Re: [Hackmeeting] il flame della policy

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Autore: nullpointer
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To: hackmeeting
Oggetto: Re: [Hackmeeting] il flame della policy
P@sKy wrote:
> Io non capisco,
> [...] per cui lasciamo le cose al buonsenso
> e l'intelligenza dell'individuo ed alla trattativa individuale,
> se poi le cose dovessero degenerare in qualsiasi forma allora
> la cosa è ben diversa e ce ne faremo carico collettivamente senza
> indugi, così com'è sempre stato [...] e di certo con gli stronzi
> non siamo mai stati teneri questo mi sembra un buon deterrente per
> tutti e non vedo la necessità di metterlo nero su bianco


Anche io come P@sky non capisco la necessità di esprimere in forma così
espansa, esplicita e pedante queste cose... tanto chi non vuole capire
non capisce, e tra l'altro probabilmente quasi nessun* legge cio' che
scriviamo... inoltre spesso non ci rendiamo conto che un linguaggio che
a noi sembra chiaro, fuori dai nostri ambiti e da quelli affini, ovvero
per il 98% della popolazione, non vuol dire nulla.

Se occorre rassicurare chi non conosce HackMeeting, facciamolo, ma deve
essere comunque una frase snella e sintetica, anche perché stiamo
parlando del manifesto di hackmeeting e questo non puo' essere occupato
quasi interamente da sta cosa.
Inoltre, se si rivolge a chi non conosce HackMeeting, probabilmente si
rivolge a chi poco frequenta i centri sociali e poco pratica
l'autogestione, non per questo pero' rinuncia ad uscire di casa... e lì
fuori, nella via tra casa e il centro sociale (all'università, sul
lavoro...), questi comportamenti sono persino piu' diffusi che dentro (o
al massimo sono diffusi allo stesso modo).

Spesso ad hackmeeting abbiamo trattato concretamente tematiche di
genere, di poteri e di abusi nei rapporti etc, vedi:
http://www.hackmeeting.org/hackit13/seminari.html#violenza
http://www.hackmeeting.org/hackit13/seminari.html#cavo
A questo punto, se è importante, decidiamo di trattare concretamente
queste tematiche anche quest'anno, rassicurando con il programma di
HackIT, piuttosto che con (o in aggiunta a...) una frase dal sapore di
policy buttata lì nel manifesto.

Per quanto riguarda la frase, a me l'unica che convince, se prprio deve
andare nel manifesto, è quella scherzosa proposta da Jigen, ovvero:

"Se subisci o assisti a episodi di oppressione, aggressione, brute
force, port scan, ping flood e altri DOS non consensuali e non sai
come reagire o mitigare l'attacco, conta sul sostegno di tutta la
comunità e non esitare a richiamare pubblicamente l'attenzione e
chiedere aiuto."

oppure in alternativa la prima versione di quella proposta da Ginox:

"Hackmeeting e' un incontro antifascista, antirazzista e antisessista
(in ordine alfabetico, ma tutti di pari importanza).
Ci aspettiamo che chi vi partecipa condivida questo principi
di base, e si comporti si conseguenza. In quest'ottica non sara'
accettata alcuna aggressione, commento irrispettoso o avance non
consensuale.
Hackmeting e' uno spazio autogestito, ogni persona che vi transita e'
quindi responsabile che le giornate di hackit si svolgano nel rispetto
di queste idee."

non aggiungerei altro, il resto mi sembra eccessivo, ridondante, anche
un po' aggressivo verso chi legge (e corteggiamento non consensuale non
mi piace come termine...).

Poi IMHO se vogliamo mettere la forma estesa (il pippone sul chiedere
sostegno alla comunità), allora facciamolo nella sezione FAQ o info del
sito, dove di solito c'è la risposta a "cosa devo portare?" "dove posso
dormire?" etc., e a questo punto anche la parte sulle foto ci starebbe
tutta (e mi sembra anche scritta molto bene!).


ciao,

--
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