Per pubblicazione, diffusione, divulgazione, grazie
per affissione nei luoghi di lavoro (art. 25 L 300/1970) delle sedi Farmacap
RESOCONTO INCONTRO
12 FEBBRAIO 2015 Farmacap/USI
Il 12 febbraio 2015,
come Usi, abbiamo avuto un secondo incontro con il Commissario Franco Alvaro.
Vi pregherei di far conoscere, anche questa volta, l'esito dell'incontro a
tutto il personale farmaceutico e degli sportelli sociali. Anzitutto abbiamo
appreso in questi giorni che è stato presentato una Legge delega (DDL),
definito “della concorrenza” dal Governo, che apporterebbe, se approvato così
com’è, una ristrutturazione molto pesante del settore farmaceutico italiano. In
sintesi prevede: La possibilità anche per la parafarmacie di fornire il farmaco
“etico”;
La cancellazione della
pianta organica; La modifica del rapporto tra numero di farmacie e numero di
abitanti (da 1/3500 a 1/1500)
L’abolizione del
divieto, per uno stesso soggetto giuridico, di essere proprietario al massimo
di quattro farmacie.
E’ evidente che se il
disegno fosse questo si tratterebbe di un grosso regalo alle multinazionali e
comunque ai detentori dei grossi capitali privati.
Ma veniamo
all’incontro: Avendo
studiato anche la nuova relazione della Scozzese (assessore al Bilancio), che
su Farmacap rappresenta un approfondimento della delibera di Giunta del 30
dicembre, abbiamo riscontrato che la stessa, per giustificare l’ipotesi di
dismissione aziendale, contesta le azioni che il commissario straordinario
propone per raggiungere nel 2015, almeno un pareggio di bilancio. In
particolare ritiene che la Farmacap sbagli ad inserire in bilancio i crediti
che vanta verso la Regione Lazio pari a quasi 9 milioni di euro, sulla base del
solo ragionamento che l’ente regionale ha espresso la volontà di non pagarli.
In sostanza e come affermare che la Farmacap ha lavorato gratis e non ha
diritto a nessun rimborso!! Successivamente dà per scontato che il dipartimento
politiche sociali non firmerà nessun contratto di servizio e quindi che le
risorse previste dal Commissario sono senza copertura integrale. Nell’incontro
abbiamo chiesto conto, quindi, ad Alvaro di fornirci maggiori spiegazioni in
merito a questo “apparente contrasto” e di aggiornarci sulle azioni che
l’azienda sta svolgendo.
Alvaro
afferma che i crediti che l’azienda vanta nei confronti della Regione Lazio
sono pari a 8.281.232 euro mentre quelli verso il Comune sono pari a 4.891.948
euro per un totale di 13.173.180 euro!! Tra questi ci sono ben 560.000 euro di
crediti dell’asilo nido.
Le
azioni che sta svolgendo l’azienda sono quelle di recuperare almeno parte di
questa montagna di soldi, verso alcune Asl.
Il
commissario manifesta ancora una volta la volontà di chiudere l’asilo nido
dell’azienda. L’unica condizione per mantenere il servizio, afferma, è quella
di considerare le perdite di bilancio come “perdite sociali”. A tal fine hanno già predisposto degli
incontri con il nuovo assessore alla scuola. In caso contrario la chiusura del
servizio prevederebbe l’affitto della struttura e la ridislocazione del
personale educativo negli sportelli sociali, con la salvaguardia occupazionale.
Per
quanto riguarda il settore sociale sono in corso incontri con alcuni Presidenti
di municipio per definire la “presa in carico” dai nostri sportelli e dalla
Teleassistenza degli utenti in lista d’attesa per l’assistenza domiciliare.
Manifesta
la volontà di mantenimento del servizio Recup, sulla base dell’incremento di
fatturato di alcune farmacie dove è stato attivato.
