[RSF] Siamo i genitori dei tre assassini

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著者: comune-info
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題目: [RSF] Siamo i genitori dei tre assassini
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NOI SIAMO CHARLIE. MA SIAMO ANCHE I GENITORI DEI TRE ASSASSINI
<http://comune-info.net/2015/01/tre-assassini/>

Una delle cose più belle e intense scritte in questi giorni: la
lettera di quattro insegnanti francesi. ".... Quelli di Charlie Hebdo
ci facevano ridere; condividevamo i loro valori.... Se i crimini
perpetrati da questi assassini sono odiosi, ciò che è terribile è
che essi parlano francese, con l'accento dei giovani di periferia.
Questi due assassini sono come i nostri studenti.... I nostri figli
hanno quindi ucciso i nostri fratelli. In qualsiasi cultura questo
provoca quel sentimento che non è mai evocato da qualche giorno: la
vergogna. Nessuno, nei media, parla di questa vergogna. Quella di uno
Stato che lascia degli imbecilli e degli psicotici marcire in prigione
e diventare il giocattolo di manipolatori perversi, quella di una
scuola che viene privata di mezzi e di sostegno, quella di una
politica urbanistica che rinchiude gli schiavi (senza documenti, senza
tessera elettorale, senza nome, senza denti) in cloache di
periferia...."
QUI LA LETTERA COMPLETA
<http://comune-info.net/2015/01/tre-assassini/>

IL PERICOLO È L'ISLAMOFOBIA
<http://comune-info.net/2015/01/pericolo-lislamofobia/>

Il pericolo, ha scritto su Le Monde lo scrittore Edwy Plenel, è una
ideologia assassina che sta preparando la Francia e l'Europa a una
guerra: una guerra civile contro se stesse, contro una parte dei loro
popoli, contro uomini, donne e bambini che vivono e lavorano qui e
che, grazie alle armi del pregiudizio e dell'ignoranza, sono stati
costruiti in modo preventivo come stranieri a causa della loro
origine, del loro aspetto o delle loro convinzioni
L'ARTICOLO COMPLETO DI SANTIAGO ALBA RICO
<http://comune-info.net/2015/01/pericolo-lislamofobia/>

LETTERA APERTA AI METICCI DELLA MIA ETÀ
<http://comune-info.net/2015/01/lettera-aperta-meticci-mia-eta/>

Ha scritto una lettera bella quanto importante, Giulia. È importante
perché finisce dicendo che "questa volta la differenza la possiamo
fare solo noi". Bella, molto bella, perché... beh, provate a leggere,
no? Ha vent'anni, Giulia e studia antropologia culturale e religioni.
Si interessa e si appassiona di donne e migranti. Il centro
interculturale Trama di Terra di Imola - noi che facciamo Comune-info
lo conosciamo bene da quando mosse i primi passi - è la sua "stanza
tutta per sé". Non ha "una visione idealizzata" dei giovani figli o
nipoti di migranti, spiega. Sa per esperienza che sono forti e anche
un po' fortunati, perché capita spesso che parlino più lingue e
possano viaggiare con frequenza. Camminano meglio il sentiero del
futuro. Poi, però, all'improvviso, il veleno torna a colpirli quasi
inaspettato, violento e vigliacco. Può accadere sull'autobus, in
treno, al mercato. Ovunque. E fa male. Fa male "ascoltare gli insulti
- sempre gli stessi, come le domande - rivolti ai migranti, che non
sono persone astratte ma mia madre, mio padre, mia sorella, i miei
nonni"
LA LETTERA COMPLETA
<http://comune-info.net/2015/01/lettera-aperta-meticci-mia-eta/>

► COMINCIAMO DAL RIFIUTO DELLA GUERRA
<http://comune-info.net/2015/01/in-piazza-per-charlie-hebdo-rifiuto/>
Ascanio Celestini
► CHARLIE HEBDO, MEDIA E MEMORIA
<http://comune-info.net/2015/01/charlie-hebdo/>
Noam Chomsky
► SAREMO DAVVERO CHARLIE?
<http://comune-info.net/2015/01/je-suis-charlie-toi-aussi/>
Marco Binotto
► TERRORISMO DI STATI E SCONTRO DI INCIVILITÀ
<http://comune-info.net/2015/01/terrorismo-scontro-incivilta/>
Sergio Segio
► MAMMA, PERCHÉ QUELLA STRAGE?
<http://comune-info.net/2015/01/mio-figlio-%E2%80%AA%E2%80%8Echarliehebdo%E2%80%AC-perche/>
Marta Bonafoni

