-ombrina/>

L'ADRIATICO ABRUZZESE DICE NO ALLE TRIVELLE
<http://comune-info.net/2015/05/ladriatico-abruzzese-dice-no-alle-trivelle/>

Sessanta pullman provenienti da tutta Italia. 482 adesioni,
sessantamila partecipanti. La manifestazione contro la piattaforma
petrolifera di Ombrina Mare è stata un successo
ANTONIO CASTROFINO
<http://comune-info.net/2015/05/ladriatico-abruzzese-dice-no-alle-trivelle/>

L'EUROPA APPLAUDE LA STABILITÀ EGIZIANA
<http://comune-info.net/2015/05/leuropa-applaude-la-stabilita-egiziana/>

I governi europei e quello di Obama, complici, se la caveranno con la
retorica del piccolo contrattempo nella transizione "democratica"
egiziana ma la sentenza di morte contro Morsi, il presidente eletto,
è un fatto politico enorme. E avrà enormi conseguenze: in questa
parte del mondo più che in altre, i gesti contro la democrazia e la
giustizia sociale servono al terrorismo. Il dittatore Mubarak non era
mai arrivato ai livelli del generale Sisi nella persecuzione degli
oppositori e nella repressione. Solo nel 2014 il regime ha incarcerato
41 mila cittadini e ne ha condannati a morte più di mille. Nei due
anni di potere assoluto, le forze di polizia hanno ucciso 4 mila
persone, decine di migliaia sono state ferite e torturate. Mai
l'Egitto era stato più povero e violento, con una guerra di bassa
intensità nel Sinai e le carceri piene di giornalisti e dissidenti.
La recente visita del golpista Sisi in Europa ha seppellito
definitivamente le rivolte democratiche dei popoli della regione
araba. È stato accolto con entusiasmo, in nome della stabilità e
della sicurezza. A fine aprile, perfino Alexis Tsipras si è riunito
con lui "in nome della cooperazione economica e della lotta al
terrorismo" e gli ha stretto calorosamente la mano
SANTIAGO ALBA RICO
<http://comune-info.net/2015/05/leuropa-applaude-la-stabilita-egiziana/>

L'ENI, VERONESI E L'EXPO
<http://comune-info.net/2015/05/eni-veronesi-e-expo/>

La Fondazione Umberto Veronesi per il progresso delle scienze fa
sapere che tra i suoi amati partner c'è anche l'Eni. Come dire, prima
te lo faccio venire il cancro e poi do i soldi alla fondazione
Veronesi per ripulirmi un po' la coscienza. Come Veronesi non si
vergogni resta un mistero. Anche l'Expo fa sapere che l'Eni è tra i
suoi Official Partner, considerando il suo noto impegno in Africa e
per la sostenibilità..., (foto Dagogo Joel: il braccio gliel'ha
bruciato la fiamma Agip, quella che appare sul retro. In Nigeria
Eni/Agip brucia da oltre quarant'anni)
M.R.D. <http://comune-info.net/2015/05/eni-veronesi-e-expo/>

LE REGOLE CHE FANNO PAURA ALLA FINANZA
<http://comune-info.net/2015/05/le-regole-che-fanno-paura-alla-finanza/>

Una bella mattina i massimi dirigenti dei maggiori gruppi finanziari
del pianeta prendono carta e penna e scrivono un appello clamoroso:
servono più regole. Ma come? E l'umiliazione dei controlli sulla
libertà d'impresa? E l'eterno tintinnio di lacci e lacciuoli sugli
investimenti? E la mortificazione della crescita? E il pensiero unico
ma geniale? Ecco, dev'essere cominciato il mondo alla rovescia… Ma
no, ci siete cascati, eh? È uno spot pubblicitario intelligente.
Serve a recuperare credibilità e magari a divertirsi un po'. E poi,
ogni tanto, vivacizzare la scena e la discussione teorica lasciando le
pratiche sostanziali inalterate serve a non annoiarsi e a fare più
ricerca, no?
ANDREA BARANES
<http://comune-info.net/2015/05/le-regole-che-fanno-paura-alla-finanza/>

ALIMENTARE LA TERRA VIVA
<http://comune-info.net/2015/05/alimentare-la-terra-viva/>