Conferma
la copertura, da parte del Dipartimento politiche sociali e della salute, di
circa 1.400.000 per l’anno in corso, anche se ritiene che ne possano bastare
2.000.000. Da questo punto di vista
gli abbiamo detto che bisogna rafforzare il ruolo dell’azienda come presidio
socio-sanitario e che comunque avevamo già previsto di attivarci nei confronti
del nuovo assessore Danese, in quanto è assurdo che dopo lo scandalo “mafia-capitale”
che ha gettato pesanti ombre nei confronti del “privato sociale” romano, non
venga valorizzata la Farmacap per l’assegnazione di altri servizi, non solo
perché, in quanto Azienda speciale, rimane un ente strumentale del Comune, ma
perché è dotata di personale qualificato, con grande esperienza e di strutture
già predisposte. Da questo punto di vista la stipula di un contratto di
servizio superiore ai 3.000.000 di euro è secondo noi appena sufficiente.
Per
quanto riguarda il progetto, che riteniamo fondamentale, di trasformare la
Farmacap in un ente fornitore, il Commissario ha affermato che hanno già avuto
un incontro con il Direttore generale dell’azienda speciale di Reggio Emilia e
che per il momento hanno concordato di predisporre degli acquisti in comune
verso le ditte, per avere una una maggiore scontistica e che la Farmacap sta
cercando un accordo analogo con le farmacie di Ciampino. Al momento l’obiettivo
è quello di raggiungere per l’anno in corso almeno un 40% degli acquisti
direttamente dalle ditte. La trasformazione in ente fornitore, secondo Alvaro,
è un processo più lungo in quanto prevede grossi investimenti iniziali.
Alvaro
ritiene sia necessario un nuovo modello di gestione dell’azienda con figure
apicali nei diversi settori. Da questo punto di vista, abbiamo già posto la
questione vanno privilegiate le risorse interne e che va predisposto almeno un
avviso di selezione interna con criteri oggettivi, (titoli formativi, anzianità
di servizio) per poter ricoprire tali ruoli, per evitare le ben note vicende
del passato.
Ribadisce
la necessità di regolamentare le attività di consulenza psicologica.
Come USI, ribadiamo che la volontà della
Scozzese e della Giunta di voler forzare, illegittimamente, la Legge 147 del
2013, dove si afferma che vanno dismesse le Aziende speciali che presentino 4
bilanci negativi nei cinque anni precedenti al 2017, conteggiando ed
anticipando anche il 2015, che è invece in corso d’esercizio e soprattutto
contestando anche gli stessi piani aziendali che prevedono per quest’anno un
bilancio in equilibrio, rappresenta solo la volontà di regalare un patrimonio
pubblico di grande valore ai capitali privati che probabilmente sanno di essere
ascoltati per le loro mire speculative, in Giunta. Sappiamo anche che alcuni
settori politici stanno utilizzando il ricatto della dismissione dell’azienda
per approdare al vero obiettivo che è la trasformazione in società per azioni.
Da questo punto di
vista, la raccolta di firme che alcuni delegati della Filcams cgil stanno
promuovendo tra i lavoratori, affinchè si rendano disponibili alla Spa è una
vergogna senza fine, che dimostra la completa mancanza di autonomia sindacale
da parte di questo settore della Cgil, oltre a non rispettare l’unico “mandato
democratico” dei lavoratori dell’azienda che è stato quello espresso
nell’assemblea del 7 novembre, con 65 voti a favore del mantenimento
dell’azienda speciale e un solo voto contrario. Non vengono rispettate nemmeno
le 10.000 firme dei cittadini romani in calce alla petizione per il
mantenimento dell’azienda speciale.
L’USI
ha promosso in Campidoglio, il 10 febbraio, un assemblea-presidio di tutte le
realtà colpite dall’ azione della Giunta Marino (biblioteche comunali, asili
nido e scuole infanzia, Zetema, Roma Multiservizi, AMA e altre) allo scopo di
dare un segnale di unità delle lotte contro chi vuole svendere questa città ai
capitali privati, che ha visto la partecipazione di oltre 200 lavoratori e
lavoratrici.
Per
la Farmacap si è mantenuto un profilo unitario con alcune Rsa Filcams Cgil,
Cisl e Uil fpl e con tutti i lavoratori-trici iscritti e non iscritti alle
organizzazioni sindacali e la straordinaria partecipazione, superiore a 60,
dimostra che quando si tiene ferma la barra su una posizione chiara, essa
risulta efficace.
LA LOTTA CONTINUA!
DIFENDIAMO FARMACAP COME BENE PUBBLICO
USI FARMACAP Rsa e Rls
USI
Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912 Largo G. Veratti 25 fax 06 77201444
e
mail usiait1@???
Blog
www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com,