LA SCUOLA È UNA GABBIA
<http://comune-info.net/2015/01/scuola-gabbia/>

Classi separate, bambini e ragazzi tutti della stessa età, saperi
sezionati, valutazioni ossessive, poco spazio per il movimento, il
corpo, le emozioni, il piacere. Ma davvero abbiamo bisogno di questa
gabbia?
L'ARTICOLO COMPLETO DI PAOLO MOTTANA
<http://comune-info.net/2015/01/scuola-gabbia/>

LE LINEE E LO SGUARDO <http://comune-info.net/2015/01/sguardo-linee/>

C'è la linea delle persone che rendono omaggio a chi resiste tra le
colonne di fumo e il canto delle mitragliatrici e delle granate. La
tracciano persone esposte agli sguardi della gente che fugge e di
quella arrivata, anche da molto lontano, per vedere, capire,
raccontare quel che accade nel martoriato e ormai leggendario lembo
della pianura mesopotamica che divide la Turchia dalla Siria. Le
condizioni dei profughi nelle tende sono durissime, si vive
sovraffollati e nel fango. Mancano le cure sanitarie, fa freddo.
Eppure ci sono la dignità dell'autogestione e la consapevolezza di
stare a fianco di una lotta per la libertà. Sono tante le linee che
racconta il reportage che ci ha inviato Serena Tarabini. Ci sono
quelle formate dalle macchine che i fuggitivi siriani sono stati
costretti ad abbandonare lungo il confine, quelle delle ambulanze con
i morti e i feriti, quelle delle persone in attesa di un pacco o di
una visita medica. E poi c'è la linea di frontiera, irta di filo
spinato, di carri armati e brulicante di uomini in divisa. Come tutte
le frontiere del mondo: innocenti righe tracciate su un pezzo di carta
che diventano selettive e crudeli barriere sulla quale si infrangono
le speranze e la vita di chi fugge dall'orrore
IL REPORTAGE COMPLETO DI SERENA TARABINI
<http://comune-info.net/2015/01/sguardo-linee/>

UNA CITTÀ CHE FACCIA VENIRE VOGLIA DI VIVERE
<http://comune-info.net/2015/01/matera/>

Matera è una città paesaggio: qui andrebbe posto il cartello:
Benvenuti a Matera, Mediterraneo interiore. Qui non ci sono case
sparse, tutto è connesso e intrecciato. Natura e architettura,
costruzioni fondate sul levare piuttosto che sull'aggiungere. Matera
capitale europea 2019? Certo, ma cultura significa prima di tutto
intreccio di politica e poesia e non consumare eventi: gli anni che
aspettano gli amministratori materani e le migliori energie della
città non devono essere l'occasione di fare cassa, trasformando la
città in una macchina per turisti. Insomma c'è da stare lontani dal
modello eatitaly perché mercifica, banalizza, appiattisce. Matera
2019 vuol dire fare una città semplice, che faccia venire voglia di
vivere
L'ARTICOLO COMPLETO DI FRANCO ARMINIO
<http://comune-info.net/2015/01/matera/>

IL PIANETA SI NUTRE DA SOLO
<http://comune-info.net/2015/01/agricoltura-expo-pianeta/>

Siamo “quelli di Genuino Clandestino”, una rete di comunità in
lotta per l'autodeterminazione alimentare e contro la distruzione dei
nostri ambienti di vita. Ci adoperiamo da sempre con le nostre
pratiche per rafforzare le alleanze tra i movimenti rurali e quelli
urbani, per riconnettere città e campagna, per superare le categorie
di produttore e consumatore, per riconvertire i nostri territori
basandoci su autorganizzazione, solidarietà, cooperazione e cura
della terra. Siamo i piccoli produttori di cibo che sfamano il mondo
per davvero, e non possiamo quindi rimanere indifferenti mentre la
narrativa tossica di Expo 2015 ... dell'accordo Usa/Ue T-tip. .... Il
vero fatto politico di Expo 2015 è rappresentato dalle più di 70
multinazionali partner di Expo 2015, tra cui Monsanto, Nestlè, Mc
Donald's .... Il pianeta si nutre da solo No Expo, No T-tip
L'ARTICOLO COMPLETO DELLA RETE GENUINO CLANDESTINO
<http://comune-info.net/2015/01/agricoltura-expo-pianeta/>

