Associazione "'Ngracalati" presenta 1 edizione - II decennio "BORGOINFESTA -Voci di Terra" Prima edizione del secondo decennio: "Borgoinfesta" avvia un nuovo corso nel segno dell'agricoltura organica e rigenerativa 31 maggio, 1 e 2 giugno 2015 Borgagne (fraz. Melendugno) - Lecce
Si inaugura domenica 31 maggio, il nuovo Borgoinfesta, festival eco culturale che torna a Borgagne, piccola frazione di Melendugno (Lecce), fino a martedì 2 giugno, con la prima edizione del secondo decennio, momento di svolta e grandi novità per tutta la storia della manifestazione, quest'anno dedicata al tema "Voci di terra". Agricoltura organica e rigenerativa sono le coordinate entro cui si sviluppa l'intero programma di corsi, dibattiti e riflessioni che danno voce alla terra per raccontare una nuova storia di comunità, promuovendo uno stile di vita legato alla salute dei suoli, dei frutti e di riflesso delle persone. Tutto, però, senza far impallidire il clima festoso che da sempre caratterizza Borgoinfesta, con tre serate di concerti con Almoraima, Folkalore, Dario Muci e Valerio Daniele, Anna Cinzia Villani e MacuranOrchestra, Marzia Stano e tutti i cantori che brulicano tra le viuzze del borgo. Organizzato dai volontari dell'associazione 'Ngracalati, il festival prende quest'anno una direzione nuova, più essenziale ma densa di contenuti, col desiderio di spargere i semi per far germogliare progetti imbastiti sul tema dell'agricoltura, con grande attenzione ai metodi di coltivazione sostenibili. A sugellare questo nuovo corso è una rappresentanza di Deafal, la Delegazione europea per l'agricoltura familiare di Asia, Africa e America Latina, che a Borgoinfesta 2015 porta testimonianze ed esempi di grande spessore, condividendo buone pratiche e preziose informazioni. Deafal, infatti, promuove il miglioramento delle condizioni di vita dei produttori agricoli, l'autodeterminazione alimentare delle comunità e la tutela del territorio e dell'ambiente, che passano attraverso la preservazione della biodiversità, il rispetto dei cicli naturali e la riduzione della dipendenza iniqua dei produttori dal mercato. La comunità di Borgagne continua il suo cammino di crescita, proseguendo un percorso avviato nel 2014 con l'adesione all'Associazione Nazionale Borghi Autentici d'Italia, una rete virtuosa tra piccoli e medi comuni, enti territoriali e organismi misti di sviluppo locale che condividono un percorso di miglioramento del tessuto urbano, dei servizi, del contesto ambientale e culturale, volto a un graduale e costante incremento della qualità di vita sia in termini sociali sia economici. Il borgo, dunque, si guarda dentro e intorno, affronta con approccio attivo i problemi del territorio, proponendo soluzioni "altre" senza perdere l'animo festoso e gioioso che da sempre ha nutrito Borgoinfesta. Come ogni anno, infatti, il lungo corridoio a cielo aperto tra piazza Sant'Antonio e il Grande Olmo sarà puntellato di bancarelle del gusto con i piatti tipici della comunità di Borgagne, deliziosi pasticciotti e spumoni, prestigiosi vini e birre artigianali del Salento. Anche quest'anno, poi, i frantoi, la chiesa madre e i palazzi si fanno scrigno di mostre, collettive d'arte ed estemporanee di scultura a cura di Dino Lala e Piero Saracino, Lucio Conversano, Antonio Miglietta, Raffaele Puce, Gianni Chiriatti, Isabella Buccoliero, Domenico Bruno e Franco Chiarello, mentre arte e artigianato si fondono nei vicoli con mastro Bruno, intrecciatore di giunchi, e Mastro Pantaleo, scalpellino e artigiano della pietra leccese. Parallelamente alle attività culturali e d'intrattenimento l'associazione 'Ngracalati tiene saldo il binomio Borgoinfesta-solidarietà, continuando la raccolta fondi che in questi anni ha sostenuto la costruzione di tre pozzi, l'allestimento di un dormitorio e il sostentamento dei ragazzi dell'orfanotrofio di Ouenou in Benin. A celebrare la terra è anche il ricco programma musicale che taglia il nastro domenica 31 maggio con gli Almoraima che presentano in anteprima "Cafè Cantante", disco, in uscita ad agosto, ispirato dal doppio tour in Messico e dalla feconda collaborazione con il contrabbassista cubano Pavel Molina. I brani battono sentieri attuali aprendo dialoghi tra flamenco e musica latino americana, alla ricerca di un passato e un presente. La stessa sera, l'appuntamento è anche con la prima nazionale dei Folkalore, gruppo borgagnese che porta sul palco l'album "Souvenir", lavoro che intreccia il vecchio e il nuovo provando a musicare il pensiero "Salento, Terra e Libertà... quello che è stato e quello che sarà", con la consapevolezza che, come affermano gli stessi artisti, "in questa primavera turistica", il rischio sia di impacchettare tutto in un caratteristico e colorato souvenir. Ospite della serata è Marzia Stano con il suo ultimo singolo "Sotto i cieli dell'Ilva". Lunedì 1 giugno il palco è per le "Storie di uomini e nuvole" di Dario Muci e Valerio Daniele che narrano le vite quotidiane, l'impegno sociale, la denuncia, gli affanni di un Sud di ieri che somiglia tanto al Sud di oggi, quasi immobile, inesorabilmente preda delle stesse problematiche. Il repertorio affonda le radici nella tradizione salentina ma accoglie anche brani d'autore in un mélange di storie, timbri e musiche antiche e moderne al tempo stesso, per una tradizione rinnovata, viva, in continuo mutamento. Per la speciale occasione firmata Borgoinfesta il duo si arricchisce della partecipazione di Vito De Lorenzi, Redi Hasa e Mariasole De Pascali. Martedì 2 giugno Borgoinfesta saluta i suoi avventori con un concerto diffuso nelle corti di Borgagne che vede protagonisti Andrea Presa e Kavita Sony con Transalento, un mix di suoni ancestrali in stile world-tribal-psychedelic, il "salentinian one man band" Claudio Miggiano e il coro dell'associazione La Sciciula di San Donato. Prima di lasciare spazio ai concerti sul palco, protagonista è Unzazap Bif Band, la banda contadina itinerante di Borgoinfesta diretta da Gianni Amati con la collaborazione di Emanuele Carcagni. A seguire, la serata continua con "Fimmina, mare e focu" di Anna Cinzia Villani e MacuranOrchestra, un concerto che canta la donna con i suoni della musica tradizionale salentina, ma da una prospettiva insolita, tutta femminile.
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