[Intergas] Fwd: Parlamento e riconosciento Palestina - comun…

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著者: Sandra
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To: clnsm, ekonomi, intergas, milanocittaperta
題目: [Intergas] Fwd: Parlamento e riconosciento Palestina - comunicato



-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:     Parlamento e riconosciento Palestina - comunicato
Data:     Mon, 2 Mar 2015 20:01:05 +0100
Mittente:     Rete della Pace <retedellapace@???>
A:     undisclosed-recipients:;




*Comunicato stampa *

*Riconoscimento dello stato di Palestina: ancora un rinvio !!*

La Rete della Pace, insieme a molte altre associazioni, sindacati e
comitati locali , ha chiesto al Parlamento ed al Governo Italiano il
riconoscimento dello Stato di Palestina, come atto di coerenza visto che
il governo Italiano aveva votato positivamente alle Nazioni Unite il 29
Novembre 2012 per il riconoscimento dello Stato di Palestina sui confini
del 67 con Gerusalemme est capitale.

Il doppio voto espresso dal Parlamento Italiano, prima a favore del
riconoscimento dello stato di Palestina, con la mozione del PD, poi
condizionando tale diritto all'accordo politico tra le parti (mozione di
Area Popolare e Ncd) quindi, disconoscendolo, è un'onta al diritto
internazionale ed al diritto all’autodeterminazione di un popolo. Ancora
una volta hanno prevalso non solo l’ignoranza dei fatti, ma anche la
manipolazione di questi da parte della maggioranza del Parlamento. Con
questo doppio voto il nostro Parlamento , con il parere favorevole e
compiaciuto del governo, non ha votato a favore di Israele ma ha votato
per la destra nazionalista e i coloni di Nethaniau, Libermann e Bennet.

Vani sono state gli appelli inviati dalla società civile italiana, come
vano è stato quello di più di mille israeliani, tra loro scrittori come
Grossmann, Oz,Yeshua, professori universitari, il premio Sacharov del
Parlamento Europeo Nurit Peled, l’ex speaker della Knesset, Avraham
Burg, funzionari e diplomatici, alti ufficiali dell’esercito, che hanno
direttamente chiesto al Parlamento ed al governo Italiano di riconoscere
lo Stato di Palestina senza condizionamenti ed hanno sostenuto che il
negoziato non potrà riprendere in modo bilaterale perché a partire
dall’accordo di Oslo in poi i negoziati bilaterali sono stati un
fallimento, per l'assenza di una concreta volontà e responsabilità
politica di Israele che prosegue con le annessioni de facto, per la
vulnerabilità e l'isolamento in cui versa l'autorità palestinese e per
l'ipocrisia e le ambiguità della comunità internazionale.

Già nella mozione del Pd era espressa una posizione di mediazione, con
il richiamo all'impegno per la ripresa dei colloqui di pace, rimuovendo
il fatto che ogni giorno il governo israeliano continua con la politica
di colonizzazione , togliendo metri quadrati a quel 22% di superficie
che dovrebbe rimanere ai palestinesi, con le espulsioni di migliaia di
Palestinesi dalle loro terre e da Gerusalemme Est, con la demolizione di
case, con gli arresti e con le detenzioni arbitrarie, con gli assassinii
di giovani disarmati.

Con la seconda mozione , quella di Ap e Ncd, nuovamente votata anche dal
Pd, si rovesciano i termini della questione, chiedendo ai Palestinesi di
riconoscere lo Stato d’Israele.

L’ Olp il 15 novembre del 1988 nella sua dichiarazione d’indipendenza ha
riconosciuto lo Stato d’Israele sui confini del 67 e lo ha
successivamente siglato anche con Israele con gli accordi di Oslo.
Hamas, che abbiamo sempre condannato per gli attacchi contro i civili
israeliani, ha riconosciuto i confini del 67 e quindi lo Stato
d’Israele, partecipando alle elezioni nel 2006. Mai invece è esistito
il riconoscimento da parte Israeliana dello Stato di Palestina, quello
che esiste è una occupazione brutale e illegale, con furto di terra,
acqua e risorse su quello che dovrebbe secondo la legalità
internazionale essere lo Stato di Palestina. Un ringraziamento va ai
deputati di Sel, ai deputati del Movimento5stelle ed a quei pochi
deputati del Pd che hanno votato per il riconoscimento dello Stato di
Palestina senza condizioni.

Una pena ed una grande delusione, per il popolo palestinese e per tutti
coloro che resistono e lottano in modo nonviolento per il riconoscimento
della giustizia, quel voto al Parlamento Italiano.

Ma noi continueremo a chiedere rispetto dei diritti umani e della
legalità internazionale, coltiveremo la speranza ed agiremo affinché il
nostro governo riconosca lo Stato di Palestina, unica strada per la fine
dell’occupazione militare israeliana, per il ripristino della legalità
internazionale, per la necessaria convivenza e pace tra i due popoli e
per la fine della violenza nella regione.


*Perugia, 2 marzo 2015*