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IL DISAGIO DELLA DEMOCRAZIA
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La democrazia è la lotta con cui i popoli costruiscono sistemi
politici per impedire il consolidarsi di gruppi di potere. L'Ue si è
sottratta a questa concezione: è l'Europa del pensiero unico e della
società degli individui. Tuttavia la repressione del legame sociale
non ha prodotto la sua estinzione e il rifiuto delle politiche di
austerity imposte dalla Troika è ormai enorme. Per questo, spiega
Bruno Amoroso, le élite europee, su comando dei padroni della finanza
internazionale gestiti da Mario Draghi, hanno cominciato a scaldare i
motori. Abbiamo bisogno di rinegoziare i trattati europei, di
eliminare misure inique come il fiscal compact e il Patto di
stabilità, di tirare fuori l'Ue dalla spirale di guerre innescata
dagli Usa. La democrazia si riconquista dando voce al popolo, con
buona pace di chi ama tuttora discettare sul “disagio” della
democrazia
IL SAGGIO COMPLETO DI BRUNO AMOROSO
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IL TERRORISMO DELLA BCE
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http://comune-info.net/2015/02/terrorismo-bce-grecia/>
Nel consiglio della Bce è prevalsa la paura che un trattamento
"preferenziale" alla Grecia potrebbe sostenere indirettamente le
ragioni dei movimenti anti-europei. L'obiettivo ai piani alti è non
spaventare i creditori del debito greco, che risiedono non a caso nei
paesi più restii a fare concessioni.
L'ARTICOLO COMPLETO DI ANDREA FUMAGALLI
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http://comune-info.net/2015/02/terrorismo-bce-grecia/>
I RISCHI DI MEDICALIZZAZIONE NELLA SCUOLA
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http://comune-info.net/2015/02/i-rischi-medicalizzazione-scuola/>
C'è un'ossessione scientista che si aggira nella scuola: gli
insegnanti leggono la realtà sempre più solo tramite la lente della
diagnosi clinica. Si tratta di una conseguenza dell'individualismo
competitivo sfrenato, dell'egocentrismo consumistico, della concezione
svalorizzante della cultura umanistica considerata come inutile.
Troppi insegnanti mettono così l'accento sui sintomi, le incapacità
e i problemi e non vedono le potenzialità, le capacità e gli
interessi dei loro alunni. La scuola ha bisogno di riappropriarsi
della pedagogia, occorre tornare a educare, spiega l'ultimo numero di
Educazione democratica, per sostituire lo sguardo diagnostico con
quello pedagogico. Il processo di apprendimento/insegnamento resta
un'esperienza umana, una relazione viva. L'apprendimento è ascolto,
mediazione, stupore, creatività. Per questo nelle classi vanno
moltiplicati i lavoro di gruppo, le forme di apprendimento
cooperativo, le occasioni in cui alternare lavoro manuale e formazione
intellettuale, i momenti nei quali sperimentare convivialità
formativa e aiuto reciproco. La scuola può essere ancora il luogo,
per dirla con Ernst Bloch, dell'utopia concreta perché la pedagogia
prima di tutto è liberazione
IL SAGGIO COMPLETO DI ALAIN GOUSSOT
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► APPRENDERE FACENDO
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http://comune-info.net/2014/10/scuola-apprendere-facendo/>
Ripensare la scuola: pensiero critico e spazi comuni
► SCUOLA: DOPO L'INCHIESTA DI PRESADIRETTA, MEGLIO LA LIP
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http://comune-info.net/2014/10/lip/>
IL NEGOZIO DOVE SI RIPARA IL MONDO
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http://comune-info.net/2015/02/negozio-condividere/>
È un luogo pieno di utopie concrete ma difficilmente definibile. Ci
sono prodotti bio e locali a prezzi molto contenuti, ma si può anche
condividere un caffè o un pasto. Ci sono laboratori per cucinare
abbondanti quantità di frutta e verdura o per riparare la bicicletta.
Si possono scambiare vestiti o prestare attrezzi. Accade a Nantes,
grazie all'associazione “Oggi restauriamo il nostro domani”
(Adda). Qui tutto funziona con criteri di autogestione. Tutto ciò non
si è realizzato senza conflitti: è una grande avventura umana con
tutte le caratteristiche umane che comporta una iniziativa del genere.
