Re: [Ciotoflow] II corso di fondamenti di informatica - orsu…

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Autore: Daniele Parisi
Data:  
To: Flussi di ciotia.
Oggetto: Re: [Ciotoflow] II corso di fondamenti di informatica - orsu'
Non so se è il luogo adatto, il mio è più uno sfogo che altro, che nasce
sopratutto dall'esperienza con il corso di fisica, ma, come avevo già detto
secondo me l'università dovrebbe funzioneare al contrario: La teoria
assegnata per casa, dalle pagine di una dispensa, da un libro, una
video-lezione ecc.
Dopodiché, invece, in in aula si fanno esercizi, si fanno domande sulla
teoria, si lavora in gruppo sotto la supervisione dell'insegnate.

Ecco qualche motivo perché la lezione di teoria classica non va bene:

- Non ha valore aggiunto: L'interazione tra insegnati e studenti è quasi
sempre minimale e superflua.
- Al contrario le chiacchere di qualcuno spesso infastidisce sia insegnanti
che studenti.
- Ti distrai un attimo e capita che fino alla fine non riesci a riprendere
più il filo.
- È quasi sempre il caso che la spiegazione è troppo lenta o al contrario
troppo veloce, ma non ci puoi fare niente.
- Devi giostrarti contemporaneamnte tra il seguire, prendere appunti e
cercare di capire.
- Alle volte alcune cose già le sai, e vorresti proprio saltarle, ma non
puoi.
- Per alcuni concetti, dopo essere stati introdotti, il cervello ha bisogno
di un po' di tempo per giocarci, per sedimentarli, soprattutto prima di
introdurne altri che ne fanno uso. Ma le ore sono quelle, bisogna
schiacciare quanto più possibile, e bisogna andare avanti.
- Ti sei perso qualche lezione? Sei fottuto amico. O comunque recuperare è
molto più penoso di quanto dovrebbe. Una volta tornato, nel frattempo,
seguire le lezioni è magari impossibile senza i concetti che ti sei perso.
- I professori, comprensibilmente, si annoiano a spiegare ogni anno le
stesse identiche cose allo stesso modo. È la qualità della lezione
diminuisce di anno in anno.
- I professori dimenticano di dire delle cose, si perdono, non possono
competere con del materiale che è stato preparato, studiato, rivisto e
perfezionato magari di anno anno.

E potrei andare avanti ad aggiungere punti molto più a lungo, ma mi fermo.
Mi piacerebbe comunque se si riuscisse a sperimentare questo cambio di
paradigma dove la teoria diventa la parte da fare per conto proprio, come
compito per casa, e invece la pratica e l'esercitazione insieme
all'insegnate e agli altri studenti.



Il giorno 11 aprile 2015 14:46, garulf <garulf@???> ha scritto:

