[RSF] Creare un mondo nuovo

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題目: [RSF] Creare un mondo nuovo
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VIVERE NEL CAOS E CREARE UN MONDO NUOVO
<http://comune-info.net/2015/02/caos-sistemico-transizioni-in-corso/>

Viviamo in un tempo segnato da scenari di guerra tra stati e dentro
gli stati stessi, poi c'è la “quarta guerra mondiale”, quella del
capitale contro i popoli. Intanto il caos divampa ma è proprio nei
periodi di instabilità e crisi che l'attività dei movimenti può
incidere di più sulla ridefinizione del mondo. Nella storia, le
grandi rivoluzioni sono nate nel mezzo di guerre e conflitti
spaventosi, come reazione dal basso, quando tutto stava crollando. I
popoli però non hanno mai aderito in massa alle alternative
sistemiche. Prima lo faceva una famiglia, poi un'altra, e così via.
Stiamo andando verso un mondo nuovo, in mezzo al dolore e alla
distruzione. Quando il sistema-mondo inizierà a disintegrarsi,
generando tsunami di caos, i popoli dovranno difendere la vita e
ricostruirla. Crollo e creazione sono complementari. Dal 1994
conosciamo il movimento zapatista che, nei territori dove ha le basi,
ha creato un mondo nuovo
L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2015/02/caos-sistemico-transizioni-in-corso/>
DI RAÚL ZIBECHI
<http://comune-info.net/2015/02/caos-sistemico-transizioni-in-corso/>

ALTRI MONDI REALI <http://comune-info.net/2015/01/mondi-reali/>

Gli occidentali ritenevano che una “Grande Partizione” separasse
natura e cultura, anima e corpo, umani e animali, coloro che sanno e
coloro che credono. Così, per oltre quattro secoli abbiamo creduto
che il nostro mondo, la nostra conoscenza e il nostro modo di vivere
fossero superiori agli altri e che tutti, prima o poi, sarebbero
diventati come noi. Un'idea insolente, che ha giustificato la
spoliazione e il sistematico sterminio delle “culture altre”,
extraoccidentali o interne ai nostri confini che fossero: dagli
indigeni alle streghe, dai pogrom contro i migranti agli ebrei
dell'Europa nazista, dalla schiavitù coloniale alle civiltà
contadine. Oggi l'egemonia occidentale non persuade più nessuno:
nemmeno gli occidentali. C'è voluto più di un secolo per capire che
il mondo che avevamo costruito non era né il migliore, né il solo
possibile. L'ultima grande stagione mondiale di lotte ha detto che se
ne può fare un altro. Dacché un altro mondo è possibile, un altro
mondo vogliamo: gli umani sono capaci di costruirne un numero infinito
e molti di questi già popolano il pianeta. Ed è solo perché molti
mondi diversi dal nostro sono già reali, che altri mondi possibili
sono immaginabili. L'orizzonte chiuso e soffocante del capitalismo,
quest'impressione di destino segnato che oggi ci fa accettare
l'inaccettabile, non è che un'illusione ottica. Dobbiamo tornare
all'idea di inventare “qualcosa di meglio per tutti”, a una
rivoluzione tutta da ripensare
L'ARTICOLO COMPLETO <http://comune-info.net/2015/01/mondi-reali/>
DI STEFANIA CONSIGLIERE <http://comune-info.net/2015/01/mondi-reali/>

LA TERRA A CHI LA LAVORA
<http://comune-info.net/2015/01/terra-lavora/>

Censire i terreni agricoli abbandonati, metterli a disposizione di chi
volesse coltivarli, a cominciare dai giovani, favorire la conversione
biologica, ma anche le colture locali a rischio di erosione genetica e
l'agricoltura sociale. Qualcuno ha cominciato
L'ARTICOLO COMPLETO <http://comune-info.net/2015/01/terra-lavora/>
DI PAOLO CACCIARI <http://comune-info.net/2015/01/terra-lavora/>

► BENI COMUNI, DECRESCITA, NUOVA DEMOCRAZIA: IL LIBRO "VIE DI FUGA"
<http://comune-info.net/prodotto/paolo-cacciari-vie-fuga/>

IL TRATTATO DI TROIA
<http://comune-info.net/2015/02/t-tip-trattato-troia/>

Il trattato internazionale T-tip è il cavallo di Troia per imporre
gli interessi dei più forti sui diritti di tutti nel cuore delle
istituzioni europee. Bisogna fermarlo subito, prima che sia troppo
tardi
L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2015/02/t-tip-trattato-troia/>
DI MONICA DI SISTO
<http://comune-info.net/2015/02/t-tip-trattato-troia/>

DON MILANI, GRAMSCI E I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
<http://comune-info.net/2015/01/don-milani-gramsci-i-bisogni-educativi-speciali/>