Una cosa è certa: non sempre il profitto condiziona le relazioni
sociali
ARTICOLO COMPLETO E VIDEO
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http://comune-info.net/2015/02/negozio-condividere/>
UNA RIFONDAZIONE DELLA POLIS
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http://comune-info.net/2015/02/citta-decrescita-polis/>
Giardini e orti condivisi, ciclabilità, gestione pubblica dei beni
comuni [acqua, servizi di base], co-housing, botteghe di quartiere.
Possiamo superare il disastro urbano della società della crescita
attraverso una rifondazione del politico e quindi della polis, cioè
la città, luogo delle relazioni sociali, e del suo rapporto con la
natura. Prima di tutto si tratta di costruire meno e abitare
diversamente la stessa città. Occorre ritrovare il piacere di
gironzolare, come sognavano Baudelaire o Walter Benjamin
IL SAGGIO COMPLETO DI SERGE LATOUCHE
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http://comune-info.net/2015/02/citta-decrescita-polis/>
► DECRESCITA E BENI COMUNI: VIE DI FUGA DAL MONDO DEL PROFITTO
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http://comune-info.net/prodotto/paolo-cacciari-vie-fuga/>
I TALENTI DELLE DONNE IL PIL
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http://comune-info.net/2015/02/i-talenti-delle-donne-valore-aggiunto/>
Abbiamo bisogno di uno sguardo critico sulle conseguenze a cui va
incontro l'integrazione delle donne in un ordine sociale che non viene
messo in discussione nelle sue strutture portanti. L'emancipazione è
andata assumendo forme impreviste: da un lato le donne oggetto del
desiderio; dall'altra le donne incluse perché utili all'aumento del
Pil. Occorre allora venire lentamente a capo di complicità
inconsapevoli con la propria oppressione: fare carriera equivale
spesso ad accettare un modello maschile e patriarcale del lavoro,
della società e della politica. È il momento per mettere a tema la
divisione sessuale del lavoro (il problema di fondo è che sulle donne
cade ancora la responsabilità maggiore della cura dei figli e della
casa) e il modello di sviluppo che vi si è costruito sopra, oggi in
crisi evidente di sostenibilità
L'
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http://comune-info.net/2015/02/i-talenti-delle-donne-valore-aggiunto/>
ARTICOLO COMPLETO DI LEA MELANDRI
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http://comune-info.net/2015/02/i-talenti-delle-donne-valore-aggiunto/>
LA TERRA NON È UN SUPERMERCATO
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http://comune-info.net/2015/02/terra-expo/>
"Per quanti ritengono che il cibo non sia una merce e la Terra non sia
un supermercato. Per chi, nelle campagne, nelle città, si riconosce
in un modo diverso e armonico di rapportarsi alla Terra. Per costruire
un forte, variegato, biodiverso, egualmente arrabbiato Fronte degli
Orti, urbani e periurbani. Per confrontarci con chi in Italia e fuori
si stringe forte alla Terra; perché dalla lotta per la Terra nasca
una prospettiva di liberazione che non metta al centro gli egoismi di
mercato, le aspettative della finanza, ma i bisogni di chi la lavora e
di chi la abita .... Coltiviamo, recuperiamo semenza e conoscenza,
resistiamo nei nostri territori". A Milano non sono tutti in fila alle
vetrine dell'Expo e delle sue multinazionali
L'APPELLO COMPLETO DI LA TERRA TREMA E CIVILTÀ CONTADINA
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http://comune-info.net/2015/02/terra-expo/>
UN'ARMA DI PROPAGANDA CHIAMATA EXPO
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http://comune-info.net/2014/11/expo-unarma-propaganda/>
Malgrado gli spot in tv e le prima pagine dei giornali, ormai è
certo: Expo sarà ricordata non solo per le tangenti ma per il consumo
di suolo, per i lavori precari, per l'acqua delle multinazionali, per
l'imbarazzante coinvolgimento di Slow Food e Legambiente. Lo hanno
capito anche loro. Per questo il presidente del consiglio non usa più
metafore mediatiche: "Pronti a tutto contro i sabotaggi"
L'ARTICOLO COMPLETO DI
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http://comune-info.net/2014/11/expo-unarma-propaganda/>
