Autore: usiait1@virgilio.it Data: To: precari_roma CC: pop, redditoxtutti Oggetto: [Redditoxtutti] INTERVENTO E COMUNICATO STAMPA USICONS E USI
22GENN2015 SU SCIOGLIMENTO ISTITUZIONE BIBLIOTECHE COMUNALI DI ROMA,
LIQUIDAZIONE AZIENDA SPECIALE COMUNALE FARMACAP E TAGLI FINANZIAMENT
Per pubblicazione, diffusione, divulgazione, grazie
Comunicato stampa – per mezzi di
informazione e comunicazione Roma, 22 gennaio 2015
L’Associazione
Utenti e consumatori USICONS e Unione Sindacale Italiana, esprimono forte
perplessità e preoccupazione per le scelte della Giunta Marino con la
Deliberazione di Giunta Comunale 4766 del 30 dicembre 2014, che tra le misure
prevede lo scioglimento dell’Istituzione
Sistema Biblioteche Centri Culturali (le biblioteche comunali
pubbliche, Isbcc fu creata nel 1996 per
dare autonomia e intervento incisivo nei quartieri periferici per l’accesso
alla cultura e ai servizi bibliotecari di quartiere, circa 290 dipendenti
comunali e circa un centinaio di Zètema),
la MESSA IN LIQUIDAZIONE DELL’AZIENDA SPECIALE COMUNALE FARMACAP, con
conseguente smantellamento dei servizi offerti (Farmacap gestisce 44
farmacie comunali in quartieri periferici, il servizio sociale per anziani
fragili con teleassistenza, telecompagnia, telemonitoraggio già sospeso e un
asilo nido all’Infernetto, zona ad alta densità e richiesta del servizio
educativo, oltre 350 dipendenti in totale)
e interventi che colpiscono anche aziende comunali come la Zètema (con
modifiche ulteriori dello Statuto e un taglio di finanziamenti di 800.000= euro
per Incontragiovani già Informagiovani e circa 4 milioni di euro in occasione
del collegato rinnovo del Contratto di Servizio CdS, oltre 900 dipendenti totali). Un attacco
pesante che colpisce, in nome di una presunta e non verificata
“razionalizzazione ed efficienza di spesa”, importanti attività per la
cittadinanza, in ambito di servizi culturali e socio-sanitari-farmaceutici.
Infatti,
non è difficile ipotizzare che lo scioglimento dell’ISBCC, oltre a creare
problemi occupazionali per i dipendenti “esternalizzati” di Zètema, con tutti i
rischi di ricollocazione lavorativa e di utilizzo professionale, con la
“deportazione” del personale comunale attualmente in carenza di organico
all’interno del Dipartimento Cultura del Comune e una centralizzazione
amministrativa e burocratica, che non è mai foriera di buon andamento dei
servizi specie di questa natura (le biblioteche comunali in questi anni si sono
poste come baluardo e presidio culturale, con iniziative coordinate con le
scuole, i centri anziani, in quartieri periferici lontani dai poli culturali e
dai grandi eventi, con una offerta bibliotecaria di eccellenza), creerà un
peggioramento della qualità e quantità di servizi e attività alla cittadinanza,
senza che sia stata fatta un attenta valutazione costi/benefici in rapporto
anche alla vastità della Capitale d’Italia e alla varietà e molteplicità di
iniziative ed eventi sui territori di Roma.
Stesso
discorso per la FARMACAP, dove il
progetto di sviluppo e rilancio dell’Azienda comunale, mantenendo la sua natura
pubblica, con l’intensificazione di una progettualità finalizzata a fare delle
farmacie comunali e dei servizi sociali ed educativi, dei presidi socio
sanitari farmaceutici importanti in quartieri anche privi di altre strutture di
questo tipo, va alle classiche ortiche, con tutti i rischi di perdita di posti
di lavoro e di controllo pubblico in un ambito dove il “privato” offre in
determinate zone di Roma, una attività dove è il mercato e il profitto
commerciale il principio dominante, non la necessità di garantire prezzi
concorrenziali e servizi efficaci come dovrebbe essere con il mantenimento
della Farmacap come azienda pubblica e di intervento pubblico. Anche su Zètema, i tagli di budget, i
ridimensionamenti strutturali e i progetti, per il momento sospesi, di affidare
7 musei ad associazioni di volontariato, creano preoccupazioni sia per
l’offerta alla cittadinanza e ai turisti/visitatori e occupazionali, con il
rischio di esuberi e di licenziamenti.
L’USICONS
verificherà se le scelte del Comune e dell’attuale Giunta, siano coerenti con
le funzioni di Pubblica Amministrazione e di servizi efficaci ai cittadini e
cittadine, ai visitatori e ai turisti della Capitale, l’Unione Sindacale Italiana fin dal 5 gennaio 2015, ha proclamato lo
stato di agitazione cittadino, ha già esperito le procedure previste dalle
leggi sullo sciopero e lancia un percorso di INIZIATIVE CITTADINE, chiamando
altre forze sociali e sindacali a costruirlo in forma partecipata.
Usicons
e mail usicons.roma@???, cell. 339 5001537 Usi usiait1@???