[RSF] Il popolo degli ulivi

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Szerző: comune-info
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Tárgy: [RSF] Il popolo degli ulivi
IL POPOLO DEGLI ULIVI
<http://comune-info.net/2015/03/il-popolo-degli-ulivi/>

Donne e uomini, giovani e anziani, contadini e medici, artisti e
persone comuni. È nato un popolo in Salento. È nato il popolo degli
ulivi, che si ribella all'eradicazione, che si legherà ai tronchi
millenari per impedirne la strage. C'è un popolo straordinario senza
politici, che si appella alla propria intelligenza, alla propria
passione, che rivendica il possesso della propria terra, che rifiuta
la politica dell'emergenza, che sa che non c'è risarcimento possibile
per un solo ulivo eradicato, che pretende studi e conoscenza,
trasparenza e partecipazione. Che rifiuta qualsiasi intervento
distruttivo che cambierà il volto del Salento. «Quista è casa mia,
terra mia e lassu sempre aperta la porta»
ROSARIA GASPARRO
<http://comune-info.net/2015/03/il-popolo-degli-ulivi/>

IN PIAZZA, CON IL RAMOSCELLO D'ULIVO
<http://comune-info.net/2015/03/in-piazza-con-il-ramoscello-dulivo/>
MASSIMILIANO GUERRIERI
<http://comune-info.net/2015/03/in-piazza-con-il-ramoscello-dulivo/>

NOI SIAMO GLI ULIVI
<http://comune-info.net/2015/03/noi-siamo-gli-ulivi-fermiamo-la-strage/>
DON PASTA
<http://comune-info.net/2015/03/noi-siamo-gli-ulivi-fermiamo-la-strage/>

FERMATE LA MATTANZA DEGLI ULIVI SECOLARI
<http://comune-info.net/2015/03/fermate-la-mattanza-degli-ulivi-secolari/>
ANTONIA BATTAGLIA
<http://comune-info.net/2015/03/fermate-la-mattanza-degli-ulivi-secolari/>

FACCIAMO COMUNE INSIEME
<http://comune-info.net/2015/03/facciamo-comune-insieme/>

Il 30 marzo di tre anni fa abbiamo appeso un cartello sul web con
sopra scritto “Comune“. Qualcuno magari se lo ricorda: i primi due
articoli pubblicati erano di Ascanio Celestini (Io ho un chiodo
<http://comune-info.net/2012/03/io-ho-un-chiodo/>
) e di Serge Latouche (La città inedita
<http://comune-info.net/2012/03/la-citta-inedita/>
). Ne sono seguiti 4.968. Oggi, 30 marzo 2015, più di 4 mila persone
leggono Comune ogni giorno, diversi articoli sono stati letti 10 mila
volte, qualcuno perfino 90 mila. Le pagine complessive scaricate
finora sono state 2,8 milioni. Facebook aggiunge che sono 25.020 le
persone a cui “piace” la nostra pagina
<https://www.facebook.com/Comuneinfo>
. Il ritmo con cui salgono queste cifre è regolare, segno di buona
salute. A noi continuano a piacere tutti quelli che aprono queste
pagine anche per una sola volta ma soprattutto le decine di persone
che, in modi e tempi differenti, scelgono di contribuire a fare Comune
e a Ribellarsi facendo in ogni angolo del mondo, come ricordano tanti
messaggi creativi quanto affettuosi (questi
<http://comune-info.net/2014/01/ribellarsi-facendo-4/>
). Sì, mondi diversi già esistono, noi proviamo a raccontarli. È il
nostro piccolo grande esercizio di libertà
<http://comune-info.net/2014/11/esercitare-liberta-gustavo-esteva/>
.