DOMENICO FINIGUERRA
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http://comune-info.net/2014/11/expo-unarma-propaganda/>
L'ALBERO DELLE CARRUBE E LA POESIA PALESTINESE
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http://comune-info.net/2015/02/lalbero-delle-carrube-poesia-palestinese/>
Si dice che con il passare dei secoli non invecchi. Che diventi invece
più frondoso, robusto e imponente. D'altra parte, a cent'anni il
carrubo è davvero ancora giovane, tanto che produce in media ben 200
chili di frutti. Originario della Palestina, dov'era conosciuto già
quattromila anni fa e dov'è stato amato dai migliori poeti
contemporanei, arriva in Italia con i Greci ma è solo nel Medioevo,
con gli Arabi - che lo chiamano kharrub - che il suo uso si afferma
pienamente in Occidente. Da buon Palestinese, il carrubo è uno degli
alberi più attaccati alla terra in cui cresce. Le sue radici sono
capaci di penetrare a fondo, inserirsi nelle fessure, spaccare le
rocce calcaree e inglobarle. Estirparlo significa il più delle volte
ucciderlo. Fino a pochi decenni fa, i suoi frutti, le carrube, hanno
salvato dalla morte per fame migliaia di persone. Oggi è diventato
difficile reperirle, così, spesso, negli scaffali dedicati ai frutti
esotici, le carrube un tempo cibo per maiali e cavalli hanno assunto
prezzi proibitivi
L'ARTICOLO COMPLETO DI PATRIZIA CECCONI
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http://comune-info.net/2015/02/lalbero-delle-carrube-poesia-palestinese/>
IL PENSIERO OCCIDENTALE OLTRE OGNI LIMITE
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http://comune-info.net/2015/02/morte-limite/>
Il tempo del morire viene spinto sempre più ai margini della vita e
sempre più medicalizzato, allontanato dal quotidiano, bandito, non
abita più il luogo familiare. L'ammalato cronico è l'emblema del
dis-umano perché non è più utile, è improduttivo. Il paziente
viene affidato alla (sottomesso dalla) istituzione sanitaria; su di
lui cade l'oblio, perché è bene che i bambini non vedano. La
specializzazione del progresso scientifico ha di fatto comportato
l'espansione del dominio tecnico sul corpo debole. L'ossessione
medicale per le patologie incurabili, costringe il moribondo, nel
momento di maggiore malessere psicofisico, a subire un dominio
pervasivo sul suo corpo senza poter scorgere lo sguardo di un volto
caro, o avvertire magari il calore umano di un amico, di un familiare.
Certo. tutte le civiltà passate si sono poste il problema della
morte, ma hanno almeno cercato di considerarla come un fatto naturale,
senza bandirla dall'immaginario collettivo
IL SAGGIO <
http://comune-info.net/2015/02/morte-limite/>
COMPLETO DI ALESSANDRO PERTOSA
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http://comune-info.net/2015/02/morte-limite/>
► LA CULTURA DI FAR STAR MEGLIO LA GENTE
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http://comune-info.net/2014/01/stare-bene-dipende-soprattutto-da-noi/>
Marco Calabria
ALCUNI BUONI MOTIVI PER FARLA IN PAGLIA
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http://comune-info.net/2015/02/buoni-motivi-per-farla-in-paglia/>
La casa di paglia ha costi ridotti. Le balle di paglia costituiscono
un ottimo isolamento termico e la loro capacità di scambiare calore
è tre volte migliore delle pareti tradizionali. La paglia compressa
nelle balle, inoltre, contiene una bassissima percentuale di ossigeno,
questo significa che le balle - contrariamente a quanto si pensi -
hanno una resistenza al fuoco maggiore rispetto ai materiali da
costruzione convenzionali. La casa di paglia, ovviamente, ha anche
un'ottima resistenza sismica e non è fonte di allergie
LA NOTIZIA C
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http://comune-info.net/2015/02/buoni-motivi-per-farla-in-paglia/>
OMPLETA
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http://comune-info.net/2015/02/buoni-motivi-per-farla-in-paglia/>
► RISCALDARE CASA A COSTO ZERO
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http://comune-info.net/2014/11/riscaldare-casa-costo-zero/>
COME FAREMO A PARLARE CON LUI?
