[Hackmeeting] TUTTO Quello che non sai vedere, non devi capi…

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著者: Marco A. Calamari
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To: hackmeeting Maillist
題目: [Hackmeeting] TUTTO Quello che non sai vedere, non devi capire, non puoi dire, non osi raccontare
Se qualcuno domani e' a Roma e vuole venire, sara' il benvenuto.

<http://www.radicali.it/evento/tutto-quello-che-non-sai-vedere-non-devi-capire-non-puoi-dire-non-osi-raccontare-frontiere-ra>

Radical Digital Frontiers | Hermes

Domenica 12 aprile ore 9:30
Roma, Partito Radicale via di Torre Argentina, 76 - terzo piano

Il 12 aprile, TUTTO Quello che non sai vedere, non devi capire, non puoi
dire, non osi raccontare. Frontiere Radicali Digitali | Hermes centro
studi sulla trasparenza e i diritti umani digitali. Aderiscono
all’evento: CILD coalizione italiana Libertà e Diritti Civili,
Intelligence for Democracy, Progetto Winston Smith. Il 12 aprile, a Roma
in via di Torre Argentina, 76 dalle ore 9 e 30.

#Tuttoquelloche #nonsai vedere. Siamo tutti servi della gleba (digitale)
Il costo nascosto dei cosiddetti servizi “gratuiti”, offerti da
multinazionali il cui business si basa appunto sulla vendita a terzi
delle nostre informazioni, è ormai cronaca quotidiana.

Ma il mercato delle “app” e la loro integrazione con il mondo dei
dispositivi connessi ad internet stanno cambiando ulteriormente il
modello. Ad una rete pubblica e luogo anche di esperienza condivisa, si
sostituiscono micromondi segmentati e singolari in cui gli utenti sono
completamente in balia dei produttori. Le Cose, con i dati che
raccolgono e con la loro innata capacità di condividerli mediante la
rete, assorbono parti via via più rilevanti delle informazioni della
vita del cittadino.

Le Cose condividono con noi i nostri spazi, indossati o addirittura
chirurgicamente inseriti nel nostro corpo, sono sotto il costante
controllo di terzi, ed estremamente limitato è il nostro potere nella
gestione del loro funzionamento. Le Cose connesse in Rete, la cui
utilità è innegabile, possono trasformarsi in Cose Cattive e, di lì, in
incubi.

#Tuttoquelloche #nondevi capire. Tecnologia e ragion di stato
Il totalitarismo avanza ovunque nel mondo. Molto si dibatte sulle
vicende riguardanti le dittature e le non democrazie presenti sul
pianeta, ma troppo poco si affronta la problematica del processo di
“democratizzazione reale” che contraddistingue le democrazie liberali
del mondo occidentale. Lo stato di avanzamento della “ragion di stato” è
una “peste” che affligge moltissimi governi, anche quelli che fino a
qualche tempo fa potevano considerarsi come “altare della democrazia e
della libertà”. Alla dittatura militare e agli stati di polizia dei
regimi si sostituisce oggi una modalità più tranquilla ed accettabile di
controllo sociale basata sulla tecnologia.

#Tuttoquelloche #nonpuoi dire. C’è più censura di quella che credi
La caduta del Muro di Berlino, il collasso del blocco comunista e
l’avvento del World Wide Web, che permette anche alla più flebile voce
di essere udita ovunque, il mondo ha vissuto un’età senza paragoni di
libertà di espressione. Ma è proprio vero? La censura non è limitata ai
casi noti della Grande Muraglia Digitale in Cina o delle iniziative di
limitazione del Web in altri paesi totalitari come Iran o Arabia, la
censura è molto più vicina di quanto si pensa e affligge quotidianamente
la vita dei cittadini delle “grandi democrazie” occidentali che sulla
libertà di espressione hanno costruito gran parte della propria liturgia
politica. C’è più censura di quello che si crede: i grandi provider
eliminano, spesso con drastica insensibilità, dal discorso pubblico temi
sensibili e gli stati nazionali provano, senza mai veramente riuscirci,
a controllare e restringere ciò a cui cittadini possono accedere.

Alcuni link per approfondire

http://www.scoopwhoop.com/news/insta-photo/

http://www.key4biz.it/lattuale-modello-di-internet-e-a-rischio-intervist...

https://www.eff.org/press/releases/international-coalition-launches-mani...

#Tuttoquelloche #nonosi raccontare. Anticorruzione tecnologicamente
imposta
La corruzione è ampiamente diffusa nella politica, nell’economica e
nelle istituzioni e grava sulle risorse nazionali e riduce
l’attrattività di un paese. In Italia il problema è particolarmente
grave, non solo è chiaramente percepito dall’opinione pubblica, ma
ampiamente perseguito dalla magistratura con inchieste e processi.
Nonostante questo sembra che gli strumenti di contrasto del fenomeno
risultino particolarmente poco efficaci. Infatti mentre l’attività
legislativa si concentra sull’introduzione di sempre nuove norme che
aggiornano, aggravano o modificano le pene, molto raramente si prende in
considerazione azioni che possano rendere meno sicuro ed efficace il
processo corruttivo. In altre realtà lo strumento principale adottato
per contrastare il fenomeno corruttivo, la malversazione e i crimini
propri dei colletti bianchi, non solo in relazione all’ambito pubblico,
è il sostegno ai programmi di whistleblowing che hanno mostrato grande
efficacia nel favorire l’emersione della conoscenza su condotte di
malversazione aziende nonché funzionare effettivamente come deterente.

Alcuni link per approfondire
http://www.lavoce.info/archives/33889/perche-litalia-non-e-un-paese-per-...

Whistleblowing Field Reports:
    Iniziative transnazionali
    Focus: WildLeaks
    Iniziative nazionali
    Focus: Allerta Anticorruzione
    Focus: LeaksCapitale vs MafiaCapitale
    Focus: The Anonymous Big Brother Award


Programma

09:30 Apertura dei lavori - Diego Sabatinelli, discorso di saluto e
introduzione

Roberto Galoppini, “Quello che non puoi vedere: Internet delle Cose
Cattive. La tua TV sa di te più di quanto tu sappia di te stesso”.

Marco Calamari, “Quello che non devi sapere: Tecnologia e Ragion di
Stato. Il panorama delle attività di controllo tecnologico da parte
degli stati nazionali, da WikiLeaks a NSA”.

Arturo Filastò, “Quello che non devi sapere: Tecnologia e Ragion di
Stato. La parte peggiore della censura”.

Guido Scorza, “Quello che non vuoi dire: Anticorruzione tecnologicamente
imposta. Il ruolo e le possibilità della sentinella civica. Quadro e
limitazioni della normativa nazionale”.

Giovanni Pellerano (HERMES), “Whistleblowing: Iniziative transnazionali.
Il quadro delle iniziative di Whistleblowing in giro per il mondo:
PubLeaks, AfriLeaks, … ”.

Andrea Crosta (Elephant Action League), “WildLeaks Field Report. La
prima piattaforma sicura per la denuncia dei crimini contro la Fauna
Selvatica e le Foreste”.

Cecilia Anesi (IRPI), Whistleblowing, “Iniziative nazionali. Il quadro
delle iniziative di whistleblowing in Italia ”.

Enrico Gallina (Transparency International), “ALAC. Il sito Allerta Anti
Corruzione di Trasparency International”.

Diego Sabatinelli, “LeaksCapitale vs Mafia Capitale. Presentazione di un
leak site sulla situazione romana”.

Marco Calamari, “Big Brother Award. Segnala il tuo Grande Fratello più
detestato, anonimamente con GlobaLeaks”.

Chiusura lavori 13.30