[Redditoxtutti] BANDO DI GARA SCOLARIZZAZIONE ROM, ROMA CAP…

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Autore: usiait1@virgilio.it
Data:  
To: redditoxtutti
CC: pop
Oggetto: [Redditoxtutti] BANDO DI GARA SCOLARIZZAZIONE ROM, ROMA CAPITALE E APPALTI, COMUNICATO STAMPA E VALUTAZIONE DI USI e USICONS 1 MARZO 2015, 4 marzo incontro all'Osservatorio comunale sul lavoro




Comunicato per mezzi di informazione, radio stampa, per pubblicazione e divulgazione, grazie







UNIONE SINDACALE
ITALIANA USI – fondata nel 1912 fedele ai principi dell’AitSegreteria prov. intercategoriale
e RSA-Rls USI c/o Soc. Coop. Sociale “ERMES”ROMA LARGO VERATTI 25 00146 TEL. 06/70451981 – FAX 06/77201444e mail usiait1@???, archivio storico www.usistoriaememoria.blogspot.com,Blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com, sito nazionale www.usiait.it



Associazione tutela e difesa utenti e consumatori servizi
pubblici USICONS E mail usicons.roma@???,


                                Comunicato sindacale e associativo – per
pubblicazione, diffusione, divulgazione 



Roma,
1°/3/2015


COMUNE DI ROMA CAPITALE,
APPALTO E CAMBIO GESTIONE ATTIVITA’ DI SCOLARIZZAZIONE AFFIDAMENTO SERVIZIO SCOLARIZZAZIONE
MINORI APPARTENENTI A COMUNITA’ ROM, SINTI, CAMINANTI, VILLAGGI ATTREZZATI E
CAMPI NON ATTREZZATI, DAL 1° MARZO 2015. Intervento nel cambio di appalto per
due lotti dell’Unione Sindacale Italiana, secondo CCNL Cooperative Sociali e valutazione
rischi occupazionali e di continuità del progetto, l’ennesima dimostrazione di
come al Comune, NON SI VUOLE GARANTIRE IN MODO PIENO ED EFFICACE IL DIRITTO
ALLO STUDIO ad alunni-e e la loro INCLUSIONE SOCIALE E SCOLASTICA, anche su
servizi già esternalizzati a cooperative sociali. Un altro “pasticciaccio
brutto” nel sistema di appalti a Roma...


Dal
1° marzo 2015, il Dipartimento Politiche Educative e Scolastiche (stazione
appaltante), con comunicazioni di febbraio al termine di una contrastata
procedura selettiva (rimane il sospetto di una applicazione non conforme dei
criteri previsti dal Decreto Legislativo 163/2006, il codice sugli appalti, con
l’applicazione da parte dei funzionari comunali delle tariffe e dei criteri
previsti per le OPERE PUBBLICHE IN CAMPO EDILIZIO E NON DEI CRITERI PREVISTI
DALLA 163, PER I SERVIZI SOCIALI EDUCATIVI, secondo le indicazioni della L.
328/2000…che ha falsato l’andamento dell’offerta economica, oltre ad una
distribuzione dei plessi scolastici negli 8 lotti, anomala rispetto ad un
criterio di opportunità territoriale dei campi e della composizione del
rapporto popolazione/utenti, che ha destato molte perplessità), ha confermato
la partenza alle cooperative sociali ed enti risultati affidatari/aggiudicatari
della procedura di gara, del cambio di
gestione e ad Anno Scolastico iniziato, dell’affidamento del servizio di
scolarizzazione minori appartenenti a Comunità Rom, Sinti, Caminanti, dei
villaggi attrezzati e dei campi non attrezzati di Roma Capitale. L’Unione
Sindacale Italiana, presente con Rsa alla Cooperativa Sociale Ermes, intervenuta più volte nel settore a
livello cittadino, ha attivato le procedure di cambio di gestione/appalto secondo
quanto previsto all’articolo 37 del CCNL Cooperative Sociali, per i lotti 6 (Campo
LA BARBUTA - Ciampino) e 8 (Foro Italico e via Salviati), nei confronti della
Società “uscente” Ermes e per le società/enti subentranti, Coop. Sociale Eureka
I e Focus – Casa dei Diritti Sociali, per garantire la corretta procedura di SUBENTRO della FORZA LAVORO (11 persone
in totale, quasi tutti precari) PER SALVAGUARDIA OCCUPAZIONALE E CONTINUITA’
LAVORATIVA, messa a rischio da questa forzata e inopportuna scelta dei tempi di
passaggio del servizio da parte dei funzionari del Dipartimento Politiche
Educative, così come è messa a repentaglio la continuità e qualità dell’intervento
scolastico – educativo, di inclusione sociale e del pieno ed efficace DIRITTO
ALLO STUDIO degli alunni-e di etnia rom, sinti, caminanti, in un’attività e progetto
già esternalizzato, con costi ridotti in corso di Anno Scolastico rispetto all’inizio
e con grosse difficoltà, anche da parte delle cooperative ed enti subentranti,
di assorbire il personale delle coop sociale Ermes, di avviare il servizio in modo
efficiente a marzo e di poter svolgere il complesso delle procedure burocratico
amministrative per il passaggio del servizio e del corretto utilizzo della
forza lavoro.