NELLA CABINA DI PILOTAGGIO
<http://comune-info.net/2015/03/despressione-cabina-pilotaggio/>

Dicono che il giovane pilota Andreas Lubitz avesse sofferto di crisi
depressive e avesse tenuto nascoste le sue condizioni psichiche
all'azienda per cui lavorava, la Lufthansa. Dicono anche faceva
jogging e gli straordinari, era energico e sempre allegro. Si
dimenticano di dire che il tasso di suicidio per depressione è
cresciuto del 60 per cento negli ultimi quarant'anni. Ci sarà un
nesso con il trionfo del neoliberismo che implica precarietà e
competizione? "Un'epidemia di suicidio si è abbattuta sul pianeta
terra... - scrive Franco Berardi Bifo - da quando la pubblicità ci ha
sottoposto a un bombardamento di felicità obbligatorio, da quanto la
solitudine digitale ha moltiplicato gli stimoli e isolato i corpi, da
quando il capitalismo finanziario ci ha costretto a lavorare il doppio
per guadagnare la metà". Un articolo da leggere e rileggere
FRANCO BERARDI BIFO
<http://comune-info.net/2015/03/despressione-cabina-pilotaggio/>

CHE ORIGINE HANNO I PILOTI?
<http://comune-info.net/2015/03/che-origine-hanno-i-piloti/>
ALESSANDRO GHEBREIGZIABIHER
<http://comune-info.net/2015/03/che-origine-hanno-i-piloti/>

LA NAUSEA <http://comune-info.net/2015/03/la-nausea/>

Viviamo in perenne competizione con tutti. Siamo cervelli in vendita
desiderosi di emergere, di apparire in qualche talk-show. Oppure
inseguiamo oasi individuali. La nostra volatilità è assoluta. Ci
restano nausea e molta rabbia
PAOLO MOTTANA <http://comune-info.net/2015/03/la-nausea/>

EXPO 2015. NOTE CRITICHE A MARGINE DEL MEGAEVENTO
<http://comune-info.net/2015/03/expo-2015-note-critiche/>

Expo non è “solo” un cantiere di speculazioni e un banco di prova
delle nuove riforme strutturali del lavoro (all'insegna del
self-management, della gratuità e della flessibilità), ma si
configura anche come spazio di produzione di discorso, di simboli, di
miti e di pratiche che vanno ad alimentare un'idea di mondo nata nella
notte dei tempi: la Storia del maschio. Uno dei campi discorsivi e
simbolici attorno a cui si costruisce l'Esposizione Universale del
terzo millennio è infatti quello della femminilità come insieme di
attributi salvifici e creativi della donna e quello della vita come
terreno di sfida politica ed economica. Donna come portatrice di un
potenziale differente per il lavoro e per l'impresa. Per queste
ragioni quella contro Expo è una battaglia dalla portata epocale in
ci occorrono creatività concettuale e coraggio intellettuale
GEA PICCARDI <http://comune-info.net/2015/03/expo-2015-note-critiche/>

EXPO, LA VETRINA DEI MERCANTI
<http://comune-info.net/2015/03/la-vetrina-dei-mercanti-si-chiama-expo/>

Expo 2015 rappresenta la più chiara manifestazione di un modello di
sviluppo insostenibile. Tutta la kermesse riprende e rilancia un
sistema agroalimentare incapace di rispondere alle esigenze di
sovranità alimentare e di equo accesso ad un'alimentazione di
qualità. I cantieri verso Expo 2015 sono stati un insulto ai diritti
del lavoro e alla sostenibilità ambientale. Ancora una volta è la
filosofia delle “grandi opere” ad essere validata come unica
strada percorribile. L'evento sarà una grande vetrina di marketing
per le multinazionali dove non verranno affrontati i veri nodi
dell'agroalimentare. "Forti della nostra esperienza e azione
quotidiana - scrivono reti di economia solidale e associazioni -,
abbiamo scelto di unire le forze per promuovere e sostenere qualcosa
di diverso. Sarà uno spazio fatto di proposta e di conflitto"
L'APPELLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2015/03/la-vetrina-dei-mercanti-si-chiama-expo/>

IL SUOLO COME BENE COMUNE
<http://comune-info.net/2015/01/suolo-come-bene-comune/>

