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Szerző: FOA Bocccaccio 003
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Tárgy: [foa_Boccaccio003] GIOVEDI' 29 MAPPANDO LE FAVELAS ARGENTINE SABATO 31 MEMORIAL BRACESCO @ FOA BOCCACCIO 003, via Rosmini 11, Monza
GIOVEDI' 29 GENNAIO 2015, FOA BOCCACCIO 003, via Rosmini 11, Monza
Nell'ambito del ciclo "Buone ricette in tempi difficili"
MAPPANDO LE FAVELAS ARGENTINE
Dalle 20 cena con menù argentino, presentazione di un progetto di
mappatura popolare di una baraccopoli e dalle 22.30 serata danzante di
tango argentino.

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SABATO 31 GENNAIO 2015, FOA BOCCACCIO 003, via Rosmini 11, Monza
MEMORIAL BRACESCO
IV edizione del torneo di calcio a 7 dedicato al partigiano Enrico
Bracesco
*ore 10.30-18 torneo a 12 squadre
*ore 18 premiazione alla presenza di Milena Bracesco
*ore 18.30 Io che conosco il tuo cuore. Storia di un padre partigiano
raccontata da un figlio. Adelmo Cervi presenta il suo libro
*ore 20 cena di autofinanziamento per MEDITERRANEO ANTIRAZZISTA -
PARTIGIANI IN OGNI QUARTIERE

*Io che conosco il tuo cuore
Un ex-ragazzo di oggi, figlio di un padre strappato alla vita, racconta
quel padre, Aldo, partigiano con i suoi sei fratelli nella banda Cervi,
per rivendicare la sua storia e, al tempo stesso, per rivendicare di
essere figlio di un uomo, non di un mito pietrificato dal tempo e dalle
ideologie.
Una vicenda straordinaria racchiusa tra due fotografie. La prima, degli
anni Trenta: una grande famiglia riunita, contadini della pianura, sette
fratelli, tutti con il vestito buono, insieme alle sorelle e ai
genitori. La seconda, due anni dopo la fucilazione dei sette fratelli:
solo vedove e bambini, indifesi di fronte alle durezze del periodo, alla
miseria, ai debiti, anche alle maldicenze. Adelmo è seduto sulle
ginocchia del nonno, in faccia l'espressione di chi è sopravvissuto a
una tempesta. O a un naufragio.
C'è tutto un mondo da raccontare in mezzo a quelle due foto, con la voce
di un bambino che ha imparato a cullarsi da solo, perché suo padre è
morto troppo presto e sua madre ora è china sui campi.
Questa è una storia vera, talmente vera che sembra un romanzo. Il
romanzo d'amore di chi sa bene che l'amore si nutre di libertà.

Adelmo Cervi è figlio di Verina Castagnetti e Aldo, terzogenito dei
sette fratelli Cervi fucilati dai fascisti al poligono di tiro di Reggio
Emilia il 28 dicembre del 1943. Adelmo aveva appena compiuto quattro
mesi. Suo nonno Alcide, la cui figura entusiasmò Italo Calvino («Lotta
contro la guerra, patriottismo concreto, nuovo slancio di cultura,
fratellanza internazionale, inventiva nell'azione, coraggio, amore della
famiglia e della terra, tutto questo fu nei Cervi»), ha pubblicato nel
1955 I miei sette figli, a cura di Renato Nicolai, un classico della
Resistenza stampato in centinaia di migliaia di copie e tradotto in
moltissime lingue.