Una
procedura quella di fatto imposta dal Comune, che sta creando disagio alle
famiglie e ai piccoli utenti, a chi lavora in questa attività delicata di
scolarizzazione rom (e di mediazione interculturale e di processo di inclusione
sociale nelle scuole pubbliche) e alle cooperative sociali uscenti e
subentranti.


L’Usi,
proprio per le molteplici criticità che si sono molte volte segnalate nel corso
dell’ultimo anno alla stazione appaltante e agli organismi di vigilanza e che
non hanno trovato alcuna correzione anche quando ve ne era la possibilità, così
come indicato anche dalle controparti cooperative, ha chiesto ed ottenuto la
convocazione il 4 marzo 2015, di un incontro presso L’OSSERVATORIO COUNALE SUL
MERCATO DEL LAVORO E L’OCCUPAZIONE, dove oltre al Dipartimento Politiche Scolastiche
ed Educative, sono convocate le varie cooperative interessate dal cambio di
appalto/gestione, auspicando almeno la soluzione che garantisca la continuità
lavorativa, di salvaguardia occupazionale degli 11 lavoratori e lavoratrici,
diversi dei quali di etnia rom.


L’Associazione
di tutela e difesa utenti e consumatori dei servizi pubblici Usicons, che sta
seguendo la vicenda a sostegno dell’intervento sindacale dell’USI, dichiara che
in questo caso non si sono volute dare chiare indicazioni politiche di
orientamento e di indirizzo, da parte dell’Assessorato competente e delle
Commissioni Consiliari, che dessero certezza e trasparenza su questo bando di
gara, garanzia per l’occupazione e un segnale preciso di efficacia per l’applicazione
piena del DIRITTO ALLO STUDIO di ragazzi di etnia rom, sinti e caminanti per la
loro inclusione nei percorsi scolastici ed educativi.


USI
e USICONS indicano che tale condotta da parte del Comune di Roma Capitale, crea
un altro brutto precedente per l’abbassamento in generale dei servizi
educativi, scolastici e di intervento nei confronti di minori con svantaggio
sociale, alla stessa stregua del peggioramento delle condizioni di qualità ed
efficacia negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia comunali, dei servizi
di integrazione scolastica per alunni con disabilità, di pertinenza di Roma
Capitale, con uno scarico di responsabilità su chi lavora ed eroga tutto il
complesso di questi servizi dell’area educativo-scolastica.


Si
riscontra il fatto che, dopo il rimpasto di Giunta di Natale 2014, con il
cambio di Assessore alle Politiche Scolastiche ed Educative, non vi è stato,
finora, alcun segnale positivo di “cambio di passo”, quello che la cittadinanza
e gli attori sociali hanno chiesto più volte, per servizi degni della Capitale
d’Italia, per il rispetto delle condizioni di lavoro del personale utilizzato,
a prescindere se siano effettuati da personale comunale, di aziende pubbliche,
da lavoratrici e lavoratori di cooperative sociali, di enti e associazioni.


Roma “città aperta”, si
merita di più e di meglio,
del mantenimento della situazione precedente alle inchieste di “Mafia Capitale”
per i servizi in appalto a cooperative sociali, su come sono fatti e gestiti i
bandi di gara e sulle esternalizzazioni, non si rileva alcun miglioramento
reale da una politica di “sacrifici”, di tagli sui servizi pubblici, di
smantellamento e liquidazione di società e strutture pubbliche rilevanti (come
la Farmacap), tutte scelte dell’Amministrazione che avranno una verifica a
breve con il voto dell’Assemblea Capitolina, sul Bilancio 2015 e sull’applicazione
del “piano di rientro” di Roma Capitale,
con i criteri imposti dal M.E.F. e dai suoi sostenitori nella Giunta Comunale
del Sindaco Marino.


Non
si vuole consegnare la città ai leghisti, all’intolleranza, al populismo, alle nuove
cordate di gruppi di potere e di
pressione, anche criminale, presenti e in agguato nella città, Usi e Usicons
chiedono alla parte attiva e sana della cittadinanza, di vigilare e di
intervenire per evitare che i “brutti precedenti” di bandi di gara, (analoghi a
quelli denunciati per la Roma Multiservizi e gli affidamenti diretti nel
settore ambientale e all’AMA), diventino le regole ordinarie in tutta la
gestione degli appalti e servizi a Roma.


                           ROMA CITTA’ APERTA, ROMA RESISTE, ROMA
VA LIBERATA DI NUOVO…