Per salvare il suolo occorre favorire l'agricoltura bio fondata su
piccole imprese in campagna e sugli orti in città
PIERO BEVILACQUA
<http://comune-info.net/2015/01/suolo-come-bene-comune/>

MANIFESTO PER UN'AGRICOLTURA ECOLOGICA
<http://comune-info.net/2015/03/manifesto-per-unagricoltura-ecologica/>

L'agricoltura odierna non è più soltanto industriale ma
tecnico-scientifica, non è più solo questione di meccanica, chimica
e genetica tradizionale ma di biotecnologie, con intrecci
inestricabili tra centri di ricerca e aziende chimiche e
farmaceutiche, Stati, organismi sovranazionali, capitali di rischio,
speculazioni sulle derrate, privatizzazione e commercializzazione di
ogni risorsa naturale (e umana). Il sistema agro-industriale nella sua
versione più avanzata è insostenibile per l'ambiente, come appare
dalle crescenti manifestazioni di cambiamenti climatici, di erosione
del suolo, di perdita di fertilità e di biodiversità, di
inquinamento delle acque. Anche l'agricoltura bio è finita sotto le
attenzioni della grande distribuzione, dell'industria alimentare e, in
ultimo, della finanza. Occorre ripartire da un'agricoltura ecologica,
rimettere al centro dell'operare umano il valore del saper fare, il
valore delle cose e delle relazioni, il valore del tempo, dei tempi
dell'attesa, del silenzio e dell'otium come opportunità di
conoscenza, come capacità di godere della vita senza consumarla
L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2015/03/manifesto-per-unagricoltura-ecologica/>

VIEWWOOF, CAMMINIAMO PER SALVARE IL TERRITORIO
<http://comune-info.net/2015/03/viewwoof-camminare-territorio/>

Per secoli nei paesi, nelle città e nelle campagne tra le Alpi e gli
Appennini le persone si sono spostate a piedi. Le strade bianche, i
sentieri e i percorsi che hanno solcato sono ancora esistenti, basta
semplicemente scovarli. Il progetto “Viewwoof” ha questo
obiettivo, invitando i contadini (e non solo) a cercare il percorso
che unisce la propria fattoria a quella del vicino. Un modo per
riscoprire, vivere e aprire i territori
ARTICOLO E RADIOTRASMISSIONE TERRANAVE
<http://comune-info.net/2015/03/viewwoof-camminare-territorio/>

UNA VIA URBANA PER DIFENDERE IL CLIMA
<http://comune-info.net/2015/03/la-via-urbana-contro-il-cambiamento-climatico/>

Ricordate le vicende di via Urbana, a Roma? In questo angolo del Rione
Monti i cittadini si sono messi in testa di pedonalizzare la strada,
coinvolgendo artigiani e negozianti. C'è un particolare: non hanno
aspettato, non hanno delegato, si sono ribellati (facendo) alla
dittatura dell'auto. La sorprendente e allegra ribellione di questo
vicolo medioevale ha motiviato altri in diversi luoghi d'Italia, e al
momento in tanti guardano all'esito di questa storia. Intanto, succede
che via Urbana viene inserita tra i luoghi romani dove si celebra la
simbolica Earth Hour, iniziativa pluridecennale del Wwf (ancora co'
‘sti panda ahò!, direbbe il furbissimo romano medio) per puntare
l'attenzione sul cambiamento climatico dovuto alle attività
antropiche, soprattutto quelle energivore. Il vicolo è in ottima
compagnia: Colosseo, Campidoglio, Quirinale, Camera dei deputati,
basilica di San Pietro, la moschea, la sinagoga. Robetta così
ROTAFIXA
<http://comune-info.net/2015/03/la-via-urbana-contro-il-cambiamento-climatico/>

PRODURRE SENSO NELLA VITA: UN ATTO PEDAGOGICO
<http://comune-info.net/2015/03/produrre-senso-nella-vita-un-atto-pedagogico/>

