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http://comune-info.net/2014/12/elogio-tempo-perso/> Elogio del tempo perso
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http://comune-info.net/autori/sandra-dema/> Sandra Dema | 31 dicembre 2014
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di Sandra Dema*
Ormai nessuno ha più tempo per nulla.
Neppure di meravigliarsi, inorridirsi,
commuoversi, innamorarsi,
stare con se stessi.
Le scuse per non fermarci a chiedere
se questo correre ci rende felici sono migliaia,
e se non ci sono, siamo bravissimi a inventarle
Tiziano Terzani
Ma io non ho tempo, devo andare al doposcuola, a calcio e a nuoto
come
faccio? Poi gioco alla WII prima di addormentarmi mi risponde Alberto (sei
anni) durante unattività in classe. In quellistante ho percepito il
problema. Un problema non da poco. Un problema serio.
Il bambino ha evidenziato in modo semplice e conciso lo stile e le abitudini
di vita della maggior parte delle persone che vivono i luoghi del mondo dove
si produce e si consuma oltre il fabbisogno. Nella sua frase tuttavia è
anche racchiuso il desiderio di averlo
quel tempo, se solo potesse decidere
lui. Un tempo diverso, non costretto nella scatola a quattro ruote e
scandito da orari, ma un tempo libero, un tempo creativo, un tempo lento, un
tempo allaria aperta
come un tempo.
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Parlando in altri contesti con genitori e insegnanti è emerso lo stesso,
irrisolto problema. Ci si sente schiavi di questo tempo che non cè più.
Forse qualcuno ce lha rubato? Questo libro**, tratto dal progetto Indovina
che cosero è una proposta per sfidare il ladro del tempo. Per sfidare
il ladro occorre una strategia.
Prima parola dordine è Fermarsi. Fermarsi consente di ascoltare. Cancellare
la parola Fretta. La fretta non permette di sentire e osservare.
Seconda parola dordine è Scegliere. Scegliere consente di cambiare.
Cancellare la parola Abitudine. Labitudine non permette di agire e
impegnarsi.
Terza parola dordine è Fare. Fare consente di stare bene. Cancellare la
parola Indifferenza. Lindifferenza non permette di condividere e
partecipare.
jo5A questo punto Scegliere di Fermarsi per Fare pare essere la strada da
percorrere per riappropriarsi del tempo. È un percorso semplice di
avvicinamento al Fare rivolto a genitori, educatori, insegnanti,
animatori.Un fare insieme ai bambini che ha come risultato la creazione di
giochi e oggetti da usare e conservare e la preparazione difacili ricette
per la merenda. Presenta inoltre alcuni suggerimenti di riflessione e
qualche informazione utile a comprendere meglio il problema e la necessità
delcambiamento.
Il libro è suddiviso in quattro parti.
La prima: Un po di tempo per guardare La galleria. Presenta venti
fotografie di giochi/oggetti nuovi, creati utilizzando quasi esclusivamente
materiali che subito dopo averli acquistati, o al termine del loro ciclo di
vita (spesso decisa da noi), verrebbero gettati per diventare rifiuti.
Accanto ad ogni fotografia è previsto uno spazio per ipotizzare quali siano
stati i materiali e/o gli oggetti utilizzati per assemblare quel prodotto.
La seconda: Un po di tempo per creare Il laboratorio. Ad ogni disegno
corrisponde una scheda esplicativa sulla quale sono riportati: lelenco
eravamo (le materie prime e/o i prodotti utilizzati per la nuova
realizzazione); lelenco altri materiali (pochissimi altri accessori o
materiali tipo colla, nastro adesivo, puntine, forbici, ago
); il grado di
difficoltà;
la spiegazione delle fasi di lavoro.
La terza: Un po di tempo per cucinare Ricette semplici per bambini troppo
indaffarati. Venti ricette semplici da preparare, insieme ai bambini,
avvicinandoli in modo attivo e ludico al cibo per vivere insieme momenti
divertenti e importanti. Lesperienza favorisce la relazione tra adulto e
bambino, la conoscenza e la curiosità verso alcuni alimenti, oltre ad essere
un buon esercizio per esercitare la pazienza. Le venti ricette contenute in
questa parte sono una variegata e sana alternativa alle merende
preconfezionate a vantaggio della salute, del portafoglio e dellambiente.
La quarta: Un po di tempo per informarsi e riflettere A piccoli passi. Il
nostro agire è spesso dettato dalla fretta, dai condizionamenti,
dalleducazione, dalla formazione. Recuperare un po di tempo per informarsi
e riflettere, anche attraverso il gioco, può essere un buon modo per avviare
un cambiamento allinsegna della felicità.
el* Sandra Dema si occupa di progettazione e animazione di attività
interculturali, ambientali, organizza laboratori creativi con materiali di
recupero e scarto e laboratori di cucina per piccoli e grandi; si dedica
alla promozione della lettura nelle scuole e nelle biblioteche. È autrice di
numerosi libri per linfanzia.
* Prefazione di
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http://www.lameridiana.it/SchedeDettaglio/DettaglioPubblicazione/tabid/61/D
efault.aspx?isbn=9788891533639> Elogio del tempo perso, la meridiana