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Aihe: [nuovopci] Francia strategia della tensione o resistenza alla guerra imperialista


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Comunicato CC 02/2015 - 9 gennaio 2015

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_Per cambiare il corso catastrofico delle cose, bisogna porre fine al
sistema imperialista mondiale!_

_Il primo paese imperialista che romperà le catene della Comunità
Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti
mostrerà la strada e aprirà la via anche alle masse popolari degli altri
paesi!_

FRANCIA: È STRATEGIA DELLA TENSIONE O È LA RESISTENZA ALLA GUERRA
IMPERIALISTA CHE SI DISPIEGA SEMPRE PIÙ ANCHE NELLA METROPOLI?

Il sistema imperialista sta sprofondando sempre più il mondo nella
guerra:

- guerra di sterminio non dichiarata della borghesia imperialista contro
le masse popolari negli stessi paesi imperialisti,

- guerra tra gruppi imperialisti per valorizzare ognuno il suo capitale
a spese di un altro,

- guerra della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei,
americani e sionisti per sottomettere nuovamente i paesi neocoloniali e
gli ex paesi socialisti,

- guerra in seno alla stessa Comunità Internazionale dei gruppi
imperialisti europei, americani e sionisti.

Queste quattro guerre si combinano in forme particolari in ogni paese e
in ogni fase ed evento e determinano il corso catastrofico delle cose
nel mondo. Esse hanno la loro comune origine nella crisi generale del
sistema capitalista e nella debolezza del movimento comunista che a
causa dei suoi propri limiti nella comprensione delle condizioni, delle
forme e dei risultati della lotta di classe non guida la lotta delle
classi sfruttate e dei popoli oppressi a porre fine al sistema
imperialista mondiale. Solo la rinascita del movimento comunista porrà
fine al marasma attuale e riporterà l'umanità su una via di progresso,
come ve lo aveva instradato durante la prima ondata della rivoluzione
proletaria. Il movimento comunista rinascerà trasformando ovunque queste
quattro guerre in guerra popolare rivoluzionaria che porrà fine al
sistema imperialista mondiale e instaurerà definitivamente il
socialismo, fase di transizione al comunismo.

L’ATTACCO DI MERCOLEDÌ 7 GENNAIO ALLA REDAZIONE DEL SETTIMANALE SATIRICO
_ CHARLIE HEBDO_ A PARIGI È CERTAMENTE UN EPISODIO DELLO STATO DI GUERRA
GENERALE IN CUI LA CRISI DEL SISTEMA CAPITALISTA SPROFONDA IL MONDO. MA
A PRIORI VARI POSSONO ESSERNE I PROMOTORI E I LORO OBIETTIVI.

- L'attacco alla redazione di _Charlie Hebdo_ può essere un episodio
della strategia della tensione praticata dai gruppi imperialisti stessi:
francesi, americani, tedeschi o altri. La strategia della tensione è un
terreno di cui i gruppi politici italiani (non solo da piazza Fontana
[1969] in qua, ma addirittura dalla fondazione del Regno d'Italia [1861]
in qua) hanno una particolare conoscenza, se non sono troppo corrotti
dall'opportunismo che all'opportunista impedisce di capire e perfino di
vedere le questioni che non vuole affrontare.

La Francia è un paese imperialista chiave per la trasformazione dell'UE
in un vero e proprio Stato federale, quindi anche per impedirla. Esclusa
la Gran Bretagna che è troppo legata agli USA per impegnarsi in simile
impresa, la Francia è in Europa lo Stato politicamente più forte (il
Vaticano è un caso a parte: non può fare l'unità d'Europa come non
poteva fare l'unità d'Italia, può solo ostacolarla). Infatti in termini
di relazioni internazionali, di capacità di influenza e di manovra nel
mondo la borghesia imperialista francese è di gran lunga più forte della
borghesia imperialista tedesca. Senza la Francia, la Germania non può
costituire un serio avversario per gli USA sul piano politico: quindi
anche come potenza economica non può andare oltre limiti accettati dai
gruppi imperialisti USA. D'altra parte sul piano interno la borghesia
imperialista francese è debole: per ragioni radicate nella sua storia ha
difficoltà a tenere saldamente in pugno le masse popolari.