LA LEZIONE DEL PANE <http://comune-info.net/2014/03/don-pasta/>

“Dove sono cresciuto io il pane era nero e durava una settimana. Era
durissimo ma era più buono di ogni altra cosa. Era all'origine di
ogni cosa.... Quando mangiavi pane e olio stavi bene tutta la
giornata, non avevi bisogno di nient'altro.... Facendo il pane impari
la dimensione del tempo, la più grande lezione che ho imparato
cucinando. Quando prepari da mangiare il temo non lo puoi comprimere,
e se ci provi lo mistifichi: fai un'operazione che falsifica la
realtà. Nessun avanzamento della tecnologia vi può sopperire. Quando
vivi in città spesso ti dici: non ho il tempo di cucinare. È una
concezione di tempo che è sfuggita alle persone, perché in realtà
la percezione che ne abbiamo è spesso falsata. Ci è stato fatto
credere di non avere il tempo per vivere per dirottarci altrove. Così
io penso di non avere il tempo di preparare la zuppetta per mio
figlio, ma poi affronto ore di traffico e perdo vent'anni di vita per
andare a comprarla al supermercato e tornare a casa più stanco di
prima. In questa mistificazione una donna come mia nonna non ci casca.
Mia nonna, che è tutt'altro che una rivoluzionaria, è stata
un'antesignana della filiera corta.... "
UNA CONVERSAZIONE CON DON PASTA
<http://comune-info.net/2014/03/don-pasta/>

► FACCIAMO IL PANE INSIEME <http://comune-info.net/2014/07/pane-2/>

IL LAVORO NON È L'UNICO FARO
<http://comune-info.net/2015/01/faro-lavoro/>

“L'organizzazione del lavoro ha a che fare con la risorsa più rara,
preziosa e ‘democratica' che esista sulla terra: il tempo di vita.
Dopo i supermercati, dopo i borghi toscani, sapremo farci invidiare
l'operaio e la dirigente capaci di vivere bene lavorando poco?”.
Finisce così l'interessante libro di Marco Craviolatti intitolato
“E la borsa e la vita”: l'autore, un sindacalista, mette in
discussione il mito del lavoro come unico faro guida in grado di
conferire dignità all'esistenza
LA RECENSIONE COMPLETA DI LUCILIO SANTONI
<http://comune-info.net/2015/01/faro-lavoro/>

► NON FARE NIENTE, PER CAMBIARE IL MONDO
<http://comune-info.net/2015/01/non-fare-niente-per-cambiare-mondo/>
Hermann Bellinghauseno
► SMETTIAMOLA, NON SIAMO RISORSE UMANE
<http://comune-info.net/2015/01/smettiamola-lavoro/>
Andrea Bizzocchi

IL TEMPO DI IMPARARE A COSTRUIRE INSIEME
<http://comune-info.net/2015/01/imparare-costruire-insieme/>

Loro, quelli che stanno in alto, dicono che intendono governare ma in
realtà vogliono solo dominare, gestire e sfruttare. Il loro limite è
una grande barriera che resiste nella dignità di una persona, di una
famiglia, di un collettivo o di una società che hanno ferito in
profondità strappandole una parte del cuore. Serve un'esplosione
della ribellione, come quella che ha illuminato all'inizio del 2015 il
Festival mondiale delle resistenze e delle ribellioni contro il
capitalismo. Dove quelli di sopra distruggono, quelli di sotto
ricostruiscono. Noi non aspiriamo a governare il mondo ma a farne uno
nuovo, quindi non si tratta più solo di condividere ma di imparare a
costruire insieme
L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2015/01/imparare-costruire-insieme/>

► COME SI COSTRUISCONO DEMOCRAZIA, GIUSTIZIA E LIBERTÀ? NON C'È
UNA RISPOSTA <http://comune-info.net/2015/01/ezln-2/>
Subcomandante Moisés

PETROLIO <http://comune-info.net/2015/01/petrolio-2/>

Il 2014 è stato l'anno più caldo da quando vengono effettuati i
rilevamenti (1891). La causa principale è l'uso di combustibili
fossili. Tuttavia, c'è chi ha cominciato a fermare oleodotti e pozzi
L'ARTICOLO COMPLETO DI PAOLO CACCIARI
<http://comune-info.net/2015/01/petrolio-2/>

► VIE DI FUGA: ACQUISTA IL NUOVO LIBRO DI CACCIARI QUI A 1 EURO
<http://comune-info.net/prodotto/paolo-cacciari-vie-fuga/>

TUTELARE E MOLTIPLICARE I PROCESSI DI AUTOGOVERNO
<http://comune-info.net/2015/01/autogoverno/>