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http://comune-info.net/2015/02/come-faremo-parlare-accogliere/>
"Dal Ghana? Ma è in Africa! Ma come faremo a parlare con lui, a
capirlo e a capirci? Come farà a chiederci le cose importanti se non
sa parlare l'italiano e forse neanche l'inglese? Cosa farà nell'ora
di religione se lui è un musulmano? Come farà ad imparare tutte
quelle cose che noi abbiamo già imparato? E come si sentirà se noi
non saremo in grado di aiutarlo?”. Queste le domande che mi hanno
rivolto i bambini quando ho detto loro che lunedì sarebbe arrivato
nella nostra classe Safiyatu, un bambino ganhese di nove anni. Ancora
una volta, noi maestre e maestri sappiamo quanto sia importante
insegnare loro leggere, scrivere e far di conto perché rappresentano
le abilità d base su cui poggiano tutti gli altri apprendimenti, ma
siamo perfettamente consapevoli che non è tutto. Il tempo utilizzato
per aiutare i bambini a comprendere, a scoprire, a favorire l'ascolto
reciproco, a confrontarsi, a collaborare, a trovare soluzioni
condivise - scrive Rosetta Cavallo, maestra - e soprattutto a
sviluppare comportamenti sociali positivi e rispettosi delle diverse
visioni del mondo credo sia il tempo speso nel migliore dei modi"
L'ARTICOLO COMPLETO DI ROSETTA CAVALLO
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http://comune-info.net/2015/02/come-faremo-parlare-accogliere/>
LA SCUOLA ARTIGIANA
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http://comune-info.net/2013/09/i-libri-bastano-apprendere/>
«I libri non bastano. La scuola artigiana» è un audiodocumentario
dedicato all'apprendere facendo
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http://comune-info.net/2014/10/scuola-apprendere-facendo/>
. Raccoglie interventi, tra gli altri, di Gustavo Esteva, Franco
Lorenzoni, Francesco Tonucci e letture tratte da libri di Célestin
Freinet, Lorenzo Milani, Ivan Illich, Mario Lodi, Paulo Freire, Emma
Castelnuovo, Gianni Rodari
LA NOTIZIA COMPLETA
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LA CITTÀ DEI PIÙ PICCOLI
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http://comune-info.net/2015/02/citta-dei-piccoli/>
I Consigli comunali dei ragazzi, se promossi sul serio e con il
coinvolgimento di insegnanti, genitori e "territorio", restano
un'opportunità per promuovere partecipazione e spirito critico in
modo ludico e creativo. Palestre sociali nelle quali ascoltare,
rispettare, studiare, progettare, insieme. Scrive il pittore e writer
statunitense Keith Haring (i suoi lavori hanno rappresentato la
cultura di strada della New York ): “i bambini sanno qualcosa che la
maggior parte della gente ha dimenticato”
L'ARTICOLO COMPLETO DI
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http://comune-info.net/2015/02/citta-dei-piccoli/>
MARCO BOSCHINI <
http://comune-info.net/2015/02/citta-dei-piccoli/>
NON AZZARDIAMOCI. PERIFERIE NO SLOT
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http://comune-info.net/2015/02/non-azzardiamoci-slot/>
Portonaccio, San Basilio, Rebibbia, Pietralata, Settecamini, Case
Rosse. I quartieri romani popolari e popolati della Tiburtina (una
città nella città con quasi 200.000 abitanti), raccontati da
Pasolini e Moravia, puntano al primato nazionale per il numero di sale
slot, mini-casinò e sale scommesse. Il tutto, naturalmente, nel
silenzio complice delle istituzioni nazionali, nell'impotenza di
quelle territoriali. Una rete di cittadini e associazioni (tra cui
Slotmob) dice basta e si autorganzza tra incontri pubblici (8
febbraio), sportelli sul territorio ma anche laboratori didattici
nelle scuole superiori della zona e ludoteche per diffondere la
cultura del gioco sano
L'ARTICOLO COMPLETO DI FRANCESCO NASO
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► SLOTMOB, IL CAFFÈ SI RIBELLA ALLO STATO
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http://comune-info.net/2013/10/slotmob-fermare-il-gioco-dazzardo/>
G. Mandolesi e L. Becchetti
GLI IMMOBILI VUOTI: TESORI DA UTILIZZARE
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http://comune-info.net/2014/12/immobili-vuoti/>
In Italia ci sono sei milioni di immobili inutilizzati. Case, negozi,
capannoni industriali dismessi, ex scuole, ex caserme, ospedali non
compiuti, ex case cantoniere, stazioni e caselli ferroviari, ex hotel
ed ex centri commerciali, ex cascine, ex malghe, ex masserie, chiese e
conventi. Addirittura ex paesi interi. Una possibile leva per la
promozione di nuove imprese giovanili, di nuovi spazi di socialità,
di cultura ed educazione
L'ARTICOLO COMPLETO <
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