> Salve a tutt* un'altra volta!
>
> Ci stiamo avvicinando alla seconda meta' di Aprile quindi orsu'
> iniziamo a impostare un po' questo corso.
>
> Con questa mail vorrei iniziare a tirare fuori le principali cose da fare
> e i punti da discutere, scusate l'email lunghina. Sicuramente sara'
> necessario vederci almeno un altro paio di volte di persona.
>
> A proposito quando ci volgiamo vedere? (io purtroppo merc. non penso di
> poterci essere, ma se manco solo io non e' un problema)
>
>
>
> * Metodo didattico *
>
> Riepilogo a memoria dove siamo arrivati con la discussione. Essendo a
> memoria potrebbe essere errato o di parte, nel caso integrate/correggete:
>
> -------------------RIEPILOGO-----------------------------------------
>
> Proveremo ad integrare metodi didattici alternativi alla classica lezione
> frontale, facendo pero' particolare attenzione a rendere chiara a chi
> seguira' il corso quest'intenzione. Particolarmente fattibile ci sembra di
> adoperare qualche tecnica che sfrutti il lavoro di gruppo, anche perche' si
> presta bene a risoluzione di esercizi tipo quelli dell'esame. Un'opzione
> che ci e' sembrata abbastanza efficace e' quella di dividere le lezioni
> "teoriche" dalle lezioni "pratiche", e di sfruttare metodologie di
> apprendimento cooperativo specialmente per quest'ultime. In piu' si era
> parlato di valutare se utilizzare oltre agli esercizi tipici anche sfide e
> challanges che rendano piu' accattivanti e divertenti le sessioni pratiche.
>
> -------------------RIEPILOGO-----------------------------------------
>
> Per quanto ne ho potuto capire io (il che e' tutto dire) l'insieme di
> tecniche che si basa sulle interdipendenze positive che si instaurano
> all'interno di un gruppo di studenti per sviluppare conoscenze e abilita'
> sociali vengono catalogate con il nome di Apprendimento Cooperativo [0][1].
>
> Da una veloce e largamente incompleta ricerca sull'argomento mi sono
> venute in mente le seguenti cose che secondo me sono importanti affinche'
> il metodo assicuri un interazione positiva, costruttiva tra i membri del
> gruppo e che mantenga il loro interesse:
>
> * Dev'essere dato uno scopo preciso e interessante, che che pero' si
> riesca a iniziare e finire nel tempo previsto
>
> Qua dovremmo valutare bene se dare solo esercizi "tipo esame", se provare
> ad utilizzare anche challanges/esercizi piu' accattivanti e/o se vogliamo
> affiancare un server web-based per la correzione automatica delle soluzioni
> (arriva il codice al server, viene compilato in pase ad alcuni test su
> coppie input/output dire se e' giusto)
>
> * tempi e modalita' precise (es. avete 10 minuti per provare a fare
> l'algoritmo con il diagramma di flusso, poi lo commentiamo, poi avete 30
> min per scriverlo in java e alla fine vanno caricate tutte le soluzioni sul
> server principale per vedere se sono giuste).
>
> * Gruppi piccoli (4/5 persone secondo me)
>
> Qua dobbiamo capire come formare i gruppi. Secondo me bisogna capire se e
> quanto e' importante formare gruppi eterogenei oltre che per capacita'
> anche per provenienza da diversi corsi di laurea . Lasciamo che si formino
> da soli? Devono cambiare ad ogni lezione?
>
> * Comunicazione audio/visiva tra gli individui di uno stesso gruppo
>
> Questo punto lo vedo un po critico da risolvere per come e' messa l'aula.
> Non voglio fare polemiche :), ma oggettivamente 5 persone sui banchi il
> primo con l'ultimo non si ne sentono ne vedono, sopratutto se tutti i
> gruppi parlano. Dato che ormai abbiamo bel tempo una possibilita' potrebbe
> essere utilizzare lo spazio di fronte l'aula, solo che dovremmo procurarci
> molti altri banchetti, sopratutto per le prime lezioni dove ci aspettiamo
> una buona affluenza.
>
> * Data inizio, frequenza lezioni e giorni lezioni *
>
> Eravamo rimasti di iniziare orientativamente settimana prox (!!), due
> giorni a settimana e di farlo ... non mi ricordo.
>
> Ad ogni modo cosa facciamo diamo un'indicazione dei giorni ma sentiamo
> anche le esigenze degli studenti?
>
> * Programma *
>
> Il programma grosso modo sara' lo stesso dell'anno scorso. L'unica cosa
> che urge a livello di preparazione dei contenuti e' come strutturare almeno
> le prime lezioni pratiche. Se non ricordo male la prima lezione e' nozione
> di algoritmo, diagramma di flusso e concetto di variabile. E' vero? Idee su
> come impostare un'attivita' pratica di gruppo su queste tematiche?
>
> * Locandina *
>
> Volendo potremmo riproporre lo stesso stile di quella passata [2], cosi
> perdiamo meno tempo a farla. Se poi qualcuno ha interesse e voglia di fare
> un restyling ben venga :)
> Tempistiche? fine di questa settimana?
>
> Ciau,
> g
>
>
>
>
> [0] http://it.wikipedia.org/wiki/Apprendimento_cooperativo#Voci_correlate
>
> [1] http://www.filedropper.com/cooperativelearning
>
> [2] http://flow.ciotoni.net/data/corsoFIdef.pdf
> _______________________________________________
> Ciotoflow mailing list
> Ciotoflow@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/ciotoflow
>