On 2015-02-20 15:16, hektisch wrote:
>
> magari si esce anche dall’ipocrisia di definire trolling qualcosa che
> è evidentemente sfuggita di mano perfino al suo autore molto tempo fa
> e totalmente a prescindere dalla comunità. la presa di responsabilità
> comporta scelte e soluzioni, al netto di un pensiero critico
> comunitario che mi sembra piuttosto difficile sottomettere a chissà
> quali logiche reazionarie. altrimenti lasciare le cose come stanno
> equivale a ridere alle spalle del matto di quartiere, e insultarlo
> quando esagera urlando un po’ di più: questo non è gestire né essere
> libertari, questo è fottersene e subire un problema perché non è
> sufficientemente nel nostro giardino da richiedere la nostra
> attenzione.
>
> risolviamo un problema, punto. magari fa bene pure a lui.
>
>
> — hektisch
Concordo e vorrei aggiungere anche che anche durante l'hackmeeting
qualche anno fa in cui molti si sono precipitati a vedere
il suo intervento si e' voluto giocare con il fuoco.
Io personalmente ho provato disagio durante quel seminario ma molti
sembravano divertiti.
Molte informazioni che adesso sono state diffuse dipendono anche da
questo approccio di non volere vedere la realta' dei fatti.
Ci sono casi in cui non si puo' fare finta di niente ed essere amiconi.
Ammetto di non sapere gestire questo tipo di comportamenti ma forse
sarebbbe il caso di informarci un po tutti su come comportarsi.
