Subject: +200% deforestazione in Amazzonia: dobbiamo fermarli
From: avaaz@???
To: pilarcastel@???
Date: Tue, 7 Apr 2015 04:29:30 -0400
Avaaz.org - The World in Action
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In Amazzonia potremmo essere a un passo dal creare la più grande riserva naturale del mondo, come se facessimo un parco dalla Sicilia alla Norvegia. La buona notizia è che la Colombia ha appena dichiarato che ci sta ma ora con una enorme pressione internazionale dobbiamo convincere anche Brasile e Venezuela, firma subito:
FIRMA PER L'AMAZZONIA
Cari avaaziani,
in Amazzonia potremmo essere a un passo dal creare la più grande riserva naturale del mondo: 1 milione e 350mila chilometri quadrati, come se facessimo un parco dalla Sicilia fino alla Norvegia. E ormai è l’unico progetto che può salvare l’Amazzonia da un disboscamento senza freni e illegale, ma serve un'enorme pressione internazionale per convincere alcuni Paesi ancora incerti.
La Colombia è già pronta a sostenere il piano. E le possiamo dare una mano: mettendo assieme un grande appello globale per salvare l’Amazzonia e poi commissionando sondaggi che mostrino che anche in Brasile e Venezuela i cittadini vogliono questo parco. Questi Paesi stanno cercando di conquistare un ruolo importante nel prossimo vertice ONU sul clima e se ci mobiliteremo subito capiranno che questa è la loro occasione.
L’Amazzonia è semplicemente indispensabile per il Pianeta. Ospita il 10% delle specie conosciute, e i suoi miliardi di alberi hanno un ruolo fondamentale nel rallentare il cambiamento climatico a livello globale. Gli esperti dicono che questa riserva naturale è l’unico modo per fermare davvero il disboscamento ormai fuori controllo. Firma ora e non appena saremo a 1 milione di firme le consegneremo ai capi delle comunità indigene che le porteranno direttamente ai loro governi in Colombia, Brasile e Venezuela:
https://secure.avaaz.org/it/amazon_corridor_loc/?bfXBdbb&v=56480
Cari avaaziani,
in Amazzonia potremmo essere a un passo dal creare la più grande riserva naturale del mondo: 1 milione e 350mila chilometri quadrati, come se facessimo un parco dalla Sicilia fino alla Norvegia. E ormai è l’unico progetto che può salvare l’Amazzonia da un disboscamento senza freni e illegale, ma serve un'enorme pressione internazionale per convincere alcuni Paesi ancora incerti.
La Colombia è già pronta a sostenere il piano. E le possiamo dare una mano: mettendo assieme un grande appello globale per salvare l’Amazzonia e poi commissionando sondaggi che mostrino che anche in Brasile e Venezuela i cittadini vogliono questo parco. Questi Paesi stanno cercando di conquistare un ruolo importante nel prossimo vertice ONU sul clima e se ci mobiliteremo subito capiranno che questa è la loro occasione.
L’Amazzonia è semplicemente indispensabile per il Pianeta. Ospita il 10% delle specie conosciute, e i suoi miliardi di alberi hanno un ruolo fondamentale nel rallentare il cambiamento climatico a livello globale. Gli esperti dicono che questa riserva naturale è l’unico modo per fermare davvero il disboscamento ormai fuori controllo. Firma ora e non appena saremo a 1 milione di firme le consegneremo ai capi delle comunità indigene che le porteranno direttamente ai loro governi in Colombia, Brasile e Venezuela:
https://secure.avaaz.org/it/amazon_corridor_loc/?bfXBdbb&v=56480
Se non facciamo qualcosa, subito, l’Amazzonia è spacciata. L’anno scorso la deforestazione ha avuto una impennata incredibile arrivando in Brasile al 190% di aumento in 12 mesi. Le leggi attuali non bastano, e le autorità locali non sono più in grado di arginare la deforestazione illegale, le nuove miniere che spuntano come funghi e gli allevamenti che continuamente nuovi spazi. Abbiamo bisogno di aree protette per far rinascere la foresta, e questo enorme corridoio che andrebbe dalle Ande fino all’Oceano Atlantico potrebbe salvare il delicato ecosistema amazzonico.
Per alcuni le riserve naturali sono un ostacolo allo sviluppo economico, altri dicono che non tengono in considerazione le popolazioni indigene. Ma i promotori di questo progetto si sono impegnati a cooperare al 100% con le comunità locali, e l’80% dei terreni coinvolti ha già qualche tipo di protezione. Si tratta solo di collegare le varie aree e coordinare gli sforzi tra i Paesi confinanti per rendere più facile far rispettare le leggi.
In molti tra gli attivisti e le comunità indigene sono morti per denunciare la devastazione dell’Amazzonia. Aiutiamo gli avaaziani e tutti i cittadini in Sud America, facciamo la nostra parte per convincere Brasile, Colombia e Venezuela a prendere questa decisione. Che sarebbe storica per fermare tanto il cambiamento climatico quanto la perdita di biodiversità sul Pianeta. Firma ora, facciamo vedere l’enorme sostegno che questo progetto ha in tutto il mondo:
https://secure.avaaz.org/it/amazon_corridor_loc/?bfXBdbb&v=56480
In passato come movimento abbiamo contribuito a combattere le minacce all’Amazzonia in Bolivia, Perù e Brasile. Ora possiamo ottenere una vittoria storica che potrebbe darci una speranza in più per il futuro. Questa campagna può creare un precedente incredibile per proteggere le foreste in tutto il mondo. Non perdiamo questa occasione.
Con speranza e determinazione,
Alice, Bert, Ana Sofia, Oscar, Marigona, Joseph e tutto il team di Avaaz
Maggiori informazioni
La Colombia propone la creazione della più grande area protetta del mondo (Lifegate)
http://www.lifegate.it/persone/news/la-colombia-propone-la-creazione-della-piu-grande-area-protetta-del-mondo
La Colombia cerca fondi per la deforestazione zero (Rinnovabili.it)
http://www.rinnovabili.it/ambiente/colombia-deforestazione-zero-333/
Amazzonia, deforestazione senza limite: +290% in Brasile (Repubblica)
http://www.repubblica.it/ambiente/2014/10/20/news/amazzonia_deforestazione_senza_limite_290_in_brasile-98592081/
Allarme foreste: i polmoni verdi della Terra mai malati quanto ora (Repubblica)
http://www.repubblica.it/ambiente/2015/03/20/news/allarme_foreste_i_polmoni_verdi_della_terra_mai_malati_quanto_ora-110046216/#gallery-slider=110062057
Amazzonia, i danni alla biodiversità (Lettera43)
http://www.lettera43.it/ambiente/amazzonia-i-danni-alla-biodiversita_4367597317.htm
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