Per una serie di eventi la redazione di _Charlie Hebdo _era diventata un
bersaglio ideale per compattare con un attacco contro di essa una larga
parte della popolazione francese (gli strati superiori) attorno allo
Stato, ma nello stesso tempo anche per approfondire il distacco e il
contrasto tra questa parte e larga parte della classe operaia, dei
lavoratori autonomi e degli emarginati. Era quindi un bersaglio ideale
sia per chi vuole rafforzare lo Stato francese sia per chi vuole
indebolirlo. Se l'attacco di Parigi è stato un'operazione di strategia
della tensione, è la prontezza nello sfruttare l'attacco che indicherà
chi è il promotore di esso.

- L'attacco alla redazione di _Charlie Hebdo_ può essere però un
episodio della resistenza alla guerra che la Comunità Internazionale dei
gruppi imperialisti europei, americani e sionisti conduce contro i paesi
neocoloniali.

Da quando si è esaurita la prima ondata della rivoluzione proletaria, la
resistenza dei popoli e paesi aggrediti dalla Comunità Internazionale
dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti è in larga misura
guidata da gruppi reazionari. Tipico è il caso dei paesi arabi e
musulmani dove la resistenza delle masse popolari nella maggior parte
dei casi è guidata dal clero e da gruppi reazionari da esso ispirati.
Questi gruppi reazionari sono per loro natura incapaci di autonomia
dalla borghesia imperialista. Propugnano il ritorno al passato, ma è un
ritorno impossibile. Essi stessi sono la dimostrazione che il ritorno è
impossibile: sono assurti al loro ruolo attuale non per forza propria e
per un loro proprio sviluppo, ma come strumento della borghesia
imperialista nel suo scontro con il movimento comunista. Essendo per
loro natura incapaci di autonomia dalla borghesia imperialista, sono di
volta in volta complici e marionette dei gruppi imperialisti, che li
usano ognuno per i suoi scopi. Contrariamente alle opinioni diffuse
dalla propaganda borghese, questi paesi non sono né teatro né promotori
di una guerra di religione o di uno "scontro di civiltà". Chi è fissato
su questi schemi, è continuamente sorpreso dai cambiamenti di
schieramenti e alleanze e dal corso delle cose. Non è la religione il
motore reale della resistenza. Motore reale è la rivolta alle condizioni
imposte dal sistema imperialista mondiale: la religione è solo la lingua
e la bandiera della rivolta.

In ognuno dei paesi aggrediti dai gruppi imperialisti si combinano la
lotta dei gruppi imperialisti tra di loro, l'aggressione dei gruppi
imperialisti contro le masse popolari, la resistenza delle masse
popolari all'aggressione. Solo persone che credono ciecamente nella
superiorità dei bianchi (europei e americani) come i bigotti credono in
dio e nel suo clero, trovano inimmaginabile che i popoli aggrediti osino
portare la guerra nelle metropoli degli aggressori. Per queste persone
migliaia di morti ammazzati a Gaza, nel Mediterraneo o in Ucraina,
migliaia di vittime di "disastri naturali" prodotti dal capitalismo,
sono episodi deprecabili e causa dell'indignazione di un giorno, una
notizia di cronaca. Mentre dodici morti a Parigi o a Roma per
un'operazione di guerra condotta da popoli oppressi o classi sfruttate,
sono un evento epocale, inimmaginabile", che fa stringere queste persone
attorno alle forze dell'ordine esistente. Ma la realtà è che sempre più
i popoli aggrediti porteranno la guerra nelle metropoli degli
aggressori, tanto più quanto meno accesa sarà qui la lotta della classi
sfruttate. La prima ondata della rivoluzione proletaria ha cambiato
anche loro: non sono più rassegnati e sottomessi come un tempo. E la
guerra che i popoli aggrediti porteranno nelle metropoli degli
aggressori si combinerà in vari modi con la resistenza delle classi
oppresse delle metropoli alla guerra di sterminio non dichiarata. La
resistenza delle masse popolari dei paesi oppressi si combinerà
nuovamente con la lotta di classe nei paesi imperialisti, come nella
prima ondata della rivoluzione proletaria. Anche da questo lato risulta
che quello che farà la differenza nel corso delle cose è il grado di
avanzamento della rinascita del movimento comunista.

Oggi il movimento comunista è troppo debole per avere una conoscenza
sicura della natura dell'attacco alla redazione di _Charlie Hebdo_ a
Parigi, per poter sapere chi sono i suoi reali promotori, chi cerca
semplicemente di approfittare di esso. Ma del resto tutto questo è
secondario ai nostri fini, perché sia operazioni di strategia della
tensione sia attacchi da parte delle forze che resistono all'aggressione
imperialista sono nell'ordine delle cose. Ognuna di esse si presenta: se
non oggi, domani; se non in un caso, in un altro; se non in un paese, in
un altro.