Con Lettera a una professoressa don Milani ha denunciato prima di
tutto il carattere esclusivamente borghese della cultura scolastica.
Voleva che la scuola non fosse più espressione di una sola classe,
che si aprisse ad accogliere le culture altre. Oggi quell'apertura
esiste soltanto sulla carta: la storia, la filosofia, la poesia,
l'arte che si studiano sono quelle occidentali, la cultura
dell'apprendere facendo viene per lo più bandita. Accade quello che
Gramsci scriveva Nei Quaderni del carcere a proposito della nascita
della scuola di massa: il figlio dell'operaio, non abituato al lavoro
intellettuale, va a scuola e trova molte più difficoltà del
ragazzino di una famiglia con tradizione intellettuale. L'etichetta
"bisogni educativi speciali" conferma che chiunque provenga da una
cultura non borghese viene oggi dichiarato svantaggiato
L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2015/01/don-milani-gramsci-i-bisogni-educativi-speciali/>
DI ANTONIO VIGILANTE
<http://comune-info.net/2015/01/don-milani-gramsci-i-bisogni-educativi-speciali/>

► APPRENDERE FACENDO
<http://comune-info.net/2014/10/scuola-apprendere-facendo/>

HANNO SVENDUTO TUTTO, ANCHE IL TEMPO
<http://comune-info.net/2015/02/vendere-tempo/>

Il credito ha sconvolto la percezione e la gestione del nostro tempo.
Con la monetizzazione delle economie e la trasformazione del denaro in
feticcio l'immediatezza è stata innalzata a nuovo imperativo sociale.
Intanto, davanti alla sterminata potenza della finanzia internazionale
le «risorse umane» - gli esseri umani trasformati in strumenti di
lavoro - sono state ridotte alla voce costo di produzione. Ma oggi la
crisi sociale e quella ambientale ci colpiscono come un boomerang. "l
tempo che ci resta è ormai contato e l'umanità si trova davanti a un
muro. Il motore dell'economia - scrive Serge Latouche - si è
imballato: siamo andati troppo in fretta e troppo avanti. Il fiume
dell'economia è tracimato dagli argini e minaccia di travolgere ogni
cosa. Una decelerazione è più che auspicabile: è indispensabile per
la sopravvivenza. Dobbiamo rallentare, modificare il nostro rapporto
con il tempo, cambiare ritmo"
L'ARTICOLO COMPLETO <http://comune-info.net/2015/02/vendere-tempo/>
DI SERGE LATOUCHE <http://comune-info.net/2015/02/vendere-tempo/>

AGRICOLTURA URBANA E PAESAGGIO
<http://comune-info.net/2015/02/agricoltura-urbana-paesaggio/>

La distruzione dei luoghi non è un incidente ma un obiettivo
intrinseco del sistema dominante: recidere le relazioni tra individui
e quelle tra persone e ambiente. Le colate di cemento sommergono ogni
spazio libero, il paesaggio sparisce. La distruzione del paesaggio è
insomma l'inevitabile conseguenza del dogma della crescita. Per questo
abbiamo bisogno di ricostruire elementi di comunità in forme aperte,
relazionali, solidali. Le esperienze di gestione condivisa del bene
comune territorio (villaggio, condominio, “città di città”) e
del paesaggio sono molte: si va dall'appello per una campagna di
obiezione di coscienza contro gli incarichi professionali di progetti
di edifici su terreni non edificati, alle amministrazioni comunali che
modificano i piani regolatori a Zero consumo di suolo, alla campagna
Rifiuti Zero. Dalla campagna Salviamo il paesaggio, alle Transition
town, dalla rete delle Slow city ai Contratti di fiume. Dal movimento
degli orti urbani collettivi agli ecomusei, passando per l'ospitalità
diffusa. Dai Gas al co-housing, dagli ecovillaggi ai condomini
solidali, da mercati contadini alle reti di scambio reciproco dei beni

L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2015/02/agricoltura-urbana-paesaggio/>
DI ANGELO SOFO
<http://comune-info.net/2015/02/agricoltura-urbana-paesaggio/>

RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VITA
<http://comune-info.net/2015/02/riprendiamoci-vita-crisi/>