Il mondo nel quale viviamo è quello dei mezzi, delle tecniche. Le
finalità, il perché delle cose, il senso umano e storico sembrano
non appartenere alla cosiddetta “postmodernità”. Che cose io
sono? E cos'è il genere umano? Che cosa sto facendo? Che cosa sta
realizzando il genere umano? Sono domande che dovremmo porci tutti
ovunque. A cominciare dalla scuola
ALAIN GOUSSOT
<http://comune-info.net/2015/03/produrre-senso-nella-vita-un-atto-pedagogico/>

A JAKARTA L'ACQUA TORNA UN BENE COMUNE
<http://comune-info.net/2015/03/a-jakarta-lacqua-torna-un-bene-comune/>

Il Tribunale del Distretto Centrale di Jakarta ha annullato la maggior
privatizzazione di acqua avvenuta nel mondo. È accaduto martedì
scorso, il 24 marzo, dopo diciotto anni fallimentari con la gestione
privata. I contratti stipulati da Suez (Pt Pam Lyonnaise Jaya -
Palyja) e Aetra non sono più validi. La Corte ha aggiunto che le
Asociaciones Público-Privadas (App) sono state negligenti nel
garantire il diritto umano all'acqua per i cittadini di Jakarta
L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2015/03/a-jakarta-lacqua-torna-un-bene-comune/>

ARTE E CULTURA FUORI MERCATO
<http://comune-info.net/2015/03/sale-docks-cultura/>

Il Sale Docks è uno splendido spazio espositivo per arti visive e
sceniche. Ma non solo. È un laboratorio artistico, un centro di
aggregazione e di iniziativa dei lavoratori, degli studenti e degli
operatori della cultura e dello spettacolo, uno snodo tra i gruppi che
a Venezia praticano forme di autogestione sociale nella città
PAOLO CACCIARI <http://comune-info.net/2015/03/sale-docks-cultura/>

MERCANTI DI SCHIAVI VIRTUALI
<http://comune-info.net/2015/03/mercanti-di-schiavi-virtuali/>

Quelli di Indi.ie hanno dichiarato guerra ai colossi del web che si
intromettono nella privacy di chi naviga su internet, “succhiando”
i loro dati per poi rivenderli ai clienti. "Pensiamo che molti dei
servizi di Facebook e Google siano gratuiti ma non è così - dice
Aral Balkan di Indi.ie - Quando usiamo i loro servizi, cediamo una
parte di noi. È il modello di business dei mercanti di schiavi
virtuali ... 25 anni fa l'idea in voga era che il web dovesse essere
una piattaforma orizzontale e decentralizzata. Con la piattaforma per
la comunicazione Indi.ie, erede del movimento per il software libero e
l'open source, tentiamo di ricreare un web basato sul collegamento
peer-to-peer, orizzontale"
L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2015/03/mercanti-di-schiavi-virtuali/>

DOVE ABITA LA BARBARIE?
<http://comune-info.net/2015/03/a-timbuktu-la-barbarie-in-occidente-la-putrefazione/>

I pazzi jihadisti sono dei barbari, è vero. Ma la nostra società,
dove più nessuno è barbaro poiché tutti si comprendono l'uno con
l'altro nel linguaggio del profitto e della competizione, non ristagna
in un mefitico odore di putrefazione?
LUCILIO SANTONI
<http://comune-info.net/2015/03/a-timbuktu-la-barbarie-in-occidente-la-putrefazione/>

IL DIO UNI-VERSO E LA DEA DAI MILLE NOMI
<http://comune-info.net/2015/03/dio-dea-religione/>

