On 03/27/2015 12:56 AM, ɣęƈƞą wrote: >> c) che dobbiamo comunque dare la possibilita` alle persone di
>> usare il formato/template/tool che piu` gli piace
> ma anche no ? l'anarchia la vuoi dei contenuti, non dei formati.
>> d) secondo me l'audio, durante i seminari, e` FONDAMENTALE e va
>> inclusa nel materiale
> questo richiede necessariamente centralizzazione di
> microfono+registrazione, non metto commenti. piuttosto si uploada
> in soundcloud o servizi simili, in cui si possono mettere link
> intermedi (così da associare, ad ogni slide, i minuti
> corrispondenti). L'anno scorso, anche se poi ci siamo persi e le bestemmie sono ancora
molte, l'unica cosa che ha funzionato e' stata proprio quella di avere
un pc dedicato allo stream e alla registrazione.
Per come la vedo una soluzione possibile sarebbe quella di dotare ogni
stanza di un pc posizionato sul tavolo del relatore e configurato per:
- - proiettare le slide;
- - registrare l'audio;
- - lo stream via mumble/fm/salcazzo;
- - istruzioni semplici sul dove/come salvare i contenuti;
- - istruzioni su come comportasi in caso di eccezioni (es,
voglio/necessito il mio laptop per demo/altro)
- - se ci diamo al lusso: webcam per eventuali video/proiezioni se il
talk lo richiede (es smanettamento hardware, voyerismo, etc)
>> - definire una volta per tutte il processo di registrazione (con
>> tutti gli strumenti del caso) e creare una sorte di gruppo a
>> presenza fissa in stile turnocucina, che ad ogni hackmeeting
>> ruota (o e` sempre lo stesso) e registra. (va da se che per me
>> andrebbe anche bene se ogni uno registrasse l'audio in maniera
>> autonoma e lo allegasse alle slides) La soluzione proposta sopra invita il relatore a essere spingitore di
se' stesso. Un gruppo di spingitori di spingitori che giri per le sale
per ricordare ai relatori di leggere e seguire le istruzioni dovrebbe
essere umanamente gestibile. Un cartello che inviti il pubblico a
punzecchiare e ricordare al relatore di far partire la registrazione
potrebbe essere d'aiuto.