I media chiamano “crisi” quella che è una vera guerra ai popoli.
A volerla vedere con altri occhi è in realtà un'opportunità per
cambiare le nostre Vite, non per distruggere il Sistema ma per
voltargli le spalle, per smettere di contribuire a crearlo ogni
giorno. Sono crisi la quotidiana devastazione ambientale,
l'inquinamento, lo sfruttamento di centinaia di milioni di altri
esseri umani nel sud del mondo. Quelli che stanno sopra, come dice
Eduardo Galeano, hanno deciso invece di fare la guerra “alla
povertà” di farla direttamente “ai poveri”. Insomma, bisogna
uscire da questa ipnosi di massa chiamata “crisi” e dalla
speculare altra ipnosi chiamata “crescita”. Per farlo bisogna
aiutarci fra di noi, ricreare relazioni, Bisogna riportare i bambini a
camminare in un bosco che è il più grande dei parchi giochi e non
riempirlo di paure. Sono le case, le strade piene di auto,
l'inquinamento, il cibo industriale, a ucciderci, non il bosco.
Bisogna riportare i bambini, e noi con loro, a guardare le stelle
invece di metterli davanti a un videogioco. Bisogna abbassare la
temperatura dentro casa per consumare meno, inquinare meno. Bisogna
mangiare con consapevolezza. Dobbiamo farlo noi perché nessuno lo
farà per noi. Tutte queste cose sembrano solo belle parole, teorie,
utopie. Lo sono in effetti. Fino a che non le mettiamo in pratica.
Prendiamoci la responsabilità di cambiare in prima persona. Buona
crisi
L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2015/02/riprendiamoci-vita-crisi/>
DI ANDREA BIZZOCCHI
<http://comune-info.net/2015/02/riprendiamoci-vita-crisi/>

► COME POSSIAMO CAMBIARE?
<http://comune-info.net/2014/06/il-sacro-diritto-di-avanzare-richieste/>
G. ESTEVA

GLI SPAZI PLURIMI E INFINITI DEL RAZZISMO
<http://comune-info.net/2015/01/gli-spazi-plurimi-infiniti-razzismo-2/>

Lo sapevate che il prestigioso National Geographic, nella sua Guida
dedicata a Roma, invita a fare "particolare attenzione ai nomadi,
spesso identificabili per abiti trasandati ma oggi sempre meglio
vestiti", e sempre pronti a "frugare nelle nostre tasche"? Stereotipi,
pregiudizi, ostilità e aggressioni verbali contaminano tutte le sfere
della vita pubblica e si propagano dall'una all'altra, contribuendo a
plasmare i comportamenti sociali, le scelte e le prassi istituzionali,
le strategie di informazione. Cronache di ordinario razzismo, il terzo
libro bianco curato con pazienza e rigore da Lunaria, aiuta a
conoscere e a comprendere l'Italia dei discorsi che degenerano
facilmente in odio contro migranti, richiedenti asilo, rifugiati e
rom. Il volume, da cui è tratto questo articolo di Grazia Naletto,
sarà presentato alla Casa dei diritti di Milano il 5 febbraio
L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2015/01/gli-spazi-plurimi-infiniti-razzismo-2/>
DI GRAZIA NALETTO
<http://comune-info.net/2015/01/gli-spazi-plurimi-infiniti-razzismo-2/>

FACCIAMO COMUNITÀ, IERI E DOMANI
<http://comune-info.net/2015/01/comunita-scup/>

Autogestione e nuovo mutualismo: spazi sociali reinventano un welfare
senza stato in uno stato senza welfare. Un contributo del collettivo
Scup (nelle foto di Delia Merola e Chiara Moncada la manifestazione
creativa al Campidoglio promossa da Scup il 29 gennaio)
ARTICOLO E FOTO <http://comune-info.net/2015/01/comunita-scup/>

UN'ALTA, ESSENZIALE PROVA DI LIBERTÀ
<http://comune-info.net/2015/02/unalta-essenziale-prova-di-liberta/>

La storia delle ignominie giudiziarie d'Italia lo ricorda come il
processo “7 aprile”. Fu il frutto avvelenato del ” Teorema
Calogero”, dal nome del giudice istruttore padovano che ordinò gli
arresti di decine di militanti del disciolto Potere operaio, e di una
forsennata campagna di stampa costellata di invenzioni farsesche
quanto irresponsabili: Toni Negri venne accusato di essere capo e
“telefonista” delle Brigate Rosse. Diversi dei “rastrellati”
erano scrittori, intellettuali e docenti universitari, come Alberto
Magnaghi. In attesa del processo, Magnaghi trascorrerà in carcere
quasi tre anni, sarà condannato a sei e poi assolto e reintegrato
nell'insegnamento universitario nel processo di appello del 1987. Due
anni prima Manifestolibri pubblica “Un'idea di libertà“, una
ri-elaborazione dei diari tenuti da Magnaghi prima a San Vittore poi a
Rebibbia. Alla fine del 2014 Derive Approdi manda in libreria la
seconda edizione con la prefazione di Alberto Asor Rosa, che trovate
qui per gentile concessione dell'editore. Asor Rosa scrive di volersi
limitare all'aspetto letterario del libro, una scelta che mantiene con
rigore critico per evidenziare poi, con maggior libertà, non solo gli
esemplari intendimenti stilistici ma il senso politico del lavoro di
Magnaghi, un senso tutt'altro che difensivo: questo “è un libro di
attacco”. La mancanza della necessità di difendere una qualche tesi
nel libro, rivela Asor Rosa, fa sì che l'obiettivo vero del racconto
sia e resti, perfino ossessivamente, uno solo: il carcere. Quello
“che può descrivere con totale lucidità solo chi ci sta dentro,
anche se, anzi, soprattutto se senza nessuna ragione di starci”
L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2015/02/unalta-essenziale-prova-di-liberta/>
DI ALBERTO ASOR ROSA
<http://comune-info.net/2015/02/unalta-essenziale-prova-di-liberta/>