Alcune ricerche e scoperte archeologiche sulle religioni testimoniano
l'esistenza di un'idea di sacro in ogni continente a partire da almeno
30.000 anni fa, ossia da molto prima che Dio nascesse nelle grandi
religioni monoteiste. La vita in tutte le sue manifestazioni umane,
animali, vegetali, pietre e argilla, acqua, aria, fuoco e spirito era
considerata “divina”, e sacro il suo continuo movimento a spirale
di nascita, maturazione, morte e rigenerazione: era il tempo in cui in
"Europa" prevalevano comunità matriarcali egualitarie. Il
concepimento di Dio da e in menti maschili interruppe questa visione.
Si afferma il Dio maschile (solitario, geloso e gerarchico), il Dio
Bene Assoluto, sostituendo la Dea dai Mille Nomi che conteneva in sé
tutti gli aspetti dell'apparentemente discorde fluttuare dell'essere.
Questo processo compì un ulteriore passo in avanti nell'Europa del
Rinascimento, quando si verificò un'alleanza “irresistibile” tra
religione stati nazionali, capitalismo e scienze nascenti. Tuttavia,
all'interno dei tre monoteismi il paesaggio non è e non è mai stato
privo di incrinature e di spazi di movimento (nel cristianesimo, la
sua radice, Gesù, costituisce ancora oggi, paradossalmente, la sua
più radicale messa in discussione...)
LUCIANA PERCOVICH <http://comune-info.net/2015/03/dio-dea-religione/>

NAUSEANTE <http://comune-info.net/2015/03/nauseante-bambine/>

Un paio di giorni fa, una giovane donna guarita dall'anoressia - dopo
anni di sofferenze e ricadute e una grossa somma di denaro spesa in
cure mediche - mette online alcune immagini che testimoniano il suo
percorso. I testi che le accompagnano sono molto chiari e non c'è
modo di confondere l'album fotografico di Anne Marie Sengillo (così
si chiama la donna) con un'esaltazione delle “cure” dimagranti.
Tuttavia The Chive, una sorta di aggregatore di notizie "straordinarie
e incredibili" fatto di ragazze in bikini e stupidaggini “virali”
varie, decide di usare l'immagine di Anne Marie quando pesava 31 chili
come una fantastica trasformazione dovuta alla perdita di peso... A
proposito di immagini: c'è chi invece fa pubblicità di intimo per
bambine con foto, diciamo così, discutibili. C'è un nesso tra l'uso
delle foto fatto da The Chive e quello dell'azienda di intimo? Di
sicuro, in entrambi i casi è il profitto a dettare la linea. Ma ciò
che permette grandi guadagni è un'immagine di corpo femminile che
instiga le donne all'odio per se stesse e che insegna alle donne la
loro unica principale funzione nella vita: essere desiderate dagli
uomini, valutate dagli uomini, giudicate e premiate e punite dagli
uomini... Tutto questo arricchisce qualcuno ma non diventa per questo
libertario, eretico, trasgressivo o meno fetente di quel che è.
Nauseante
MARIA G. DI RIENZO <http://comune-info.net/2015/03/nauseante-bambine/>

LA RIVOLUZIONE DELLA CONDIVISIONE
<http://comune-info.net/2012/05/prego-servitevi-la-rivoluzione-della-condivisione/>

"Chiunque abbia voglia di iniziare un proprio orticello può attingere
dal deposito comune di attrezzi all'orto centrale. Nel villaggio
accanto si è fatto pure di più. Gli abitanti stanno cercando di
rilevare il pub dopo aver già rilevato il cinema, il teatro e
addirittura la sala comunale"
L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2012/05/prego-servitevi-la-rivoluzione-della-condivisione/>

ECCO, QUESTO LO DOVREBBERO LEGGERE TUTTI
<http://comune-info.net/2015/03/concorso/>

Quante volte, arrivati all'ultima riga di un romanzo, di un saggio o
di un libro di poesie abbiamo pensato a qualche ragazzo o ragazza a
cui consigliare quel libro. Se avete qualche suggerimento per studenti
e studentesse di liceo, per favore, scrivetelo nello spazio commenti
in fondo all'articolo qui linkato. Sta nascendo una biblioteca comune
niente male:
L'ARTICOLO COMPLETO <http://comune-info.net/2015/03/concorso/>

LA BIBLIOTECA DELLE COSE
<http://comune-info.net/2014/03/la-biblioteca-delle-cose-di-berlino/>

Porti oggetti non utilizzati e prendi gratuitamente in prestito quello
che serve
L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2014/03/la-biblioteca-delle-cose-di-berlino/>

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