La Fondazione Teatro Valle Bene Comune ha presentato una bozza di
Convenzione tra Teatro Valle Bene Comune e Teatro di Roma. Scopo:
sperimentare un progetto gestionale e artistico radicalmente
innovativo ispirato alle pratiche dei beni comuni e ai principi
cardine dello Statuto della Fondazione. La Convenzione dovrebbe
regolare i rapporti tra un'istituzione formale e un'istituzione di
nuovo tipo, informale, collettiva, orizzontale. Come tutelare
l'autonomia del processo di autogoverno? Come impedire che la
burocrazia delle istituzioni pubbliche soffochi ogni vitalità? Quali
statuti speciali sono necessari per sostenere le attività di
produzione culturale non profit? Come supportare l'innovazione
prodotta in questi tre anni e farla diventare endemica, virale? (foto:
12 agosto 2014, assemblea del Valle in strada; la foto è tratta da un
archivio di ribellioni straordinario, la pagina facebook del Valle)
L'ARTICOLO COMPLETO DEL TEATRO VALLE BENE COMUNE
<http://comune-info.net/2015/01/autogoverno/>

LA NOTTE DEL LICEO CLASSICO
<http://comune-info.net/2015/01/notte-liceo-classico/>

Dal teatro alla musica, dalle letture di autori classici alla
presentazione di romanzi, dalle cacce al tesoro alla presentazione di
ipertesti in greco o latino, e ancora dibattiti, maratone di letture,
coreografie di danze, mostre fotografiche, letture di poesie. Una
notte di eventi in contemporanea in tutta Italia per promuovere la
cultura classica: venerdì 16 gennaio sono oltre cento i licei di
tutte le regioni (dall'Azuni di Sassari all'Orazio di Roma, dal
Leopardi-Majorana di Pordenone al Socrate di Bari) che hanno aderito a
questa iniziativa nata dal basso sull'onda delle polemiche che negli
ultimi tempi hanno investito il liceo classico. Il dibattito sul
futuro del classico può appassionare o meno: di certo se la ragione
principale per difenderlo, come sostengono molti, è che il liceo
classico contribuisce a formare alla vita e al pensiero complesso
senza subire la dittatura del mercato del lavoro, allora questa notte
autogestita da studenti e docenti merita attenzioni e partecipazione
LA NOTIZIA COMPLETA
<http://comune-info.net/2015/01/notte-liceo-classico/>

QUANDO GLI AQUILONI SI SONO ALZATI IN VOLO
<http://comune-info.net/2015/01/accoglienza/>

"Era ottobre quando nella nostra classe, una quinta elementare,
arrivò Rachid. Eravamo in quinta elementare. Proveniva dal Marocco,
il suo paese era troppo lontano, troppo distante da quelli che erano i
suoi bisogni, i suoi affetti e la sua voglia di sorridere. Conosceva
qualche parola di italiano ma non parlava mai. Era triste. Se ne stava
seduto e non voleva alzarsi neanche per giocare. Eppure, Marco e Sara
non si sono arresi ..... " Storia di accoglienza e amicizia per una
scuola senza frontiere
L'ARTICOLO COMPLETO DI ROSETTA CAVALLO
<http://comune-info.net/2015/01/accoglienza/>

► APPRENDERE FACENDO
<http://comune-info.net/2014/10/scuola-apprendere-facendo/>

DIGHE E AGROBUSINESS: GOVERNO SINISTRO IN BRASILE
<http://comune-info.net/2015/01/se-diga/>

La svolta auspicata da molti per il secondo mandato di Dilma Rousseff
sembra ormai chiaro che non ci sarà. Al di là della disponibilità
mostrata negli incontri con esponenti del Movimento dei Senza Terra e
con un gruppo di teologi della liberazione, è evidente che la
presidente non è interessata a dare alcun segnale concreto di
discontinuità: a dimostrarlo sta la scelta dei ministri del suo nuovo
governo, a cominciare dalla nomina di Katia Abreu - leader
dell'agrobusiness e acerrima nemica del Movimento dei Senza Terra - a
capo dell'importante Ministero dell'Agricoltura. Ma saranno in
particolare i popoli indigeni, come sempre, a pagare le scelte di un
governo allineato con gli interessi delle grandi imprese, al servizio
di cui, dopo aver imposto la diga di Belo Monte - spazzando via la
resistenza disperata dei popoli indigeni e dei loro alleati - il
governo Dilma concentra ora la sua attenzione sul cosiddetto complesso
Tapajós, in Parà
L'ARTICOLO COMPLETO DI CLAUDIA FANTI
<http://comune-info.net/2015/01/se-diga/>

► NOTE A MARGINE SUL VOTO IN BRASILE
<http://comune-info.net/2014/10/note-margine-voto-in-brasile/>
Raúl Zibechi

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