CIBO OGGETTI MUSICA TRASPORTI: BERLINO CONDIVIDE
<http://comune-info.net/2015/01/cibo-oggetti-musica-trasporti-berlino-condivide/>

Tra le pieghe della Germania liberista c'è chi sperimenta altro:
foodsharing, bike sharing, gruppi locali per la condivisione di
oggetti e di abbonamenti per gli autobus
L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2015/01/cibo-oggetti-musica-trasporti-berlino-condivide/>

E ORA NON LASCIAMOLI SOLI <http://comune-info.net/2015/01/grecia-2/>

L'Europa è nata per rispondere alle esigenze di crescita delle
imprese. In Grecia lo sanno bene: per questo hanno detto in molti modi
basta. Il loro è prima di tutto un grido contro la società pensata
solo in termini di profitto, mercato, concorrenza. Quelli della troika
ora si inventeranno altre sanzioni per colpire il popolo greco sul
piano commerciale. E allora evitiamo di starcene alla finestra per
vedere cosa succede. La paura che la gente si svegli in tutta Europa e
cambi direzione di marcia: questa è la vera prospettiva che più
terrorizza quelli che stanno sopra
L'ARTICOLO COMPLETO <http://comune-info.net/2015/01/grecia-2/>
DI FRANCESCO GESUALDI <http://comune-info.net/2015/01/grecia-2/>

SORELLE DELL'ANIMA
<http://comune-info.net/2015/02/venditrici-di-strada/>

Le donne povere lavorano e hanno sempre lavorato: ma poiché operano
per lo più nel settore classificato come “informale”, raramente
sono incluse nelle statistiche ufficiali e ancor più raramente le
legislazioni si occupano di loro in maniera positiva. In molte città
del mondo queste donne sono venditrici di strada o venditrici
ambulanti e costituiscono la maggioranza delle presenze di questo tipo
sulle strade. Negli ultimi anni le loro condizioni di lavoro sono
ovunque peggiorate. Tuttavia, si sono poco a poco autorganizzate per
difendere la propria dignità in modo spontaneo, a livello locale e
poi in una rete internazionale che ha prodotto analisi, azione e
successi. Considerato quanto sono differenti fra loro non solo per
provenienza geografica, ma per aree di competenza, possono essere
considerate un trionfo della solidarietà e dell'abilità strategica
L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2015/02/venditrici-di-strada/>
DI MARIA G. DI RIENZO
<http://comune-info.net/2015/02/venditrici-di-strada/>

LETTERA APERTA SULL'EXPO
<http://comune-info.net/2015/02/lettera-aperta-expo/>

Milano e il mondo non hanno bisogno di nuove bugie e di vetrine per le
multinazionali: questo il contenuto di una lettera aperta al
presidente del consiglio firmata da un gruppo di intellettuali e
cittadini milanesi (tra gli altri, Moni Ovadia, Mario Agostinelli,
Antonio Lupo, Emilio Molinari, Erica Rodari) in vista dell'avvio di
Expo. «“La Terra ha abbastanza per i bisogni di tutti, ma non per
l'avidità di alcune persone” affermava Gandhi. E questa verità
oggi è più che mai attuale e ci richiama alla nostra
responsabilità, ognuno per il ruolo che svolge.... »
LA LETTERA COMPLETA
<http://comune-info.net/2015/02/lettera-aperta-expo/>

VIVIAMO IN UN MONDO DI PLASTICA
<http://comune-info.net/2015/01/plastica-riciclo-insufficiente/>

Cresce la produzione mondiale di plastica: nel 2014 ha superato le 300
milioni di tonnellate. Il recupero e il riciclaggio restano
insufficienti e così finisce nelle discariche e negli oceani. Si
stima che in mare attualmente galleggino 269 milioni di tonnellate di
plastica. Tuttavia quella produzione dipende dai consumi, cioè da noi
o
L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2015/01/plastica-riciclo-insufficiente/>

LA RIBELLIONE CONTRO IL LAVORO
<http://comune-info.net/2014/01/smettiamola-con-il-lavoro/>

Lo straordinario cortometraggio di animazione El Empleo dell'argentino
Santiago Bou Grasso
GUARDA IL CORTO
<http://comune-info.net/2014/01/smettiamola-con-il-lavoro/>

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