Ormai è evidente a tutti, al di là della propaganda mediatica Expò
nutre il pianeta dalle multinazionali dell'agrobusiness, degli Ogm,
della chimica, del petrolio, dell'industria alimentare e della Grande
Distribuzione. Tuttavia esiste e resiste un'agricoltura basata su
aziende piccole, biologiche, di prossimità, multicolturali e
multifunzionali, in cui si costruiscono relazioni orizzontali tra
produttori e consimatori, in cui il suolo rappresenta il più grande
bacino per l'assorbimento del carbonio e contribuisce a mitigare il
cambiamento climatico
GUIDO VIALE <http://comune-info.net/2015/05/alimentare-la-terra-viva/>

DUE PENSIERI PER IL SUD
<http://comune-info.net/2015/05/due-pensieri-per-il-sud/>

Se c'è una cosa che la storia della “questione meridionale” ha
insegnato al Meridione (e al Settentrione) è che il paradigma
sviluppista metropolitano dalle magnifiche sorti e progressive ha
platealmente fallito. La Taranto magnogreca, la Bagnoli flegrea,
l'Augusta federiciana sono lì a dimostrarlo. Se c'è una cosa che la
storia della “questione coloniale” ha insegnato al sud (e al nord)
del mondo è che la missione civilizzatrice europea è stata la madre
di tutte le menzogne. Da quando la crisi morde, la questione
meridionale italiana è divenuta una questione continentale: a riprova
del fatto che il gioco dello sviluppo e dell'arretratezza è stata la
scommessa della storia del capitalismo. Ma la narrazione, in realtà
mai dismessa, della frattura “naturalmente” esistente fra un nord
avanzato e superiore e un sud arretrato e inferiore, continua: ieri,
sotto l'egida della missione civilizzatrice o modernizzante, oggi,
sotto quella dell'austerity e della moralizzazione. Tuttavia, sono
sempre di più coloro che, al nord e al sud, non credono più alla
fandonia storicista del progresso e cercano modi diversi di vivere
LUIGI CAZZATO
<http://comune-info.net/2015/05/due-pensieri-per-il-sud/>

LE TERRE DEI MIGRANTI E I FRUTTI DELLA COLLINA
<http://comune-info.net/2015/05/le-terre-dei-migranti-e-i-frutti-della-collina/>

Lo sapevate che gran parte della zootecnia dell'Italia settentrionale
è viva solo grazie al lavoro oscuro di migranti arrivati dall'India?
Per fortuna i migranti cambiano la storia del mondo anche qui, in
Italia e, malgrado debbano conquistare pane e dignità in condizioni
ancora inaccettabili, svolgono già una funzione essenziale nelle
campagne nostrane. Ne hanno scritto da poco Tonino Perna e Alfonso
Gianni ricordando che la terra disponibile c'è, per questo serve una
legge che impedisca un ulteriore consumo di suolo con il cambio di
destinazione d'uso per le terre agricole, quasi sempre collinari. Ed
è proprio in collina che potrebbe (ri)fiorire una produzione di
frutta di qualità potenzialmente ineguagliabile. Sulle nostre antiche
terre possono nascere nuove comunità di vita. Sembra un bel sogno ma
non bisogna addormentarsi
PIERO BEVILACQUA
<http://comune-info.net/2015/05/le-terre-dei-migranti-e-i-frutti-della-collina/>

LE PAROLE GIUSTE PER POTER RICOMINCIARE
<http://comune-info.net/2015/05/le-parole-giuste-per-poter-ricominciare/>

Non sarà facile ma si tratta di un cammino obbligato. La settimana
del World Fair Trade, aperta a Milano il 22 maggio, deve trovare la
via per ricominciare un percorso che, a partire dalle botteghe del
commercio equo - l'anello debole del sistema, secondo un'affermazione
classica del mondo solidale - raccolga la sfida principale emersa
negli anni della crisi. Non si tratta dei numeri e del fatturato,
spiegano ad Assobotteghe, ma di proporre nelle città e nei territori
il senso profondo di un cambiamento che guarda ai beni comuni, alla
democrazia, alla socranità alimentare e tutti gli altri valori e
strumenti per costruire una società diversa
MASSIMO RENNO
<http://comune-info.net/2015/05/le-parole-giuste-per-poter-ricominciare/>

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