Essenziale ai fini della lotta delle classi sfruttate e dei popoli
oppressi che noi comunisti promuoviamo è invece capire che l'attacco
alla redazione di _ Charlie Hebdo_ è un episodio dello stato di guerra
generale che si aggrava in tutto il mondo, guerra determinata dalla
crisi generale del capitalismo, guerra a cui solo la rinascita del
movimento comunista porrà fine.

Questo è l'elemento essenziale da prendere in considerazione per non
cadere vittima dei promotori dell'attacco e di chi cerca di
approfittarne, ma trarre da esso nuovo slancio e nuovi elementi per
promuovere la rinascita del movimento comunista. È tipico degli
opportunisti e degli intellettuali e portavoce della sinistra borghese
spostare l'attenzione dal corso principale delle cose e disperderla in
particolari e dettagli da retroscena: un terreno dove tutti gli imbrogli
e tutte le manipolazioni e provocazioni sono possibili.

I reazionari cercano di usare l'attacco di Parigi per promuovere l'unità
nazionale e la pace sociale.

Papa Bergoglio cerca di approfittarne per ridare prestigio alla sua
Chiesa: predica la pace, ma traffica e cospira con Barack Obama e gli
altri potenti della Terra e si guarda bene dal mobilitare contro i
promotori della guerra imperialista i suoi seguaci nei paesi in cui
possono essere una forza politica decisiva.

Noi comunisti facciamo leva anche sull'attacco di Parigi per promuovere
la lotta di classe.

CHE I PROLETARI E I POPOLI OPPRESSI DI TUTTO IL MONDO SI UNISCANO PER
PORRE FINE AL DOMINIO DELLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE DEI GRUPPI
IMPERIALISTI EUROPEI, AMERICANI E SIONISTI!

Che i comunisti di tutto il mondo si uniscano per superare i limiti che
hanno impedito che portassero a compimento la prima ondata della
rivoluzione proletaria!
Che promuovano così la rinascita del movimento comunista e portino alla
vittoria la seconda ondata della rivoluzione proletaria che avanza in
tutto il mondo!

VIVA I PARTITI E I GRUPPI COMUNISTI CHE SOTTO TUTTI I CIELI LOTTANO CON
DEDIZIONE E INTELLIGENZA PER LA RINASCITA DEL MOVIMENTO COMUNISTA!

Che i comunisti italiani si uniscano!
Che consolidino e rafforzino il nuovo Partito comunista italiano che
promuove la Guerra Popolare Rivoluzionaria che instaurerà il socialismo
nel nostro paese!

CHE I GIOVANI PIÙ GENEROSI E RESPONSABILI DEL NOSTRO PAESE SMETTANO DI
PERDERE TEMPO A IMPARARE MESTIERI CHE CON TUTTA PROBABILITÀ STANTE LA
CRISI DEL CAPITALISMO NON POTRANNO NEANCHE ESERCITARE E DEDICHINO TEMPO
E RISORSE A IMPARARE A FARE LA RIVOLUZIONE SOCIALISTA: A STUDIARE IL
_MANIFESTO PROGRAMMA_ DEL PARTITO E A METTERLO IN PRATICA!

COSTITUIRE OVUNQUE NELLA CLANDESTINITÀ COMITATI DI PARTITO!

FARE DI OGNI LOTTA UNA SCUOLA DI COMUNISMO. CREARE ORGANISMI OPERAI E
POPOLARI CHE SI COORDININO IN UNA RETE CHE COSTITUISCE IL GOVERNO DI
BLOCCO POPOLARE E MARCIA VERSO L’INSTAURAZIONE DEL SOCIALISMO: QUESTA È
LA GUERRA POPOLARE RIVOLUZIONARIA CHE IL NUOVO PARTITO COMUNISTA
PROMUOVE IN ITALIA; QUESTA È L’IMPRESA A CUI DEVONO CONCORRERE TUTTI GLI
ELEMENTI AVANZATI E COSCIENTI DELLE MASSE POPOLARI!

NON CHIEDIAMO DI ESSERE D’ACCORDO CON NOI, CHIEDIAMO MOLTO DI PIÙ:
CHIEDIAMO DI METTERSI ALL’OPERA CON NOI PER FARE DELL’ITALIA UN NUOVO
PAESE SOCIALISTA!

_**************_

_Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste
nell'usare TOR [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html
[7]_], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle
caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica
del Partito [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [7]_].
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